Mai premessa fu tanto necessaria. Nella mia carriera di blogger, infatti, non mi aveva nemmeno sfiorato il sol pensiero che un giorno mi sarei ritrovato faccia a faccia col numero uno del talk show nostrano. Figuriamoci, poi, se avessi immaginato di intervistarlo. E’ servito un suo input affinchè “osassi” farmi avanti. E certamente sarà difficile, se non impossibile, trasmettere tutto ciò che ho potuto - e continuo a - imparare da Maurizio Costanzo nei nostri incontri al Parioli. Ciò che cercherò di fare, invece, è farvi conoscere l’altro lato di una stessa medaglia, puntando l’accento su quell’aspetto intimistico ed interiore - sempre parecchio nascosto – che negli ultimi tempi si affaccia prepotentemente in ogni manifestazione ”costanziana”. L’ho incontrato per voi proprio in quel Teatro Parioli in Roma che ha fatto la storia della TV e, carico e sorridente, si è raccontato in un’intervista monografica in cui – forse per la prima volta – parla in qualità di marito, papà e nonno. Senza trascurare, ovviamente, tutti i nuovi impegni professionali per i quali è palesemente entusiasta e che gli stanno regalando una seconda giovinezza all’interno di una carriera straordiaria. Maria De Filippi, Uomini e Donne, l’amore, i figli, i nipoti, il Grande Fratello, i big del giornalismo italiano e ancora aneddotti, tartarughe, la sua dieta personalmente ideata, lo smoking che indosserà sul palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo e il suo disegno che vorrebbe vederlo protagonista dell’ammiraglia della RAI nella prossima stagione tv. Tutto questo e tanto altro, in una delle interviste più ricche mai apparse su questo blog.
II Parte (per la prima parte clicca qui)
Lei si ricorda sempre tutto. Che valore dà alla memoria?
Enorme, a patto che non sia dominante e se non mi ricordo diventa una tragedia. Pensi che Vaime ed io quando lavoriamo, se non ci ricordiamo qualcosa, possiamo perdere anche ore per far tornare alla mente ciò che non ci ricordiamo.
Cos’è per lei la diversità?
Cultura. Una cultura acquisita. Ho sempre difeso i diversi; diversità sessuale, di pelle, di religione. Quando arrivarono gli albanesi a Bari riempii tre pullman e feci una puntata del Costanzo Show con la platea piena di albanesi. La diversità è la cultura, l’accrescimento. Sono furibondo per Rosarno.
C’è una diversità che non le piace?
La stupidità. Woody Allen disse: “Una persona intelligente può sempre fare l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile”.
Questa visione intimistica delle cose la influenzerà anche per i futuri impegni professionali?
Si. Non a caso il mio primo impegno, partito sabato 30 gennaio, dopo Ballando con le Stelle, si chiama Memorie da Bianco e Nero. Io sarò autore, la conduzione sarà di Enrico Vaime. Tutte le puntate, 40 minuti, andranno anche su Rai International e sto trattando con Rai Trade per farne un DVD e con Rai Eri per farne un libro.
Trarre il massimo profitto da quello che fa…
Ottimizzazione delle cose direi.
In Rai come si trova?
Ho trovato ai livelli intermedi una RAI meravigliosa.
Per livelli intermedi intende anche un direttore di Rete?