Elio Germano



25
settembre

In Arte Nino: Manfredi torna su Rai 1 in un film tv diretto dal figlio Luca ed interpretato da Elio Germano

In Arte Nino

In Arte Nino

Rai 1 omaggia un grande artista del panorama italiano quale è stato Nino Manfredi con un film tv che ha tutto il sapore della testimonianza reale, essendo stato scritto e diretto dal figlio dell’attore, Luca: In Arte Nino (questa sera, 21.15 Rai 1) non racconterà però il grande successo ma la ricerca di esso, con un viaggio nella gioventù di Saturnino Manfredi ed una visione intimista del suo mondo, della sua famiglia e anche della sua malattia, che il pubblico probabilmente non conosce quanto ciò che è venuto dopo.

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7
giugno

IN ARTE NINO: ELIO GERMANO SARA’ NINO MANFREDI NELLA NUOVA MINISERIE DI RAI1. NEL CAST ANCHE MIRIAM LEONE

Elio Germano

Realizzare una fiction su un personaggio realmente esistito comporta sempre qualche difficoltà. Oltre all’immancabile confronto, in particolare con personaggi il cui ricordo è ancora vivo nel pubblico, si deve soprattutto fare i conti con i familiari e con tutti coloro che il personaggio in questione lo hanno conosciuto per bene. Come non ricordare le polemiche intorno alla miniserie su Enzo Tortora, piuttosto che le vicende giudiziarie legate alla fiction Tiberio Mitri – Il Campione e la miss. Nel caso di In arte Nino, polemiche e critiche da parte dei familiari, fortunatamente, non ci saranno; a dirigere la miniserie, che racconterà la vita di Nino Manfredi, sarà infatti suo figlio Luca.


12
marzo

FACCIA D’ANGELO: TRA LE POLEMICHE ARRIVA SU SKY LA MINISERIE CON ELIO GERMANO

Elio Germano è Felice Maniero in Faccia d'angelo

Difficile capire quanto una fiction possa influenzare il pubblico. Ciò che è certo è che il successo di serie tv, come Il Capo dei Capi e Romanzo Criminale, ha in qualche modo sdoganato l’immagine di alcuni tra i più terribili criminali italiani, facendoli apparire a volte persino simpatici agli occhi dei telespettatori. Una moda, quella della “mitizzazione” del crimine e della malavita, a detta di molti pericolosa, e per questo da sempre oggetto di numerose polemiche. Diattribe e discussioni ritornate con forza in questi giorni, in vista del debutto questa sera alle 21,30 su Sky Cinema 1 HD della miniserie Faccia D’angelo.

La fiction con protagonista Elio Germano nei panni di Felice Maniero, il boss della Mala del Brenta, uno dei criminali più abili e spietati d’Italia, è stata criticata addirittura dallo stesso Maniero. La “faccia d’angelo”, ora libero e pentito, dopo aver visto soltanto il promo, ha sentenziato:

Non è così che si comporta un malavitoso. Una misera fiction per fare cassetta, che ha stravolto la verità e il senso del libro al quale si è ispirata (La serie è liberamente tratta dal libro Una storia criminale di Andrea Pasqualetto e dello stesso Felice Maniero ndDM). Un messaggio che incoraggia a imboccare la cattiva strada. I giovani lo devono sapere,  e non mi va che invece con questi film la criminalità diventi fascino”

Dello stesso parere dell’ex-criminale, anche il sindacato della Polizia, che chiede a Sky di bloccare la messa in onda della miniserie.





8
marzo

FACCIA D’ANGELO: IL 12 E 19 MARZO ARRIVA SU SKY LA FICTION SU FELICE MANIERO E LA MALA DEL BRENTA

Elio Germano in Faccia d'angelo

Dalla Banda della Magliana alla Mala del Brenta. S’intitola Faccia d’angelo la nuova serie targata Sky, che sulla scia del successo di Romanzo criminale, torna a raccontare la malavita organizzata. La fiction in due puntate, in onda il 12 e 19 marzo alle 21.10 su Sky Cinema 1HD (canale 301), ripercorrerà le gesta di Felice Maniero, criminale abile e ambizioso, in grado di tenere banco sulle pagine di cronaca nera per anni, con colpi efferati, rapine spettacolari e clamorose evasioni.

Parallelamente alla storia del Toso, interpretato da Elio Germano, verrà raccontata la vita dei tanti investigatori e magistrati che per anni sono stati sulle sue tracce, cercando di incastrarlo senza successo. Soltanto alla fine degli anni 80, grazie ad un meticoloso lavoro d’indagini che mise in collegamento i vari crimini nel territorio del Brenta, le forze dell’ordine riuscirono a perseguire il Toso e la sua banda, con l’accusa d’associazione mafiosa, formulata per la prima volta per un’organizzazione non del meridione.

Prodotto da Gabriella Buontempo e Massimo Martino di Goodtime e diretta da Andrea Porporati – autore anche del soggetto e della sceneggiatura assieme ad Elena Bucaccio ed Alessandro Sermoneta – la storia del boss dalla faccia d’angelo è liberamente tratta dal libro Una storia criminale di Andrea Pasqualetto e dello stesso Felice Maniero, oltre che da fonti giudiziarie e di cronaca.


14
gennaio

FICTION SKY: CON LA “FACCIA D’ANGELO” DI ELIO GERMANO ARRIVA IN TV LA MALA DEL BRENTA.

Elio Germano

La mafia in tv piace. Dai tempi de “La piovra” sino al più recente “Il capo dei capi”, le imprese dei criminali rappresentano sempre una buona opportunità per appassionare il pubblico e regalare grossi ascolti al piccolo schermo. Ad averlo capito è anche Sky Cinema che, reduce dal successo di Romanzo Criminale, la cui seconda serie è appena terminata, mette  in cantiere un’altra produzione dedicata al crimine e alla malavita organizzata.

Inoltrandosi nella cronaca italiana, prenderanno infatti il via a febbraio le riprese di Faccia d’angelo (stesso titolo di una serie in produzione per Mediaset con Gabriel Garko, ndDm), miniserie dedicata al boss della Mala del Brenta Felice Maniero. Un film in due parti liberamente ispirato al libro autobiografico dello stesso boss (Una storia criminale), che vedrà Elio Germano nei panni del  protagonista. L’attore, Palma d’oro al festival di Cannes 2010, ritorna a sorpresa in tv per interpretare uno dei boss più spietati d’Italia.

Ambientato tra Padova, Mestre e Venezia, tutti luoghi delle imprese del Toso (uno dei tanti soprannomi di Maniero), la fiction diretta da Andrea Porporati, autore anche del soggetto e della sceneggiatura, ripercorrerà la vita  del boss dal viso glabro e i modi aggraziati che, dagli anni ‘70  sino a meta dei  ’90, tra auto di lusso e belle donne, fu responsabile di rapine, assalti a banche e poste, traffici di armi, spaccio di droga e gioco d’azzardo. Una vita caratterizzata da numerosi arresti e spettacolari evasioni, seguiti in un secondo momento da un clamoroso pentimento che lo porterà ad una nuova vita da collaboratore di giustizia, contribuendo a smantellare la rete criminale da lui stesso creata.