Beppe Fiorello



20
febbraio

I Fantasmi di Portopalo: Beppe Fiorello torna su Rai1 con una nuova miniserie d’impegno civile

I Fantasmi di Portopalo

Ad un anno esatto dalla messa in onda di Io non mi arrendo, miniserie ispirata alla vita del poliziotto della Criminalpol Roberto Mancini, morto per un linfoma non-Hodgkin a seguito delle indagini sul traffico di rifiuti tossici in quella che verrà ribattezzata in seguito Terra dei fuochi, Beppe Fiorello torna su Rai1 con una nuova fiction di stampo civile, destinata con ogni probabilità a raccogliere grandi consensi. Questa sera e domani, in prima serata, l’attore siciliano sarà il protagonista de I Fantasmi di Portopalo, una miniserie che riaccende i riflettori su uno dei più grandi naufragi della nostra storia recente avvenuto nel Mediterraneo: quello del giorno di Natale del 1996. Una tragedia che ha visto inabissare una carretta del mare stipata di migranti al largo di Portopalo. Una vicenda dai pesanti risvolti umani rimasta taciuta per molto tempo e riemersa solo grazie alla denuncia di uomini che con il loro coraggio hanno voluto restituire la dignità dovuta a tutte quelle vittime rimaste senza nome e senza tomba.




24
febbraio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (15-20/02/2016). PROMOSSO BEPPE FIORELLO, BOCCIATI VITA IN DIRETTA E LA RAI CHE LASCIA ANDARE LA LITTIZZETTO

Valeria Marini

Promossi

9 a Beppe Fiorello. Per il pubblico di Rai1 ormai è un’istituzione, tale da risultare credibile malgrado di anno in anno sia sempre alle prese con un personaggio realmente esistito da interpretare. Anche Io Non Mi Arrendo, miniserie che affrontava il tema della terra dei fuochi, è stato un successo. Quando si metterà in gioco con una commedia?


13
febbraio

IO NON MI ARRENDO: BEPPE FIORELLO RACCONTA L’EROE DELLA TERRA DEI FUOCHI

Beppe Fiorello - Io non mi arrendo

Ad un anno di distanza da L’Angelo di Sarajevo, record di ascolto dello scorsa stagione, Beppe Fiorello è pronto a tornare in tv con una nuova fiction di valore civile. L’uomo d’oro della fiction Rai sarà il protagonista di Io non mi arrendo, una miniserie dedicata alla figura di Roberto Mancini, il funzionario di polizia che per primo investigò sui veleni della terra dei fuochi, scomparso per un tumore nel 2014. Una vicenda, drammatica e attuale, che vede Fiorello oltre che attore protagonista (nel personaggio del poliziotto Marco Giordano, liberamente ispirato a Mancini), anche collaboratore alla scrittura della sceneggiatura e produttore. La fiction, in onda lunedì 15 e martedì 16 febbraio in prima serata su Rai1, sarà presentata ufficialmente dallo stesso Beppe Fiorello questa sera nella serata finale del Festival di Sanremo 2016. La promozione sul palco del Teatro Ariston, unita ai numerosi promo andati in onda all’interno del Festival, contribuirà senz’altro ad incrementare la platea di pubblico interessata a seguire la fiction; e chissà che non si riesca a bissare i risultati da record ottenuti nel 2013, quando Beppe Fiorello nei panni di Domenico Modugno nella fiction Volare, in onda a ridosso del Festival, con puntuale ospitata dell’attore in quel di Sanremo, riuscì a portare a casa ascolti superiori agli undici milioni.





15
luglio

IO NON MI ARRENDO: BEPPE FIORELLO RACCONTA IL DRAMMA DELLA “TERRA DEI FUOCHI”

Io non mi arrendo

Beppe Fiorello di nuovo in tv. L’attore siciliano, uomo d’oro della fiction Rai, è pronto a tornare nella prossima stagione televisiva con la miniserie Io non mi arrendo. La fiction ripercorrerà in due puntate la vita di Roberto Mancini, il vice commissario morto a causa di un tumore nel 2014, dopo aver a lungo indagato sui rifiuti tossici in Campania. Fiorello vestirà i panni del protagonista, ribattezzato Marco Giordano, un investigatore tenace, con un forte senso del dovere.

Intervistato dal quotidiano La Repubblica, l’attore, che ha accettato il ruolo dopo aver letto le prime pagine del soggetto, presenta così la miniserie:

“Avevo le lacrime agli occhi, attraverso questo poliziotto raccontiamo cosa vuol dire avere senso del dovere. Vogliamo restituire il ritratto di una persona vera, non di un eroe, anche se in questo Paese chi fa il proprio dovere lo diventa. Si fa una distinzione tra terra dei veleni e terra dei fuochi, i veleni sono stati sversati prima e ora s’incendiano, sono modalità diverse, devastanti. Ma l’allarme non appartiene solo alla Campania, hanno scoperto veleni anche in Puglia e in Lombardia. L’Italia è stata l’immondezzaio dell’Europa. Tanti sapevano, pochi parlavano. Dove tutti sono colpevoli nessuno lo è, la camorra ragiona così”.

Coprodotta da Picomedia e RaiFiction, Io non mi arrendo vede dietro la macchina da presa il regista Enzo Monteleone, che firma anche il soggetto insieme a Jean Ludwigg e Marco Videtta,  con la collaborazione dello stesso Fiorello e di Monika Dobrowolska, la moglie di Mancini. Come anticipato dallo stesso Monteleone, la fiction – destinata alla prima serata di Rai1 e girata non senza polemiche in Puglia – intreccia indagini e vita privata.

Io non mi arrendo – Foto


12
giugno

IO NON MI ARRENDO: IN PUGLIA SI GIRA LA FICTION RAI SULLA TERRA DEI FUOCHI

Beppe Fiorello

Sono partite in Puglia le riprese della miniserie in due puntate Io non mi arrendo, un prodotto Picomedia per Rai Fiction che racconterà la storia di Roberto Mancini, il poliziotto che negli anni ‘90 scoprì per primo la mole di rifiuti tossici che infestava i campi agricoli campani e che per colpa della terra dei fuochi è morto di tumore il 30 aprile 2014.

Io non mi arrendo: Beppe Fiorello sarà il poliziotto eroe Roberto Mancini

Protagonista della fiction sarà Beppe Fiorello, che aggiunge dunque un’altra importante e discussa biografia al suo curriculum e si prepara ad un quasi sicuro successo sulla TV di Stato, il cui pubblico ha da sempre dimostrato di amare molto le storie vere, specie con risvolti sociali così eclatanti. Ma Io non mi arrendo ha fatto già ampiamente discutere prima ancora del ciak, perchè la decisione di girarla in Puglia ha scatenato la reazione di interpreti napoletani e non solo.

Io non mi arrendo: polemiche per l’ambientazione in Puglia piuttosto che in Campania

Per la miniserie sono state infatti cercate e scelte comparse rigorosamente pugliesi che, però, avessero l’accento napoletano. Un controsenso se vogliamo, ma assolutamente normale perchè la Apulia Film Commission, che collabora con la produzione offrendo sostegno logistico, aveva diritto ad un ritorno per il proprio lavoro e dunque ha impiegato la propria forza lavoro nel progetto. A perdere quest’occasione è stata la Film Commission Campania, mentre la Rai suo malgrado ha riveduto e corretto quel vecchio principio di valorizzare e sfruttare le forze locali.

Io non mi arrendo: il cast





27
gennaio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (19-25/01/2015). PROMOSSO BONOLIS. BOCCIATE LE INVASIONI BARBARICHE

La scelta dei concorrenti a Forte Forte Forte

Promossi

9 a Paolo Bonolis. Mentre Avanti Un Altro, privato della sua presenza, dà segni di cedimento, il conduttore romano approda trionfalmente a Scherzi a Parte. Il grande successo delle prime due puntate è proprio frutto della fortunata commistione tra la forza di un brand (Scherzi a Parte) e l’appeal di Bonolis.

8 a Beppe Fiorello che si conferma “uomo d’oro” della fiction nostrana.

7 a Le Iene Presentano Scherzi a Parte. Gli ascolti sono stati ottimi ma dubitiamo che il programma, se fosse andato avanti per le canoniche 10-12 puntate, avrebbe retto con quegli scherzi (spesso lunghi e inconcludenti) e quell’impostazione. Perchè stravolgere per la seconda volta un programma che ha sempre funzionato? Voto 0 al cambio titolo.

6 al Ce la Farò di Forte Forte Forte. La scelta finale dei concorrenti di Forte Forte Forte ha fatto impazzare il web, per qualcuno sarà sembrata orribile ma in realtà, oltre ad essere uno dei pochi momenti originali dello show, l’intuizione era più che giusta e in grado di conferire pathos al delicato momento. Peccato che non ci fosse stata una grafica e una regia in grado di coinvolgere lo spettatore, già poco entusiasta del livello dei concorrenti.

Bocciati


20
gennaio

L’ANGELO DI SARAJEVO: BEPPE FIORELLO TORNA IN TV NEI PANNI DI FRANCO DI MARE

Beppe Fiorello in L'Angelo di Sarajevo

Diretta da Enzo Monteleone e interpretata da Beppe Fiorello, prende il via – dopo un posticipo di 24 ore –, questa sera e domani alle 21.10 su Rai1, la miniserie in due puntate L’Angelo di Sarajevo. La fiction – che vede nel cast, tra gli altri, Luca Angeletti, Emanuela Grimalda e la piccola Iva Nikoli – è liberamente tratta dal romanzo Non chiedere perché di Franco Di Mare. Ispirandosi alla vicenda realmente accaduta al conduttore di Uno Mattina, che quando era inviato di guerra adottò Stella, una bimba di nove mesi che viveva in un orfanotrofio, L’Angelo di Sarajevo racconta l’emozionante storia dell’affidamento di una bambina sullo sfondo del conflitto serbo-bosniaco. In sede di presentazione della fiction Beppe Fiorello ha spiegato perché ha proposto in prima persona a RaiFiction la trasposizione televisiva del romanzo:

“Sono rimasto folgorato da questa storia così immensa. Franco Di Mare mi ha regalato un pezzo della sua vita. È un privilegio parlare con il personaggio che mi ha ispirato, nella mia carriera non mi è capitato spesso. Ho interpretato grandi eroi ma anche uomini di strada, ogni essere umano ha una storia bellissima da raccontare e in questa fiction c’è un grande paradosso che mi ha travolto: la guerra di solito distrugge le visite e qui invece è nata una famiglia, è nato un padre, è nata una figlia”.

La fiction vanta nel cast tecnico alcuni tra i principali professionisti del cinema italiano recentemente premiati con i maggiori riconoscimenti come Cecilia Zanuso (vincitrice del David di Donatello 2014 nella categoria Migliore Montatore per il film Il capitale umano di Paolo Virzì), Pivio e Aldo De Scalzi (vincitori del David di Donatello 2014 nella categoria Migliore Musicista per il film Song’e Napule dei Manetti Bros) e Stefano Falivene (vincitore del premio Italian Golden Globe 2014 nella categoria Migliore Fotografia per il film Still life di Uberto Pasolini).

L’Angelo di Sarajevo – Foto

L’Angelo di Sarajevo – Trama


8
maggio

NON CHIEDERE PERCHE’: BEPPE FIORELLO PORTA SU RAI1 IL ROMANZO DI FRANCO DI MARE

Beppe Fiorello

Inizieranno il prossimo 12 maggio a Sarajevo le riprese di Non Chiedere Perchè, miniserie in due puntate ambientata nella Jugoslavia degli anni ‘90, prodotta per Rai1 da Picomedia e ispirata all’omonimo romanzo di Franco Di Mare, uscito nel 2011. Ad interpretare il ruolo del protagonista Marco De Luca, il volto delle fiction Rai per antonomasia: Beppe Fiorello, reduce dal successo de L’oro di Scampia. Dietro la macchina da presa il regista Enzo Monteleone, lo stesso di Walter Chiari – fino all’ultima risata.

Non Chiedere Perchè: trama

Non Chiedere Perchè racconta la storia del giornalista Marco che, nell’estate del 1992, in seguito al fallimento del suo matrimonio, decide di accettare un incarico come inviato di guerra per la televisione italiana nell’inferno della ex Jugoslavia dilaniata dalle granate in un conflitto fratricida. In ogni servizio ha 90 secondi per raccontare la barbarie che lo circonda, finchè un giorno si imbatte in un orfanotrofio che è stato appena bombardato ed in una camerata di culle, fra decine di testoline bionde, viene colpito dall’unica bambina bruna. Decide così di compiere un folle gesto d’amore: sottrarre quella creatura innocente all’eccidio e attraverso una fuga rocambolesca, senza permessi nè documenti, portarla con sè in Italia, dove sarà per sempre sua figlia…

La trama è ispirata alla vicenda biografica dello stesso Di Mare, oggi volto di punta dell’infotainment Rai, ma fra gli anni 90 e i primi anni 2000 inviato in numerosi teatri di guerra. Proprio nell’ex Jugoslavia, il giornalista ha conosciuto la figlia Stella, che ha poi deciso di adottare. Ha detto di aver scritto Non Chiedere Perchè per “chiudere con quella parte della sua vita, contemporaneamente straziante e meravigliosa“.

Nel cast Luca Angeletti e Di Mare in un cameo