Anna Maria Tarantola



12
ottobre

ANNA MARIA TARANTOLA: BASTA SENSAZIONALISMO E TV DEL DOLORE IN RAI. FICTION AIUTINO I CITTADINI

Anna Maria Tarantola

A dispetto del profilo sobrio ed autorevole, Anna Maria Tarantola, quando vuole, sa tirare mazzate mica da ridere. Ieri, ad esempio, la Presidente Rai ha chiesto che l’emittente pubblica non indulga più nel sensazionalismo e nella tv del dolore. Così, chiaro e tondo: che tutti capiscano. In una relazione inviata ai componenti della Commissione di Vigilanza, la top manager di Viale Mazzini ha dettato nuove linee guida per un “progetto di rilancio aziendale da realizzare nel medio-breve termine.

Il piano d’azione riguarderà in primis i palinsesti, in modo che la Rai svolga “sempre di più quel ruolo di volano della cultura televisiva che è proprio del servizio pubblico“. Un concetto, questo, al quale la Presidente aveva già fatto riferimento nei giorni successivi al suo insediamento.

“Ogni singolo pezzo della nostra programmazione, quale che sia il mezzo per cui è stato pensato o attraverso il quale arriva al pubblico, dovrà comunque avere ben chiaro il marchio autorevole del servizio pubblico. Così la fiction, che è uno strumento importante con cui, attraverso la narrazione, si possono aiutare i cittadini a capire e a crescere. Così lo stesso intrattenimento che, mi sento di dirlo con chiarezza, non deve più indulgere nel sensazionalismo e nella tv del dolore. Sono convinta che in Rai vi siano risorse adeguate per cambiare, innovando con intelligenza e equilibrio”

ha scritto Anna Maria Tarantola nel documento redatto in occasione dell’audizione in Vigilanza del 26 settembre scorso e trasmesso ora alla Bicamerale.




27
settembre

LUIGI GUBITOSI AGGUERRITO: BASTA INGERENZE DELLA POLITICA E POLEMICHE TRA DIRIGENTI RAI

Luigi Gubitosi, Anna Maria Tarantola

D’accordo, tra il dire e il fare c’è in mezzo il mare. Ma stavolta Luigi Gubitosi sembra intenzionato a fare sul serio: adesso in Rai non si scherza più. Nella sua prima audizione in Commissione di Vigilanza, il DG della tv pubblica ha parlato molto chiaro, annunciando che a Viale Mazzini non saranno più tollerate pressioni dirette o indirette da parte della politica o dei componenti del CdA.

I direttori non devono avere pressioni e se qualcuno le riceve deve avvertirmi. I Consiglieri d’Amministrazione devono evitare di fare pressioni. Se gli serve qualcosa possono chiedere, ma saremo fermissimi

ha detto ieri Gubitosi rispondendo alle domande dei Commissari. Alle sue parole hanno fatto eco quelle del Presidente Rai Anna Maria Tarantola, che ha chiesto ai Consiglieri di “concentrare le loro richieste al DG, il quale, come capo azienda, può dar seguito alle richieste ricevute“. I vertici di Viale Mazzini hanno poi assicurato che per ripianare i conti in rosso non ci saranno tagli lineari, perché “non premiano l’efficienza“. Insomma, spending review ma col cervello.


27
agosto

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (20-26/08/2012). PROMOSSI I PROMO DI AMERICAN HORROR STORY E DEGLI SGOMMATI. BOCCIATI MASSIMO GILETTI E L’ESTATE DI CANALE 5

Gabriel Garko

9 ai teaser della seconda stagione di American Horror Story. Tra atmosfere cupe, suore misteriose e prigionieri nel disperato tentativo di fuga, Ryan Murphy sta promuovendo al meglio la sua creatura più controversa.

8 al promo degli Sgommati che fa il verso a Il Pulcino Pio. Non c’è che dire: a Sky quando si tratta di immagine sono ineccepibili.

7 a Paola Ferrari che per la nuova stagione de La Domenica Sportiva ha dato un taglio alle tanto discusse e insopportabili luci “effetto Madonna”.

6Michele Foresta alias Mago Forest al timone di Zelig, voce circolata nei giorni scorsi. Il comico siciliano è simpatico e sagace ma sembra non avere nè l’appeal nè le doti da mattatore necessarie in uno show di punta bisognoso di restyling. Molto dipenderà anche dalla scelta della partner che lo affiancherà.





22
agosto

RAI NEL SEGNO DELLA TARANTOLA, SENZA BELLOCCE E SILICONE

Anna Maria Tarantola

La prima vera ‘uscita’ Anna Maria Tarantola la regala con una lunga intervista a Il Secolo XIX. Non che il Presidente si sbottoni più di tanto: in pieno stile tecnico si mantiene prudente e non cerca dichiarazioni pungenti mirando per il momento a far passare esclusivamente un concetto, a cui sembra tenere particolarmente: una nuova immagine della donna, di cui il servizio pubblico si deve fare portatore.

”Non usiamo toni enfatici. Ma è vero che mi piace poco la donna com’è presentata. Amo la donna normale. Con le sue capacità, competenze e professionalità che possono e devono emergere. [...] Purché si tratti di ”donne vere”. [...] Più spazio alle donne. Con programmi meno banali. Più cultura. Più specificità per i giovani”.

Rimanda però all’organizzazione di Miss Italia la scelta di tornare al costume intero per le sfilate nel concorso, la Tarantola non vuole che le si addebiti già questa svolta moralizzatrice, anche se non nega che rifletterà sul senso di un concorso di bellezza ai nostri giorni e all’interno delle reti di Stato trincerandosi dietro una chiosa diplomatica come ”non ci ho ancora ragionato sopra”.

La signora del risanamento non perdendo mai l’equilibrio istituzionale lascia intendere che ci dovremo attendere, a partire già dai palinsesti del 2013, due vettori fondamentali di cambiamento, che corrono sull’asse della rivisitazione globale dei cachet e dei costi e sulla linea di una diversa programmazione che faccia più trasparire la missione pubblica della Rai.

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31
luglio

CDA RAI, ANNA MARIA TARANTOLA: “VALORIZZEREMO RISORSE INTERNE”. MA IL DG GUBITOSI…

Luigi Gubitosi, Anna Maria Tarantola

Giurin giurello, stamane Anna Maria Tarantola si è lasciata andare ad una promessa di quelle impegnative. “Siamo intenzionati a valorizzare al massimo le buone risorse all’interno dell’aziendaha dichiarato il neoeletto Presidente Rai all’Ansa. In vista della nomina del suo nuovo staff di lavoro, la manager della tv pubblica ha espresso la volontà di utilizzare il personale già presente a Viale Mazzini, perseguendo la linea di sobrietà tracciata all’inizio del suo mandato. In linea teorica, anche Luigi Gubitosi condividerà l’indicazione presidenziale, anche se – stando ad alcune indiscrezioni – il neo DG avrebbe altre intenzioni.

Sulle nomine dei suoi più stretti collaboratori, infatti, Gubitosi avrebbe pensato di ricorrere a personalità esterne con le quale intrattiene da tempo un rapporto fiduciario. A tal proposito, Dagospia scrive che il DG avrebbe nominato come capo staff Adalberto Pellegrino, suo sottoposto nella precedente esperienza in Wind. Forse il manager avrà intuito che in Rai anche i muri hanno le orecchie e che la presenza di assistenti fidati potrà risultare strategica. Ogni riserva il tal senso verrà sciolta nei prossimi giorni.

La questione delle nomine non editoriali, però, verrà affrontata già domani in una seduta del CdA che si preannuncia infuocata. Il Consigliere Antonio Verro, infatti, ha deciso di mettere all’ordine del giorno il problema delle eventuali designazioni esterne, rispetto alle quali ha dichiarato la sua contrarietà. Tra gli argomenti che verranno trattati  domani ci saranno anche l’acquisizione dei diritti della Nazionale di calcio per le qualificazioni ai Mondiali 2014, la presa d’atto sul contratto a tempo determinato del DG e la presentazione dei palinsesti di dicembre.





25
luglio

RAI, ANNA MARIA TARANTOLA SI RIDUCE LO STIPENDIO. PERCEPIRA’ 366MILA EURO LORDI ALL’ANNO

Anna Maria Tarantola

Anna Maria Tarantola è stata di parola. Con il voto unanime espresso oggi dal CdA Rai, il Presidente della tv pubblica si è ridotta lo stipendio, come aveva annunciato all’inizio della seduta. A quanto si apprende, la top manager di Viale Mazzini percepirà un compenso di 366mila euro lordi annui, dunque una cifra inferiore rispetto a quella del suo predecessore Paolo Garimberti che invece incassava 448mila euro l’anno, di cui 350mila per l’indennità di Presidente e 98mila come Consigliere d’Amministrazione.

In linea con gli interventi di razionalizzazione promessi e con il profilo di sobrietà economica prospettato per l’azienda, Tarantola ha messo mano alle forbici ed operato un significativo taglio al suo cachet. In particolare, il neoeletto Presidente Rai ha rinunciato al compenso per le nuove deleghe assegnatele dal Cda per ampliarne i poteri ed ha ridotto la propria indennità. Ora guadagnerà 300mila euro come Presidente e 66mila come Consigliere.

La decisione è stata presa nello stesso giorno in cui il Direttore Generale Luigi Gubitosi ha chiesto un contratto a tempo determinato, modificando così le condizioni che erano state fissate al momento del suo ingaggio. Stando a quanto riporta Reuters, però, il suo stipendio da 650mila euro – che già aveva innescato polemiche e levate di scudi da parte di alcuni Consiglieri – dovrebbe restare invariato.

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25
luglio

RAI, GUBITOSI CHIEDE IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO. TARANTOLA SFODERA LE FORBICI E LIMITA IL SUO STIPENDIO A 294.000 EURO

Luigi Gubitosi e Anna Maria Tarantola

La parola d’ordine è una sola: sobrietà. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle super condizioni d’ingaggio dei nuovi vertici Rai, oggi sono gli stessi manager della tv pubblica a gettare acqua sul fuoco. Nella seduta del CdA di Viale Mazzini riunitosi oggi, il neoeletto Direttore Generale Luigi Gubitosi ha chiesto un contratto a tempo determinato – diversamente da quanto era stato stabilito al suo insediamento – come segno di “attenzione e responsabilità”.

“Poiché non ho intenzione di rimanere alla Rai né un giorno in più né un giorno in meno del mio mandato di Direttore Generale, ho deciso di chiedere che il mio contratto, pur essendo prassi aziendale il tempo indeterminato per il Dg, coincida con la naturale durata del cda che mi ha nominato (3 anni, ndDM)”

ha dichiarato Gubitosi all’Ansa, confermando così le indiscrezioni della vigilia che lo davano intenzionato a rivedere l’accordo sulla sua assunzione. Al centro dei malumori che avevano accompagnato l’elezione del nuovo DG c’era anche l’entità del compenso stabilito per lo stesso: 650 mila euro l’anno, da suddividere in 400 fissi più 250 di indennità.


19
luglio

RAI, IL CDA APPROVA LE SUPER DELEGHE AL PRESIDENTE. PIU’ POTERI AD ANNA MARIA TARANTOLA

Anna Maria Tarantola

Adesso Anna Maria Tarantola ha anche i “super poteri“. Come previsto, il CdA riunitosi stamane nella prosecuzione della seduta di ieri, ha approvato il conferimento delle speciali deleghe al Presidente della tv pubblica. A comunicarlo è una nota dell’Azienda di Viale Mazzini, che rivela come l’atteso voto sia stato affrontato in due momenti separati riguardanti, rispettivamente, i due ambiti di intervento affidati al Presidente.

Il Consiglio, in particolare, ha proceduto valutando prima le super deleghe inerenti ai limiti di spesa (Tarantola avrà potere di firma per contratti oltre i 2,5 milioni di euro) e poi approvando la facoltà di nomina dei dirigenti di primo e secondo livello dei settori non editoriali. A quanto si apprende, nella prima consultazione i voti favorevoli sono stati 6 e gli astenuti 2 mentre nella seconda – più dibattuta per ragioni di equilibrio interno alla governance – ci sono stati 5 voti favorevoli e 3 astenuti.

Il Presidente Tarantola non ha preso parte alla votazione, come era accaduto nella seduta del CdA che ne ratificò la nomina. Secondo quanto riportato da Adnkronos, la dibattuta questione delle nomine ‘non editoriali’ sarebbe stata affrontata in questo modo: il CdA manterrà il suo potere di designazione sui direttori di rete, di Genere (come Intrattenimento o Fiction), delle testata giornalistiche, ma anche sulle direzioni Nuovi Media, Marketing e Rai Teche. Su tutti gli altri incarichi dirigenziali, il potere di nomina spetterà invece al Presidente.

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