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Ripley: Andrew Scott porta su Netflix il celebre truffatore e assassino

Dal romanzo di Patricia Highsmith del 1955, è arrivata oggi la nuova serie thriller in bianco e nero.

di Roberto Mallò

04/04/2024 - 12:21

Ripley: Andrew Scott porta su Netflix il celebre truffatore e assassino

Ripley (credit Philippe Antonello, Netflix)

Dal romanzo di Patricia Highsmith, su Netflix, è arrivata oggi Ripley, nuova serie con protagonista Andrew Scott liberamente ispirata a Il talento di mister Ripley, edito nel 1955. Thriller psicologico che traghetta i telespettatori in un viaggio sulla costiera amalfitana, in un crescendo di tensione e colpi di scena.

La serie è inizialmente ambientata nella New York degli anni ‘60, città dove vive il truffatore Tom Ripley (Andrew Scott). In seguito all’ennesima truffa andata male, l’uomo decide di accettare il lavoro offertogli dal ricchissimo Herbert Greenleaf (Kenneth Lonergan), che gli chiede di andare fino ad Atrani, in Italia, per convincere il figlio Dickie Greenleaf (Johnny Flynn), ormai convinto di voler intraprendere una carriera come pittore, a ritornare negli Stati Uniti.

Dato il denaro offerto, Tom finge dunque di essere un vecchio conoscente di Dickie, proprio come Herbert erroneamente crede, ed arriva in Campania, dove non fa fatica a rintracciare il giovane, in quel momento in spiaggia con la fidanzata Marge Sherwood (Dakota Fanning), scrittrice. Con una serie di menzogne, Ripley si guadagna dunque la fiducia di Greenleaf e riesci a farsi ospitare nella grande villa, sulla costiera amalfitana, dell’uomo.

Dakota Fanning (US Netflix)
Dakota Fanning (US Netflix)

Col passare del tempo, Tom sviluppa così una vera e propria attrazione “malsana” per Dickie, che lo porta a desiderare ogni cosa che appartiene al suo ospite. Ripley sprofonda quindi in un vero e proprio vortice di sentimenti contrastanti che è il preludio ad una vita fatta di di inganni, frodi e omicidi. Il tutto mentre Marge incomincia a sospettare sempre più di lui e dei suoi racconti contraddittori.

Strutturata in otto episodi di un’ora circa ciascuno, Ripley è interamente girata in bianco e nero, quasi a voler dare l’impressione di essere una “storia senza tempo”. Alla regia c’è Steven Zaillian, vincitore tra l’altro del Premio Oscar per la sceneggiatura di Schindler’s List. Coprodotta da Showtime ed Endemol Shine North America in associazione con Entertainment 360 e Filmrights, Ripley vanta tra i produttori esecutivi anche lo stesso Andrew Scott, che ha voluto dare risalto, nel corso di tutta la narrazione, anche alla musica italiana tipica dell’epoca – con Mina che domina come sottofondo – e ad alcune guest star del cinema nostrano, come Maurizio Lombardi e Margherita Buy.

Un personaggio, quello dello ‘psicopatico’ Tom Ripley, che è stato trasportato al cinema per ben due volte: nel 1960 da Alain Delon in Delitto in pieno sole del 1960 e da Matt Damon ne Il Talento di Mr. RipleyRipley è una serie tv d’autore, che si discosta sicuramente dal catalogo di Netflix, con una crescente tensione narrativa che porta ad ‘empatizzare’ con le scelte, il più delle volte sbagliate, del suo protagonista. Non mancano gli accenni al mondo queer, rappresentato dal personaggio di Freddie, portato in scena da Eliot Sumner, la figlia di Sting.

Johnny Flynn (US Netflix)
Johnny Flynn (US Netflix)

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