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Zelig non fa più ridere

di Andrea Filocomo

30/01/2025 - 13:58

Zelig non fa più ridere

© US Mediaset

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Zelig, anno 2025 (anche se è stato registrato a fine 2024) e un’unica certezza: il cabaret di Canale5 ha fatto il suo tempo e non fa più ridere, proprio perché figlio del suo tempo. La sensazione è che lo show del mercoledì sera di Canale5 condotto da Claudio Bisio e Vanessa Incontrada sia uno show, appunto, fuori tempo massimo, che andava bene 15 anni fa e a 15 anni fa è rimasto.

Zelig non si è evoluto e non rinuncia alla solita comicità e ironia provincialotte, dei luoghi comuni, la sessualità (con sketch omoerotici con il conduttore) e continua a parlare dei (soliti) problemi degli italiani, ironizzando su di essi. Il programma viene considerato ancora oggi uno show evento. Da quattro stagioni. Non è un caso che il revival del 2021 fece il botto. Poi: stop. Gli ascolti sono calati di stagione in stagione, tanto da venire sconfitto da un film americano (!) e crollare alla seconda e terza puntata. Una fine ingloriosa, ma immaginabile. È come guardare l’ennesima replica ed è come – appunto – fare un balzo nel passato.

Non è un caso che il cast di comici sia quello dei soliti noti. E non è nemmeno un caso che i veri big di Zelig (quelli a cui dovrebbero essere grati per avergli regalato una carriera) non ritornino. Pensiamo a Checco Zalone. Nel grande revival del 2021, quando ci fu il ritorno di molti volti storici della trasmissione, clamorosamente (nonostante i rumor) non tornò. Così come non torneranno altri comici Made in Zelig. Perché? Perché sono andati avanti. Perché sanno che ormai Zelig (lo Zelig dei tempi d’oro, del trampolino di lancio, dei grandi ascolti, della vetrina televisiva che ti regala una popolarità senza eguali) non funziona più, che è un programma fatto “tanto per” (e per riempire alcune serate di palinsesto), così da regalare una serata show al pubblico tra i vari Grande Fratello e le soap turche.

Eppure quella luce, quello show da 10 milioni di telespettatori agli inizi degli anni duemila, non brilla più. E non brilla più proprio perché risulta uno show vecchio, di cui poter fare a meno, perché siamo nell’era degli stand up comedian… E di quelli bravi anche.

Certo, Zelig qualche sorriso te lo strappa. E lo strappa soprattutto ai nostalgici, a coloro che cercano due ore (e più) di leggerezza, che si “accontentano” di un tipo di comicità da bar e che vedendo Enrico Bartolini, Dado, Raul Cremona, Panpers, l’onnipresente Max Angioni & Co. si sentono felici nella loro comfort zone.

L’unica cosa che funziona in Zelig è il rapporto tra Claudio Bisio e Vanessa Incontrada. Tra i due c’è tanto affiatamento, c’è chimica, c’è amicizia. E si vede. Bisio-Incontrada sono una coppia perfetta, hanno i tempi giusti, ridono di sé stessi, possono permettersi battutine piccanti, scherzare (dopo anni e anni e anni) sull’essere spagnola di Vanessa e non capire niente di quello che viene detto dai comici.

Ecco. La conduzione di Zelig è forse la cosa più azzeccata. Ma nulla può di più. Perché poi sul palco ci sono loro: i comici. Non un granché, considerando il passato illuminato della trasmissione. Che peccato. Zelig si è trasformato in Made in Sud e Colorado (proprio lui che ne fu il precursore, ora sembra una copia sbiadita dei due prodotti da cadetta).

Zelig non ha più quell’aura che lo rendeva un appuntamento irrinunciabile per milioni di persone e che cercavano leggerezza e comicità vera e pura. E lo si capisce ancora di più se a snobbarlo sono anche i suoi stessi “figli”.

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2 commenti su "Zelig non fa più ridere"

  1. Tribuna Sprint dice:

    L'unica che ci sta azzeccando coi varietà (e anche con le fiction) è solo Rai 1. Perché? Perché ragiona con una testa. Perché capisce cosa vuole il pubblico. Perché non copia da altri. Se Mediaset si vuole rialzare deve cambiare rotta. NOVE, ad esempio, ha proposto da poco COMEDY MATCH, un'idea geniale, mista tra varietà comico, stand up e gioco, perché Mediaset non prova a valorizzarlo, preferendo invece puntare su polpettoni turchi triti e ritriti che già ci bastano su Rete 4 tutto il giorno, reality flop (vedi La Talpa) e revival ancora peggio?

  2. Tribuna Sprint dice:

    Analisi perfetta... io dopo 10' ho messo Italia 1, anche se ovviamente ero con gli occhi puntati alla Champions. Vale anche lo stesso discorso per pilastri come Forum e Tu si que vales, soprattutto quest'ultimo che ripeto ha ormai stufato come la minestra riscaldata della trattoria di paese con il format di quest'anno. La finale poi il peggio del peggio, ha rischiato pure di arrivare terza in classifica degli ascolti, se la finale di Sinner non fosse decisa dopo mezz'ora, CANALE CINQUE SVEGLIAAAAAA (per la ventesima volta lo dico!!!)