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Vite in Fuga: un racconto esagerato ma convincente (parrucche a parte!)

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

23/11/2020 - 12:58

Vite in Fuga: un racconto esagerato ma convincente (parrucche a parte!)

Vite in Fuga - Tobia De Angelis e Anna Valle
Vite in Fuga - Tobia De Angelis e Anna Valle

Rai 1 ha puntato su un nuovo mix di azione, giallo e dramma familiare come nella sua migliore tradizione. Questo è Vite in Fuga, la fiction PayperMoon partita ieri sera, che ha saputo catturare l’attenzione dello spettatore con un racconto molto articolato, capace di mantenere alto il ritmo per tutta la durata dei primi due episodi, non conservandosi per dopo colpi di scena e picchi emotivi.

La storia è altamente romanzata e surreale, esagerata se vogliamo, ma questo fa gioco alla sceneggiatura, che mette in scena un viaggio reale e morale, che scava nei personaggi. La famiglia Caruana ha una vita all’apparenza perfetta, ma uno scandalo finanziario diventa la miccia che fa esplodere le certezze, rivelando i segreti di ognuno e costringendoli ad abbandonare il comfort emotivo nel quale si cullavano, per fare i conti con loro stessi.

E’ un racconto pieno di pathos, molto forte non soltanto per le fughe rocambolesche, gli incidenti d’auto e le esplosioni, ma soprattutto per la struttura dei personaggi, che è complessa e muove pedine universali quali la fiducia, l’accettazione, la libertà, l’amore e soprattutto i legami di sangue, in nome dei quali si sopporta più del dovuto.

Ad aiutare la narrazione ci pensa una scenografia naturale mozzafiato, quelle montagne innevate che illuminano una fotografia oscura e danno proprio il senso della solitudine, del silenzio e della riflessione dai quali i personaggi non possono scappare. Molto funzionale anche la musica che accompagna le scene, così come la grafica che le confeziona, riempiendo a volte solo una porzione dello schermo.

Bravi anche gli attori, anche i più giovani, che si calano nella parte offrendo prove convincenti, mentre molto meno convincente è stato il lavoro del reparto trucco e parrucco: gli interpreti hanno conservato il loro aspetto reale nel cambio d’identità, ma le parrucche usate precedentemente, per raccontarli com’erano prima della fuga, nell’insieme hanno creato un effetto posticcio davvero poco credibile.

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4 commenti su "Vite in Fuga: un racconto esagerato ma convincente (parrucche a parte!)"

  1. D'accordo ovviamente solo a meta'!!!! Vera l'assurda decisione della RAI di trascurare completamente la fiction, l'interesse c'è eccome visto gia' che la storia sta lievitando come gli ascolti. Sono altri i ''delitti'' televisivi come quello di strombazzare la storia di Fiorello con un martellamento quotidiano sulla messa in onda!!!!

  2. Quello della pochissima promozione è un vero mistero. Per Argentero e Fiorello hanno frantumato tutto il frantumabile per la Valle invece,...bah! Io l'ho vista per caso, ma a metà puntata ho abbandonato . Non mi ha preso oer niente. Orride le parrucche.

  3. quoto assolutamente quello detto da Davide, ripeto assolutamente daccordo, finalmente qualcuno che la pensa come me, abbiamo di fronte una fiction decisamente di buon livello, ricca veramente di suspense e pathos sin dalle prime immagini, non la trovo affatto noiosa come ha detto qualcuno..! Ripeto come gia' espresso altrove non si capisce perche' la Rai non abbia fatto un buon supporto e promozione alla stessa (nemmeno il lancio del tg1!!!), sono situazioni che alla natura umana non e' dato di sapere, i misteri gloriosi!!!!!! Per il resto non ho notato in maniera clamorosa il cambio di parrucche, se non per rilevare che quella del figlio all'inizio era inguardabile!!!, la Valle con quel rosso, invece ''risplendeva'... Per quel che riguarda la trama, e' vero puo' sembrare inverosimile... non voglio pero' fare il bastian contrario e dire in maniera assoluta che questi ''scomparsi'' nel territorio italiano non esistono e che non ci possa essere una storia come questa di identita' cambiate e sconvolte...

  4. Concordo pienamente con il tuo pensiero sulla fiction; ancor più sull'effetto posticcio delle parrucche, soprattutto per quella di Anna Valle, davvero pessima e poco credibile come capello vero. Quello, però, che salta all'occhio in questa fiction è la difficoltà di intraprendere tematiche molto difficili ed impegnative e renderle appetibili al grande pubblico. Credo sia una serie molto complessa da comprendere alla prima visione, spero che i prossimi episodi siano più accattivanti ancora e che possano soddisfare il pubblico Rai.