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Uno Mattina Estate: un pendolo che oscilla tra naftalina e cringe
di Mattia Buonocore
18/06/2024 - 14:46
2.5 /5
Se per sbaglio Rai1 mandasse in onda una puntata di UnoMattina Estate degli anni 90, probabilmente il pubblico farebbe fatica ad accorgersi dell’errore. Non solo perchè a Uno Mattina Estate 2024 abbondano i momenti amarcord ma perché la ricetta è la medesima. Quella del passato. Del resto, cosa vuoi fare di diverso? Il problema è che la stessa cosa e lo stesso stile portati avanti oggi e risalenti ad anni fa si riducono, in taluni casi, ad un pendolo che oscilla tra la naftalina e il cringe.
Forse la differenza principale è lo spazio di cronaca nera, che non è certo un contenuto innovativo, o di cui andar fieri, quanto piuttosto un modo per accontentare un determinato pubblico e non smuovere troppo la pigrizia autorale. Così, se ti distrai un attimo, ti ritrovi dalla cottura dei peperoni a seguire il talk sulla bambina scomparsa. Peraltro, anche con la cronaca ci si ritrova a parlare di cold case del passato (oggi l’enfatico Alessandro Polito si occupava di Simonetta Cesaroni).
In generale, al programma, che tutto sommato si lascia guardare, manca un po’ di fluidità e i conduttori Alessandro Greco e Greta Mauro procedono spesso per “domande e risposte“, come da copione. Emblematico il momento della puntata d’esordio in cui Greco in diretta dà istruzioni al gobbista. Ti verrebbe da dire: “per condurre una rubrica di cucina, hai davvero questo impellente bisogno del gobbo?”.
La “gamificazione” di alcuni momenti (ieri c’era il quiz sulle pulizie domestiche), sperimentata anche nella versione classica, è forse la cosa più moderna, sebbene, anche qui, il rischio è che la conduzione classica faccia incappare nell’imbarazzante. Almeno, però, è un tentativo di veicolare un contenuto tradizionale in una maniera non tradizionale. È quello che, insieme al percorso inverso (contenuto meno tradizionale in veste tradizionale), nel 2024 dovrebbe fare Rai1. E se non si inizia dal mattino estivo…
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