Ora in tendenza

THE WINNER IS, UN MINESTRONE LENTO E NOIOSO

di Daniele Pasquini

18/11/2012 - 00:03

THE WINNER IS, UN MINESTRONE LENTO E NOIOSO

The Winner is...
The Winner is...

Guardi The Winner is… e ti domandi: ma che cosa sarebbe precisamente? Loro lo definiscono un “talent game”, ma a dir la verità non sembra nè l’uno nè tantomeno l’altro. Sì, ci sono parecchi soldi in ballo, c’è un deal (manco così tensivo) tra Gerry Scotti in tandem con Rudy Zerbi – che presiede la giuria ma di fatto vale quanto gli altri 100 giurati (piazzati come a 1 contro 100) pescati tra gli appassionati di musica – e i due sfidanti; e poi ci sono le esibizioni canore, alla base dei vari duelli.

Che a Maria De Filippi piacciano i minestroni non ci sono dubbi, e le va dato atto che alcuni piatti da lei sfornati sono delle vere prelibatezze. Non sempre però le ciambelle escono con il buco, e questo – dispiace dirlo – è proprio il caso di The Winner is, di cui appare chiaro sin da subito che nell’adattamento italiano hanno cercato di pescare un po’ ovunque senza dargli però una precisa identità. E così ti ritrovi tra le storie strappalacrime di C’è Posta per Te – per la cronaca Gerry si è commosso già alla prima scheda – e i commenti in esterna di amici e parenti (collegati da improbabili casette di zanfoliniana memoria), tipici invece di Italia’s Got Talent.

Nulla in contrario per carità, se non fosse che rispetto all’emotainment di Canale5 manca non solo il linguaggio magnetico della De Filippi, l’unica conduttrice italiana in grado di cucinarti a puntino i casi umani, ma anche il pathos tipico della busta, tutt’altro che tramutata nel deal – i cui esiti, visti gli abbinamenti squilibrati, risultano incredibilmente scontati. Il fatto curioso poi è che la produzione (firmata Fascino con Toro) vede la firma degli stessi che hanno portato Got Talent nel Belpaese (ovvero Fascino con Fremantle), di cui tutti hanno incensato quel montaggio che, ironia della sorte, affligge proprio The Winner is, che invece non ha ritmo, risultando estremamente lento e noioso.

La verità è che il successo di un format non lo si ottiene con una semplice sommatoria di alcune delle caratteristiche di successo di altri format. Ed infatti il risultato è un minestrone bollito troppo, di cui avremmo fatto volentieri a meno. Peccato.

Lascia un commento

24 commenti su "THE WINNER IS, UN MINESTRONE LENTO E NOIOSO"

  1. ho fatto bene dunque a nn guardarlo!appena ho visto che c'era Zerbi ho subito cambiato canale!

  2. Non sarà un caso che ho dormito per gran parte dello show.. ha conciliato un po' di stanchezza accumulata... comunque sia è vero che non si può rimarcare l'eventuale accettazione della somma di denaro come una condanna.. Zerbi era sempre lì a far pesare la cosa.. e poi sapeva troppo di visto e rivisto... andrebbe velocizzato nel ritmo.. ma forse neanche basterebbe.

  3. In un periodo di crisi dove c'è gente che si suicida, che non riesce a mangiare, dove non si riesce a fare la spesa, in questo programma si distibuiscono soldoni come niente...che incoerenza e poca sensibilità, questi programmi fanno solo schifo, sono uno schiaffo alla povertà, soldi facili, solo se si rinucia alla vittoria, si va dai 10 ai 30.000 Euro...vergognoso...ma dateli in beneficenza!!!!!

  4. Noioso... mi sono addormentata dopo l'esibizione del prete... chi ha vinto tra il gruppo e il sacerdote? Già al primo concorrente ecco che buttano fuori la storia triste, Zerbi che consiglia al tipo di tenersi i soldi (allora mi iscrivo anch'io: sono stonata coem una campana, mi esibisco, so di perdere ed esco tenendomi i soldi.. allora potevano chiamarlo "fatebenefrarelli" questo programma...). La seconda concorrente è entrata addobbata come se fosse la soprano alla prima della Scala... ci mancava il momento dialogo con genitori dietro le quinte (da evitare per le prossime puntate), odioso il padre "io giudico in base al talento e lei è brava"... ma va?! E' tua figlia!!!

  5. ho visto il programma e davvero bello mi piace i cantanti molto bravi bravo scotti ha fatto un buon programma.

  6. Concordo in pieno con la recensione che ne avete fatto.Un'accozzaglia di format e programmi già visti in Rai come in Mediaset.Anch'io ho cambiato quasi subito canale,troppo noioso.E poi basta le stesse facce:Zerbi ormai sta in tv più della D'Urso!!Non se ne può più!

  7. Di una noia mortale! Cantanti che sembrano siano stati scritturati direttamente dai karaoke delle sagre di paese (il prete e la signora che aveva sposato il cubano erano OSCENI, vocalmente parlando!), genitori convinti di avere per le mani figlie manco fossero le nuove Withney Houston ( odiosissimo il papà della ragazza che, mi pare, fosse di Napoli o giû di li)...mancava di pathos, di brio....di tutto! Dopo mezz'ora non ne potevo piû, e via su Raiuno. Mi spiace dirlo ma é un programma brutto brutto brtto, per dirlo alla Carmelita! Sento odore di flop!

  8. secondo me la parola più adatta è stucchevole. la lentezza, la noia, nessun brio o momento coinvolgente, le ennesime storie strappalacrime in tutti i programmi fascino ma che qui azzeccano come un calcio nelle parti basse tanto diventa melensa la faccenda visto che si tratta di un game-show alla fine ( talent vero e proprio pari a zero con esibizioni più da pianobar che altro)

  9. Attendiamo domani il giudizio del popolo (sovrano)

  10. Quoto ogni singola parola.Un (insipido) minestrone di banalità e dejavu. Lento,inconcludente,piatto... Non aggiunge nulla di nuovo a quanto si sia già visto ovunque in tv nell'ultimo periodo.