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She the People, come mettere i Jefferson alle prese con l’intricata politica americana
di Stefania Stefanelli
02/06/2025 - 15:34
© Netflix / Charles “Chip” Bergmann
3.4 /5
Antoinette Dunkerson (Terri J. Vaughn) è una donna di colore che si candida a Vicegovernatore del Mississipi, riuscendo nell’impresa non per merito della sua preparazione, quanto per un video virale nel quale schiaffeggia il fidanzatino della figlia, mettendo lei in punizione per essere andata di nascosto a twerkare ad una festa. Questo, in sintesi, il cuore della serie Netflix She the People, che rispolvera la vecchia commedia familiare buttandola in politica.
C’è un’ironia graffiante nei complicati rapporti che la protagonista ha con i propri cari, che ricorda un po’ quella indimenticabile tra marito, moglie e domestica ne I Jefferson. Altra serie nella quale una famiglia proveniente da un quartiere nero si inserisce in un contesto di alta, qui altissima, borghesia.
She the People è la storia di una madre di colore nonché politica alla riscossa
Antoinette deve vedersela anche con un ex marito poco attento, un’assistente che si intrattiene con il suo autista e soprattutto con una madre imbarazzante che dice parolacce di continuo e la segue ovunque vada.
Una banda di matti della quale lei farebbe volentieri a meno, ma che rappresenta anche la sua forza. Perché ciò che la avvicina ai propri elettori è l’imperfezione, l’essere una di loro, alle prese con i problemi quotidiani di tutti e con l’incapacità di nasconderli, come sanno fare invece i suoi ben più furbi colleghi.
La politica diventa terreno fertile per esasperare il ruolo di madre tuttofare e di donna costretta a farsi spazio in un mondo di uomini che non la prendono sul serio. Temi attualissimi e non particolarmente originali che, però, negli otto episodi da venticinque minuti ciascuno fin qui rilasciati (altrettanti arriveranno ad agosto) e prodotti da Tyler Perry Studios, fanno riflettere e sorridere senza fatica.
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