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Mike, altro che allegria!

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

22/10/2024 - 17:20

Mike, altro che allegria!

© US Rai

2.6 /5

Nella vita è tutta una questione di aspettative. E per quanto la miniserie Mike fosse stata presentata dalla Rai in modo onesto, come un progetto che voleva raccontare aspetti sconosciuti e privati della vita di Mike Bongiorno, un po’ si sperava di veder rivivere sullo schermo l’arguzia e la genuina ironia del re del quiz. Tutto questo nella prima puntata andata in onda ieri sera non c’è stato e la narrazione è risultata alquanto lenta e cupa.

E’ probabile che la storia d’amore con Daniela Zuccoli, pronta ad esplodere nella seconda puntata, cambierà le cose, dando un po’ di serenità e leggerezza al protagonista, apparso finora molto chiuso e severo. E, chiaramente, non aiuta la messinscena di episodi drammatici della sua giovinezza come il carcere, la resistenza e la separazione dei genitori. I due interpreti Elia Nuzzolo e Claudio Gioè cavalcano a dovere questo mood, entrambi parchi nei sorrisi e sempre molto distaccati.

Quello di cui si sente la mancanza è proprio l’Allegria! della sua tv, che ebbe nella vita del protagonista un ruolo fondamentale e che qui invece non viene neanche accennata. Forse proprio perchè per Mike Bongiorno era una professione e non la vita vera, che ha sempre tenuto gelosamente per sé.

La miniserie, realizzata con cura e attenta ai dettagli, si inserisce quantomeno alla perfezione non soltanto nel filone dei biopic, ma anche in quello dei racconti in costume tanto cari alla tradizione Rai. Da sempre impegnata a far rivivere il passato per non dimenticarlo, andando a caccia di eroi senza macchia o pagine buie della storia.

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