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Medusa, una trashata poco credibile e infarcita di sesso gratuito
di Stefania Stefanelli
11/03/2025 - 18:55
© Instagram @juana_acosta
1.5 /5
La nuova serie colombiana Netflix, Medusa, è stata lanciata in patria con una curiosa e affascinante campagna pubblicitaria: il noto avvocato Abelardo De La Espriella ha dichiarato ad arte di voler fare causa alla piattaforma per aver portato in scena una storia vera che nuoceva ai clienti che rappresentava, e Netflix ha oscurato manifesti e rimosso il trailer per far credere ci fosse in atto una censura. Tutto ciò ha scatenato grande hype intorno alla serie, e a conti fatti questa grande trovata può essere considerata l’unica cosa che varrà la pena ricordare della trashata in dodici episodi ora disponibile anche in Italia.
Medusa: una pessima telenovela, poco credibile e infarcita di sesso gratuito
Annunciata come un thriller, la serie si presenta come una telenovela di bassa lega, che racconta la solita storia di una ricca famiglia in cui i legami sono fatti solo di invidia e rivalità. La protagonista è Barbara Hidalgo (Juana Acosta), appena nominata CEO dell’impresa di famiglia Medusa, la cui barca viene fatta esplodere mentre lei se ne sta tranquilla a masturbarsi al sole.
Sì, perchè a fronte di una trama infarcita di intrighi, bugie e strategie aziendali, buona parte delle scene mostra ricordi di amplessi e orge che testimoniano l’ambiguità sessuale della protagonista. Tutta roba gratuita, che nulla aggiunge e nulla toglie ad una trama inverosimile che ruota attorno alla mente confusa di Barbara.
Una donna che, salvata in extremis dalle acque del mare – con una tempistica risibile – ora si presenta come una madre attenta e remissiva ma prima dei fatti era una nota megera. E ad aiutarla a scoprire chi abbia cercato di ucciderla per vendicarsi dei suoi soprusi, un investigatore che, ça va sans dire, resta stregato dalla sua avvenenza e diventa il suo ennesimo amante.
Il doppiaggio è piatto e poco coinvolgente, ma di sicuro preferibile all’audio originale ed urlato che toglie anche l’ultima briciola di credibilità al tutto. In conclusione un prodotto assai scadente, della cui povertà devono essersi accorti i responsabili di Netflix Italia dal momento che, a fronte della grandiosa promozione fatta in Colombia, qui da noi non è stata neanche inserita tra gli highlights di marzo.