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Libera e confusionaria
di Stefania Stefanelli
20/11/2024 - 11:37
© US Rai
3 /5
Gli autori di Libera, Mauro Casiraghi e Eleonora Fiorini, hanno dichiarato che per la stesura della nuova serie di Rai 1 sono partiti da “un personaggio memorabile e un tema forte“, con la volontà di creare una protagonista che muovesse la storia, anziché esserne mossa. E questa loro intenzione è venuta fuori chiaramente durante la visione della prima puntata, con i suoi pregi ed i suoi difetti.
Il pregio è un personaggio che lascia davvero il segno, ricco di umanità, modernità e sfaccettature sulle quali davvero si potrebbe costruire una saga intera. Merito anche di Lunetta Savino, attrice che ha già dato prova tante volte della sua poliedricità e del suo talento, e che si è calata con naturalezza nei panni del giudice Libera Orlando, rendendola umana e vera.
Libera: belli i personaggi, ma la narrazione è piena di forzature
E non è l’unico bel personaggio della storia, perchè anche gli altri sono interessanti e ben interpretati, creando un gruppo vario sul quale la sceneggiatura ha gettato luci e ombre che il pubblico sicuramente non vedrà l’ora di dissipare.
Ma non bastano i personaggi a fare una storia e il limite sta proprio in questo. Le loro azioni nella prima puntata sono risultate talvolta sconnesse, precipitose o ripetitive, come se dovessero riempire spazi tra un momento clou e l’altro.
Le continue interruzioni che hanno impedito a Pietro (Matteo Martari) di dire a Libera la verità sulla morte della figlia fino a fine serata sono state troppo forzate, così come le azioni da lei intraprese per braccarlo. Per non parlare del fatto che l’intuitiva giudice non avesse capito subito – come invece era chiaro per tutti – che l’uomo potesse essere il padre della nipote Clara (Daisy Pieropan).
Sarebbe stato utile approfondire alcuni momenti e dargli fluidità, cosa che avrebbe giovato alla serie stessa, la cui identità non risulta ancora chiara, in bilico confuso tra commedia e dramma. C’è da sperare che, con l’andare avanti della storia ed entrando nel vivo dell’indagine, la cosa migliori.
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