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Danza con Caschetto e col gruppetto ‘chic’ di Mamma Rai

di Davide Maggio

02/01/2018 - 13:20

Danza con Caschetto e col gruppetto ‘chic’ di Mamma Rai

Danza con Me - Roberto Bolle con Lil Buck
Danza con Me - Roberto Bolle con Lil Buck

Già tempo fa avevo scritto della sgradevolissima disparità di trattamento nei confronti di alcuni artisti della tv pubblica che, a parità di prestazioni, vengono trattati in maniera sensibilmente differente. Ma non ci sono soltanto artisti di serie A e artisti di serie B: la questione riguarda anche determinati programmi. E’ come se in Rai si decidesse periodicamente di concentrare energie e investimenti straordinari su determinati show che, nelle intenzioni, dovrebbero avere il carattere dell’evento. Lodevole, senza dubbio, ma ci sono dei ‘però’.

Il primo è che il problema della televisione di Viale Mazzini non sta, attualmente, nella mancanza di un prime time forte e, soprattutto, dell’evento in prima serata. I problemi si ravvisano principalmente in daytime (molto debole dopo la pessima – a parere di chi vi scrive – gestione Leone). Concentrerei, dunque, gli sforzi per rafforzare i programmi quotidiani piuttosto che cercare il fenomeno ‘one shot’.

Il secondo è l’affezione del pubblico. La già citata caratteristica ‘one shot’ fa sì che show del genere non possano essere nè divenire seriali, vuoi per la caratura dell’artista, vuoi per i costi extra-ordinari. Anche in questo caso, dunque, sarebbe preferibile spostare gli investimenti nella ricerca di nuovi prodotti che possano divenire capisaldi della programmazione.

Poi c’è il terzo, il più fastidioso: la macchina organizzativo-produttiva, in mano al solito “gruppetto chic” al quale ci si rivolge – per ragioni che non mi sono chiare, o forse si – quando – sarà un caso – i budget lievitano o il contesto si fa prestigioso. ‘Gruppetto chic’ vuol dire, da qualche anno a questa parte, Caschetto & Co. E quindi, direte voi, dov’è il problema nel fare riferimento ad un agente che può contare su artisti utili al programma? Ecco, sino a qualche anno fa, probabilmente avrei risposto “nessuno”. Ora, invece, la cosa mi disturba per ragioni molto semplici: sembra, infatti, che le scelte vengano fatte non da chi dovrebbe decidere – mettendoci il denaro – ma da chi quel denaro lo riceve, in base a logiche molto distanti dalla riuscita dello show e dalla gratificazione di pubblico e, conseguentemente, investitori. Danza Con Me, ad esempio, è stata una vetrina per la ITC2000 di Caschetto a partire dai titoli di testa: due autori (Monarca e Todescan) su quattro sono dell’agenzia di Caschetto; certo, poi c’è pure tale Pamela Maffioli che fino al 21 dicembre scorso inviava comunicati di Che Tempo Che Fa come ufficio stampa Zebaki. Ora la ritroviamo a firmare uno show prestigioso in prima serata, ma questa è un’altra storia. Poi c’è il capitolo ospiti. Qui viene il bello: Geppi Cucciari, Pif, Miriam Leone e Virginia Raffaele. Tutti, manco a dirlo, rappresentati da Caschetto. E si dirà: beh, sono artisti amati dal pubblico. Si, talmente amati che, volendo sintetizzare, proprio Cucciari, Leone e Pif, tutti insieme appassionatamente, sono riusciti a far scendere gli ascolti di una corazzata come quella de Le Iene. Cosa che si ripete puntualmente quando i tre abbandonano la loro doratissima nicchia per “sperimentare” altrove, anche dove c’entrano come i cavoli a merenda. L’elenco sarebbe troppo lungo per poter sintetizzare ma, sarà anche questo un caso, riappaiono spesso e volentieri anche quando un programma dovrebbero guardarlo da casa. E dispiace perchè è controproducente per l’artista stesso, soprattutto quando ci si trova di fronte a nomi straordinari come quello di Virginia Raffaele che anzichè vedersi ‘celebrata’ a dovere, è costretta a ‘scontare’ le discutibilissime logiche di agenzia. Però la Rai ha scelto con maestria e autonomia il compagno di palco di Bolle: Marco D’Amore. Capite? Marco D’Amore. Anzi, lo straordinario Marco D’Amore. Peccato, però, che la sua straordinarietà sia pressocchè sconosciuta al grande pubblico. Sono pronto a mettere la mano sul fuoco sul fatto che la stragrande maggioranza dei telespettatori sintonizzati ieri sera su Rai 1 abbia speso gran parte del tempo a chiedersi “ma questo chi è?”.

La Rai farebbe bene ad amarsi di più, guardando gli artisti che ha in casa piuttosto che strizzare l’occhio ad una chiccheria più presunta che reale, per avere la coscienza a posto e, forse ancor di più, una scusa valida davanti agli impietosi dati Auditel: “abbiamo realizzato un prodotto di qualità”. Ma se la qualità la guardano in pochi, può andare a farsi benedire. Così come si è andata a far benedire la competenza di coloro che questi programmi li mettono in piedi, senza esser consapevoli dell’azienda nella quale e per la quale lavorano e soprattutto del pubblico che quella tv la guarda, preoccupati di compiacere qualcuno per rimanere saldi al proprio posto.

Peccato per Bolle. Avrei preferito recensire la sua grandezza e la sua arte. Quelle si, non si discutono.

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19 commenti su "Danza con Caschetto e col gruppetto ‘chic’ di Mamma Rai"

  1. Da tempo auspico la derat-tizzazione della Rai, con l’avvento del nuovo governo mi auguro che questo accada capillarmente. Non si tratta soltanto di sostituire direttori di Tg e di rete come accadeva una volta ad ogni cambio di governo, ma bisognerà intervenire sul profondo sdradicando le radiici che la sinistra ha messo in Rai in tutti questi anni di regime. Ad esempio sul PD1 bisognerà agire sull’intera redazione non solo sul direttore del Tg, e lo stesso dicasi per i programmi Tv. Non c’è un Sant’oro di turno da spedire in Siberia ma intere scuderie di agenti (Presta e Caschetto) fedelissimi del PD ed endorsatori renziani. Si tratta di un lavoro profondo e prioritario, che se non dovesse essere fatto con dovere potrebbe portare grossi problemi al nuovo governo. Tutte le buone iniziative che verranno messe in campo verranno sapientemente demolite da orde di giornalisti al saldo del PD, e tutto sarà vanificato. Quindi, prima ancora di formare la squadra di governo, caro Sa1vini, de rattiza la Rai. Poi tutto il resto, ma la prima cosa che devi fare, per il tuo bene e per il successo del tuo governo, deve essere questa. Mio consiglio spassionato.

  2. Da tempo auspico la derattizzazione della Rai, con l'avvento del nuovo governo mi auguro che questo accada capillarmente. Non si tratta soltanto di sostituire direttori di Tg e di rete come accadeva una volta ad ogni cambio di governo, ma bisognerà intervenire sul profondo sdradicando le radiici che la sinistra ha messo in Rai in tutti questi anni di regime. Ad esempio sul PD1 bisognerà agire sull'intera redazione non solo sul direttore del Tg, e lo stesso dicasi per i programmi Tv. Non c'è un Sant'oro di turno da spedire in Siberia ma intere scuderie di agenti (Presta e Caschetto) fedelissimi del PD ed endorsatori renziani. Si tratta di un lavoro profondo e prioritario, che se non dovesse essere fatto con dovere potrebbe portare grossi problemi al nuovo governo. Tutte le buone iniziative che verranno messe in campo verranno sapientemente demolite da orde di giornalisti al saldo del PD, e tutto sarà vanificato. Quindi, prima ancora di formare la squadra di governo, caro Salvini, derattiza la Rai. Poi tutto il resto, ma la prima cosa che devi fare, per il tuo bene e per il successo del tuo governo, deve essere questa. Mio consiglio spassionato.

  3. Sono d'accordo con l'analisi, le forze Rai devono essere più sfruttate. E un varietà così deve esserci più spesso. Una volta c'era tutti i sabati e con il meglio dello spettacolo italiano.

    1. Certo, stesso identico discorso per qualunque agenzia/agente/gruppo di potere che si comporti in questa maniera. Personalmente, però, mai vista una cosa così sfacciata come negli ultimi anni.

  4. L'unico problema del daytime di Raiuno è la vita in diretta, spiegatemi adesso cosa c'entra Leoone se la vita in diretta non funziona più e ha fatto il suo tempo o con la scelta dei conduttori attuali. Il mattino è tutto in salita rispetto allo scorso anno, il preserale stravince sempre e l'access prime time con Amadeus va benissimo, è in forte risalita e vince ogni sera. Non è ripetendo sta bugia che il daytme di raiuno va male a ripetizione diventa una verità. Va male la vita in diretta che son 3 ore e mezza al giorno e quindi nonostanti i successi nel resto della giornata abbassa di un bel poì la media. Ma raiuno perde le 24 ore di poco ma vince la fasce più pregiate e con più ascolto, quando non ce stanno davanti alla tv solo pensionati e le poche casalinghe rimaste.

  5. Mi sembra ingeneroso affermare che Geppi Cucciari, Miriam Leone e Pif siano stati la causa del calo d'ascolti de Le Iene e che lo siano stati perché non amati dal pubblico. Di certo la loro conduzione non è stata fra le più memorabili, ma lo stesso si potrebbe dire anche, per esempio, di Brignano ed Argentero. Inoltre, da gennaio 2016, Le Iene hanno due appuntamenti settimanali ed anche questo potrebbe aver influito sul calo d'ascolti registrato nel 2016. Le Iene, come qualunque altro programma in onda da anni, hanno conosciuto stagioni di grande successo ed altre accolte dal pubblico in maniera più tiepida. I cali, di solito, hanno più cause: una concorrenza più forte, una giornata di messa in onda poco adatta, argomenti trattati poco acchiappa-pubblico, eccetera; scaricare tutte le colpe sui conduttori e su una loro presunta antipatia mi pare sbagliato.

  6. Ma, Davide, queste logiche non valevano forse anche per la compagnia di Presta (cfr., almeno, i Sanremo 2009 - 2013)?

  7. Per la prima volta trasmettono un programma bello, elegante e divertente, che da un senso ai soldi del canone e qua parte la critica?! Forse ci fosse stata Belen o la sorellina ne avremmo parlato bene. Dai, consoliamoci che tra un po' riparte "C'è posta per te" con ospiti di spessore come la Hunziker e marito o gli "attori" del "Segreto"!

  8. Con tutto il rispetto, sembra un tentativo di distogliere l'attenzione da uno show davvero bello dal punto di vista della riuscita tecnica e anche premiato dagli ascolti. Ieri tantissime persone hanno per la prima volta potuto seguire uno spettacolo (lungo, sicuramente un po' "egoriferito" e certamente non per tutti) che metteva al centro un'arte stupenda come la danza. Per la danza ha fatto più uno show come questo che vent'anni di Amici di Maria con le sterili polemiche tra ballerini mancatissimi e colli del piede. Non so se da quelle parti si sarà rosicato ieri sera. Si sarebbe davvero solo dovuto parlare di Bolle e di come sia riuscito a conquistare una fetta di pubblico che i teatri non li vede manco da fuori, lasciando queste polemiche da "addetti ai lavori" fuori dalla porta.

  9. Trasmissione stupenda, che rimarrà negli annali della tv... Abbiamo cominciato davvero bene l'anno!

  10. Vero di Caschetto & Co, ma anche Presta & Co non è che siano meglio