Ora in tendenza

Avetrana, una delle migliori serie di sempre

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

26/10/2024 - 13:40

Avetrana, una delle migliori serie di sempre

© US Disney+

4.8 /5

Dell’omicidio di Sarah Scazzi si è detto e visto anche troppo negli ultimi quattordici anni, quindi oggettivamente si poteva fare a meno della serie tv. Si poteva, ma adesso che l’abbiamo vista in anteprima non si può più, perchè Avetrana – Qui non è Hollywood è uno dei migliori prodotti che sia mai stato realizzato in Italia.

Una recitazione del genere, così “vera” e scevra di sofisticazioni, nella serialità nostrana è cosa rara. E non ci riferiamo solo ad interpreti di esperienza come gli straordinari Vanessa Scalera e Paolo De Vita, che portano in scena Cosima Serrano e il marito Michele Misseri: a lasciare il segno sono anche le giovani Giulia Perulli e Federica Pala, ovvero Sabrina e Sarah, intense e smaliziate davanti alla macchina da presa.

La serie su Avetrana racconta la natura umana nella sua complessità

I personaggi, buoni o cattivi che siano, arrivano come bombe al cuore dello spettatore perchè su di loro l’ottima scrittura non fa pendere giudizio. Dei “mostri”, come vengono apertamente definiti, vengono rese comprensibili le debolezze, mentre delle vittime sono narrate anche le mancanze: non si punta alla colpevolizzazione o alla beatificazione ma alla natura umana nella sua complessità, sia dentro che fuori Avetrana.

Le quattro puntate rappresentano il dramma dal punto di vista dei protagonisti principali e sono di fatto quattro monografie che indagano ed offrono progressivamente il punto di vista di ciascuno di loro – prima Sarah, poi Sabrina, zio Michele e infine zia Cosima – mantenendo intatto l’ordine cronologico degli eventi. Un sorprendente lavoro di scrittura che suscita empatia anche dove non lo si credeva possibile.

Per quanto i fatti siano risaputi, considerato il clamore mediatico che hanno scatenato negli anni, lo spettatore sente la necessità di (ri)scoprirli insieme a loro. E’ tutto talmente realistico che ci si sorprende ad ogni passo, e alla fine si ha la sensazione di non saperne abbastanza.

Per ora la serie è ferma ai box per il ricorso presentato dal sindaco di Avetrana. Ma ci si augura che la situazione rientri quanto prima, perchè questo progetto dello sceneggiatore e regista Pippo Mezzapesa non può non essere visto: con la sua onestà, le sue musiche, le sue preghiere e il suo ritmo è un piccolo gioiello che non ha nulla da invidiare ai capolavori americani.

Verrebbe quasi da sperare in una seconda stagione.

Lascia un commento