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X FACTOR 5: E SE PER LA RAI FOSSE UN CLAMOROSO AUTOGOL?
di Fabio Fabbretti
21/05/2011 - 16:13

Che la tv generalista si sia privata di uno degli show qualitativamente più elevati degli ultimi anni? Probabile. Certo è che lo sforzo economico per far camminare il carrozzone X Factor era troppo oneroso da sostenere, considerando anche lo scarso responso dell’auditel (più che dignitosa è stata soltanto la seconda edizione, con una media di oltre 3 milioni di telespettatori a puntata). A chi dare le principali colpe per la mancata ‘esplosione’ del programma? Chi non ha saputo sfruttare il potenziale del talent show più famoso al mondo, affibiandogli un’anima sempre meno commerciale?
La musica ha battuto per quattro edizioni in tre anni sulla rete 2, riuscendo nell’impresa di sfoderare elementi di assoluto prestigio. A partire dai cantanti, nati e scoperti grazie a X Factor, che ora si confermano a pieno diritto nel panorama musicale italiano che conta (Giusy Ferreri, Noemi e Marco Mengoni sono ormai tre realtà ben consolidate). Talenti, ma anche personaggi televisivi dall’indiscusso appeal sul pubblico: si pensi a Morgan, ‘rianimato’ in tv a tal punto da ottenere un plebiscito di consensi (almeno all’inizio), ma soprattutto si pensi a Mara Maionchi, discografica sconosciuta ai più e che grazie al talent si può considerare una delle migliori rivelazioni sul piccolo schermo degli ultimi anni. E aggiungiamo pure che grazie al meccanismo della trasmissione, che ha nella giuria il perno fondamentale, si è potuto far emergere un conduttore di nuova generazione come Francesco Facchinetti.
Una macchina niente male, capace di ‘offrire’ e ‘produrre’, ma non perfetta. E qui subentrano fattori extra che possono risultare banali e che invece, col senno di poi, hanno condizionato e non poco la vera anima del programma. La scelta dei protagonisti è risultata spesso fuori luogo: non ci voleva un genio per capire che Claudia Mori, tanto per citarne una, era meglio collocabile nella giuria di Sanremo che in quella di X Factor. Ma soprattutto, la vera croce del programma è stata l’assegnazione dei brani da far cantare ai concorrenti. Il talent show che si pone come obiettivo finale la scoperta di una pop star, come fa a passare per il Festival del ’58 e per la musica d’autore ma datata? Più che a X Factor, spesso sembrava di assistere a I migliori anni di Carlo Conti. Tutte scelte autorali sbagliatissime che non hanno avvicinato l’XFactor italiano alla nuova frontiera dei talent show.
E ora? Si passa a Sky Uno (info qui). La quinta edizione è ufficialmente partita ieri con i casting estivi (per prenotare il proprio provino basta chiamare lo 0423402300): qualsiasi cantante, o aspirante tale, di ogni età e genere musicale, solista o in gruppo, può partecipare alle selezioni. Ancora sconosciuti volti e nomi del conduttore e di coloro che siederanno in giuria, ma è da queste scelte che dipenderà il destino del programma, chiamato al pronto e meritato riscatto. E se Sky dovesse riuscire laddove la Rai ha (quasi) fallito, per la tv di Stato si tratterebbe senza alcun dubbio di un clamoroso autogol.
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Daniele dice:
Concordo con chi dice che per l'ultima edizione è stata fatale la collocazione. Per non parlare poi del tentativo di spostamento al sabato! -.-' Roba da matti.
edmond dice:
concordo! sarà sicuramente un autogol... è vero che gli autori hanno sbagliato parecchie mosse, ma in primis è la rai che ha sbagliato! come al solito non è riuscita a sfruttare il potenziale di un format ben costruito, di qualità e che in tutto il mondo riscuote ottimi risultati d'ascolto! costa troppo sì, ma i soldi li poteva recuperare evitando di produrre tanti programmi inutili...che in alcuni casi sono anche costosissimi!poi voglio dire... gli ascolti sono stati bassi... ma ci ricordiamo alla I edizione? lo spostarono in continuazione, lo misero anche alla domenica, con chiusura 23/23:30. l'ultima edizione poi... è ovvio che se va di martedi, conto le fiction di raiuno (7 milioni), ballarò che quando va male fa il 15%, le partite di champions su sky e mediaset premium e i cesaroni non può fare più di quello che ha fatto! e ricordiamoci che partì a settembre col 17%. insomma, andava più tutelato come format!
pietro89 dice:
concordo anch'io con l'articolo. purtroppo la rai, oltre a scelte autorali sbagliate come scritto, non riesce a pubblicizzare e valorizzare bene i suoi prodotti. in questo sky ha già vinto. anche il resto però (edizione più simile al format originale + extra factor + format più breve e veloce con più musica e meno chiacchere) sembra promettere una vittoria di sky sulla rai.
lauretta dice:
Vedo che siamo tutti quanti d'accordo!! Io sono davvero allibita per la scelta presa dalla Rai che oltre a non condividere, onestamente non capisco proprio!!
Antonio dice:
La penso esattamente come l'autore dell'articolo! Spero che X Factor su Sky spacchi!
marcello walker dice:
Ottimo articolo: la Rai ha commesso un clamoroso autogol a prescindere dal risultato Auditel rinunciando a un programma di qualità.
Gene dice:
Per me la Rai ha già commesso l'autogol, non aspetterei neanche il responso Auditel. E' stato un gravissimo errore, perchè sarebbe bastato tanto così e sarebbe decollato alla grande. Ma più che cedere il programma a Sky, la Rai sbagliò già quando, visti gli ascolti della finale della 2a edizione su Rai1 (4,4 mln), non decise di impostare l'edizione successiva proprio su Rai1. Comunque, lunga vita ad X FACTOR, perchè lo merita davvero...
gian dice:
Beh a sky rimarrà due anni (spero di vederne le repliche su cielo)... Poi se dovesse andare davvero bene può essere che torni sulle generaliste per fare a quel punto il grande balzo di pubblico... Supponendo che tra due anni chiuderanno pure Amici (la De Filippi non tirerà la corda ancora a lungo, ricordo addirittura che dopo l'edizione con Angelucci voleva chiudere la baracca), C5 è la più accreditata per la settima edizione di Xfactor...
fabio maressa dice:
anch'io concordo con l'articolo, aggiungere che a non credere nel prodotto sia stata la stessa rai, più attenta al talent della concorrenza che a quello che aveva in casa. La partecipazione di maria de filippi a sanremo e la vittoria di marco carta ne sono stati l'esempio.
remby dice:
Assolutamente d'accordo su tutto quanto scritto in quest'articolo!!! L'insuccesso del programma è colpa solo delle scelte autorali sbagliatissimi per molte cose!!! Finalmente c'è qualcuno che ragiona con obiettività e logica!!!