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TERESA MANNINO A DM: BASTERANNO I MIEI PARENTI PER RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO DI RETE
di Mattia Buonocore
02/09/2012 - 14:27

Dopo tanta gavetta e la notorietà arrivata sul palco di Zelig, amplificata poi da cinema e spot pubblicitari, è arrivata ora la grande occasione per Teresa Mannino. La comica siciliana, da mercoledi 5 settembre in prima serata, sarà al timone di Se Stasera Sono Qui, nuovo “show talk” de La7 con cui la rete vuole rendere più eterogeneo il suo pubblico. Teresa Mannino non poteva non fare un ‘salto’ su DM per rivelare la sua ricetta vincente per una battaglia che non la spaventa, quella con l’auditel…
Sei più emozionata o spaventata per il debutto?
Sono più stanca, in questo momento sono distrutta. Non vedo l’ora di iniziare.
Se Stasera sono qui sembra un format particolare, non il solito programma comico…
Non è un programma comico. E’ un programma divertente, dove si riderà ma non c’entra nulla con la comicità. Sarà uno show talk. Ci saranno tante persone che parleranno in modo “showizzato”. Si può dire showizzato? Ci saranno immagini, video, musica, vip e non vip.
Ti vedremo anche cimentarti con il canto e il ballo?
No, io sono stonata, non so ballare o meglio so ballare ma dance anni ‘70 (ride, ndDM). Farò la conduttrice e la comica, quello che so fare o meglio quello che faccio di solito.
La trasmissione ha dieci autori…
Non lo so, non li ho contati ma sono sicuramente tantissimi ed è la prima volta che mi capita e mi viene anche difficile perché di solito sono abituata a scrivermi le cose da sola. In realtà è bellissimo: quando ci sono più persone c’è più creatività, vengono fuori molte cose, e ognuno ti insegna qualcosa di diverso. Siamo tutti di età e di estrazione differente. Finora ci siamo divertiti come i pazzi, adesso vedremo in onda cosa accadrà.
Al Corriere hai dichiarato che vuoi portare gli ”ignoranti a guardare La7”…
Era un po’ una provocazione. Diciamo che mi piacerebbe che guardassero La7 quelle persone che di solito restano ferme su Rai1 o al massimo arrivano su Canale 5. Vorrei far fare loro questo sforzo. Uno, due, tre, quattro, cinque, sei… e sette perché esiste. Io comincio dal sette quelle rare volte che mi sintonizzo davanti alla tv.
Guardi poco la tv, dunque?
Sì ma per impegni. Mi piace da morire ma purtroppo non ho tempo.
Il tuo obiettivo sembra essere quello di uscire dalla nicchia e rivolgerti ad un pubblico più popolare. Gli ospiti della prima puntata, però, sembrano abbastanza ricercati…
Diciamo che l’obiettivo per cui la rete mi ha chiamato è quello. Gli ospiti sono molto popolari: Renzo Arbore ha fatto il 50% sulla Rai, Pif fa le Iene e Morgan è Morgan.
Perché dal venerdì vi siete spostati al mercoledì?
Ha deciso la rete per via della controprogrammazione: contro la prima puntata ci sarebbe stata un’amichevole della Nazionale. Secondo me sono assurdi gli spostamenti. Non avendo come obiettivo quello dell’audience, almeno io, sarei rimasta al venerdì perché così ci eravamo detti. La rete invece, per eccesso d’amore nei confronti della trasmissione, ha preferito il mercoledì in modo da farci partire con il piede giusto. Per me comunque il giorno di messa in onda è indifferente anche perché registriamo di martedì. Anzi il mercoledi mi piace di più perché mi sembra un giorno in cui la gente stia di più a casa. Inoltre andare in onda subito dopo la registrazione ci crea più pepe, non potendo fare montaggio.
Il mercoledì è il giorno che nella scorsa stagione era toccato a Sabina Guzzanti. Lei non ha avuto molta fortuna…
Ogni anno è diverso, il periodo è diverso così come la controprogrammazione. Sono poi discorsi tecnici televisivi, di cui non capisco nulla.
Hai detto che non guardi agli ascolti ma degli obiettivi ci saranno sicuramente: quali sono?
L’obiettivo sarà quello di fare una cosa bella di cui andare fiera e che mi diverta. Se poi vedono in tanti la trasmissione sono ancora più contenta. Comunque parliamo dell’audience de La7, se la vedono i miei parenti in Sicilia abbiamo raggiunto l’audience, l’obiettivo.
All’inizio alcune voci ti volevano in preserale. Bufala o progetto effettivamente allo studio?
Mi hanno proposto la prima serata sin dall’inizio. Prima doveva essere una trasmissione comica, fatta da comici, poi piano piano abbiamo ricostruito il progetto con l’ideatore, che è Lucio Wilson, e gli altri autori.
La produzione è la stessa di Zelig…
Io sono là, cresciuta, formata e in agenzia con Zelig.
Lo condurresti?
Sì, se me lo proponessero sarei pronta. Mi piacerebbe molto.
Chi sceglieresti al tuo fianco?
Non saprei, faccio fatica a pensare con chi lo potrei fare. Forse con Vanessa Incontrada.
E pensare che lei aveva tuonato contro le donne di Zelig.
Non stava parlando di me, sono sicura. Siamo amiche.
A proposito di donne, a La7 ti confronterai con Geppi Cucciari.
Siamo cresciute professionalmente insieme, andavamo in giro con la sua macchina, una Golf, alle feste della Salamella, a fare serate, anche sotto la pioggia, abbiamo fatto un po’ di gavetta insieme. Siamo molto unite e ci vogliamo bene, purtroppo a distanza perché siamo tutte e due molto impegnate. Io ho anche una bambina e il poco tempo libero a disposizione lo dedico a lei.
Per una donna è più difficile fare la comica?
Fare ridere è difficile per tutti, una delle cose più difficili in assoluto, su un palco ancora di più che fra amici al bar. Secondo me non c’è differenza tra i sessi.
La comicità femminile da sempre non può fare a meno di affrontare temi come uomini e singletudine. Trovi che recentemente ci sia stata un’evoluzione?
Secondo me i temi sono vari. Geppi parlava di uomini e donne, così come la Littizzetto, un po’ anch’io ma ognuno ha i suoi modi di affrontare il tema. Geppi parlava anche del suo aspetto fisico quando era più rotondetta, la Littizzetto fa satira, io tratto le differenze Nord-Sud e faccio un po’ di satira sociale, la Guzzanti fa satira politica.
Sei una sensibile ai commenti del web o ti lasci scivolare addosso le critiche?
Non mi capita di cercare notizie su di me, uso internet come fonte di informazione.
Quindi giovedì mattina non andrai alla ricerca di commenti sulla trasmissione?
Sicuramente qualcuno mi verrà a dire: “lo sai che hanno detto quegli stronzi?”. E sicuramente mi dispiacerà. Nelle critiche c’è sempre un fondo di verità anche in quelle più stupide e superficiali.
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Andrew dice:
@Valerio Veramente io non so se parliamo la stessa lingua! Io mica ho detto che devono cancellare TUTTI i programmi ora in onda e mettere solo show e quiz! Anzi... Il palinsesto nuovo a grandi linee è perfetto con lo stile di La7! Dimmi dove io avrei scritto che devono eliminare Geppi e mettere un quiz! Non mi azzarderei mai, soprattutto considerando che trovo Gday uno dei programmi più interessanti ora in onda su quella rete, tant'è che se mi è possibile lo seguo! Inoltre non ho neanche detto che devono eliminare l'informazione, visto che anche su questo campo si deve ammettere che la7 ha fatto un ottimo lavoro! Ad esempio la mattina mi trovo spessissimo sintonizzato su La7 per seguire i programmi di approfondimento! Detto questo, però, la rete vive di ascolti come tutte e quindi stai sicuro che ampliare l'offerta con relativo apertura ad altre fasce non può che far piacere ai vertici! Tu mi dici che non si vuole omologare ad altri programmi pomeridiani, ma fino a prova contraria di qualcosa la Parodi il pomeriggio dovrà pur parlare, e ho come la sensazione che se il programma non sfonda per come è stato pensato, arriverà a trattare comunque alcuni temi, anche se forse in maniera più "educata"! Detto questo, sinceramente a me da molto fastidio questo snobbismo da parte degli spettatori La7-Rai3 (che tu sostieni essere gli stessi) e infatti i dati di ascolto stanno lì a confermarlo!...
Valerio dice:
@ Andrew: Se però tu credi che La7 rinunci a tutte le trasmissioni che la renderebbero a tuo parere una "all news" (che è ben altra cosa) allora rimarrai illuso e deluso perché Omnibus e tutte le rubriche satellite (ora sotto diretta gestione del TgLa7) e i programmi di approfondimento come i talk show politici non andranno certo in pensione perché sono l'ossatura dell'emittente da anni e perché evidentemente rendono e servono alla democrazia del paese altrimenti non avrebbe senso produrne. Inoltre stiamo per entrare in un periodo di intensa campagna elettorale che traghetterà il paese alle elezioni del 2013 per cui gli spazi dedicati all'attualità saranno semmai rafforzati anziché indeboliti. E poi La7 ti ripeto non è una all news, trasmette serie tv (non solo "Sex and the City") e film - anche se i diritti costano e se vuoi trasmettere film che mantengano gli standard di rete in prima serata non è cosa facile - nonché dirette sportive esclusive come il torneo sei nazioni di rugby, il basket, la superbike e talvolta persino incontri di calcio. Ci sono trasmissioni dedicate all'hi-tech, alla moda, ai viaggi, alla cucina, al giardinaggio, trasmissioni per tutti i gusti. E per te sarebbe una all news? Secondo me tu La7 manco la vedi per definirla così. La tua è sembrata una pura provocazione di chi vorrebbe i canali tutti uguali. Io invece sono contento che a La7 il racconto della politica e della società rivesta un ruolo importante perché la politica è quella cosa che incide più di ogni altra nel bene e nel male nel nostro modo di vivere, nelle nostre libertà, nelle nostre preoccupazioni. Ps: mi scuso se il commento è troppo lungo per i criteri di questo sito ma per argomentare decentemente un punto di vista e non passare per l'antipatico di turno non potevo fare altrimenti.