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Stefania Battistini al TG1 dopo la richiesta d’arresto russa

La giornalista e il suo operatore Simone Traini sono finiti sotto scorta dopo minacce di morte comparse su Telegram

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

09/10/2024 - 11:21

Stefania Battistini al TG1 dopo la richiesta d’arresto russa

La Russia ha chiesto l’arresto e l’estradizione per la giornalista del TG1 Stefania Battistini e per il suo operatore Simone Traini. La donna, in diretta all’edizione delle 20 con Laura Chimenti, ha commentato così la notizia:

L’accusa, quella di attraversamento illegale dei confini, lascia perplessi nella misura in cui quella è una zona di combattimento quindi noi abbiamo seguito le truppe. Dà l’impressione che sia proprio un modo di voler in un qualche modo limitare l’attività giornalistica.

ha esordito la giornalista prima di specificare come sono andate le cose quel 14 agosto ‘incriminato’:

Questo fanno gli inviati di guerra da sempre: seguono le truppe e in quel caso si trattava della prima incursione ucraina in due anni e mezzo dopo l’aggressione russa e ci sembrava una notizia storica e abbiamo deciso di seguire quei fatti perché poi alla fine il nostro unico dovere è quello di raccontare dei pezzi di realtà a chi ci ascolta, a chi ci guarda.

La richiesta d’arresto è arrivata ieri mattina ma è stata preceduta dall’iscrizione tra i ricercati nel settembre scorso dalla Russia per violazione dei confini.

Noi siamo convinti di aver fatto il nostro lavoro e l’abbiamo fatto cercando di rispettare tutte le leggi internazionali, le Convenzioni di Ginevra, non certamente perché volevamo prendere una parte o raccontare solo una parte. Abbiamo raccontato il fronte che in quel momento portava la notizia. E serenamente (sta vivendo la situazione, ndDM) anche perché sento la vicinanza dell’azienda, della Rai, del Direttore, di tutti voi della redazione e anche di tante persone che mi stanno esprimendo solidarietà

Battistini e Traini sotto scorta

Battistini e Traini hanno dovuto fare i conti anche con fanatici, cosa che ha comportato la messa sotto scorta, come ha spiegato l’inviata:

Questa è una decisione che è stata presa a seguito di una serie di minacce di morte nei confronti miei e di Simone portate avanti da canali Telegram filorussi e da propagandisti russi. Su questo sta indagando la DDA di Milano, l’antiterrorismo.

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