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Stasera Italia, Vittorio Feltri: «I gay? Io li chiamo froci, ricchioni, busoni. Facciano quello che vogliono, basta che non mi rompano i coglioni»
di Marco Leardi
10/06/2018 - 10:54

I gay? “Io li chiamo froci“. Vittorio Feltri scatenato (e politicamente scorrettissimo) a Stasera Italia. Ieri sera, intervenendo come ospite nel talk show di Rete4, il direttore di Libero ha detto la sua in merito alla polemica sulle famiglie arcobaleno e lo ha fatto spiazzando tutti. Il giornalista, infatti, si è dichiarato favorevole ai diritti degli omosessuali, che tuttavia ha appellato con un linguaggio volutamente provocatorio, ai limiti della volgarità. Il cortocircuito linguistico ha avuto effetti esplosivi.
L’inaspettato siparietto è iniziato quando a Vittorio Feltri è stato chiesto di esprimere la propria opinione sulle parole del ministro Lorenzo Fontana, che nei giorni scorsi aveva sottolineato l’inesistenza agli occhi della legge delle famiglie arcobaleno. Il giornalista, a quel punto, ha affermato:
“Penso che il ministro Fontana sbagli, perché quella dei froci è una realtà e bisogna prenderne atto“.
L’appellativo utilizzato da Feltri ha fatto immediatamente sobbalzare il conduttore Marcello Vinonuovo. “Oddio, oddio. Direttore, prego…” ha esclamato il giornalista, invitando l’ospite a moderarsi. Ma questi, in tutta risposta, ha rincarato volutamente la dose, in barba al politicamente corretto:
“Sì, io li chiamo froci. Posso chiamarli ricchioni, busoni, ma io non li chiamo ‘gay’, perché parlo in italiano e non in inglese! Quindi chiamali come cacchio vuoi, per me sono froci. ‘Omosessuali’ è un termine medico che io evito. Io parlo il linguaggio della gente, quindi non rompetemi le palle anche sul linguaggio. Parlo come voglio! Io voglio che i froci facciano quello che vogliono, basta che non mi rompano i cogli0ni“.
Così, il giornalista bergamasco ha lasciato tutti di stucco, tra sorrisi imbarazzati e forse anche divertiti, vista la paradossale escalation linguistica utilizzata per esprimere una posizione che, di fondo, non voleva affatto essere ostile agli stessi omosessuali. Ma che, poi, ha preso una piega imprevista.
Infine, un ulteriore giudizio tranchant del direttore sui gay pride, di cui erano state mostrate alcune immagini:
“Quando vanno in piazza a fare queste sceneggiate, a me non importa niente, gliele lascio fare molto volentieri. Però io queste cose le catalogo alla voce folklore, cioè cose anche di cattivo gusto, basta vedere anche come si vestono… Ma facciano quello che vogliono: a me non me ne frega un cazz0 dei froci!“.
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17 commenti su "Stasera Italia, Vittorio Feltri: «I gay? Io li chiamo froci, ricchioni, busoni. Facciano quello che vogliono, basta che non mi rompano i coglioni»"
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Sabato dice:
Pongo&Peggy, forse in questi due giorni di lontananza dal blog ti sei affaticata troppo ed ora, a causa della stanchezza, non ti rendi conto che il mio commento di "difesa" nei confronti di Sanjuro (il numero 10) era precedente al suo insulto (comparso solo nel commento numero 11); come ho chiarito con più riferimenti al commento stesso, il commento di Sanjuro che ho "difeso" è il numero 7. "E’ la terza o quarta volta che leggo degli scambi molto violenti, e tu sei sempre nel mezzo": in mezzo in quanto autore di commenti violenti? Se sì, ti chiedo di citarli; se no, non ne sono responsabile io, ma chi li ha scritti. "Non molto tempo fraternizzavi con un tizio che insultava le mamme degli altri commentatori, oggi difendi uno che manda aff…": non ho idea di chi sarebbe l'utente che offende le mamme altrui e con il quale avrei fraternizzato (dubito fortemente di averlo fatto)... Ora che mi hai accusato di essere un violento/complice di violenti, sei tenuta a citare i commenti a cui ti riferisci, oppure farai una pessima figura! Per quanto riguarda "oggi difendi uno che manda aff", ti ho già spiegato che la mia "difesa" di Sanjuro è riferita al commento numero 7 e non a quello contenente l'insulto, come è chiaro dalla sequenza temporale dei commenti. Voglio anche precisare che la mia difesa del commento sul TSO è stata provocatoria, nel senso che ho voluto mettere di fronte a Soralella il commento di Sanjuro (ribadisco, quello sul TSO), evidentemente pungente ma ironico, con le dichiarazioni irrispettose e volgari di Feltri. Resto in attesa delle tue doverose precisazioni.
Srich dice:
Ma sì, scherzavo su albagia, figurati. Per il resto non ho detto che è un genio, ho detto che lo è tanto quanto Feltri. Potrei rigirarlo in un mi piacerebbe sapere se considereresti Feltri un genio se fossi stata tu a ricevere quegli epiteti, tanto per dire come non è per nulla diverso.
Nina dice:
Quella di Sabato non è albagia è solo insipienza. Uno che osanna Fazio non può arrivarci.
marco dice:
e se lo fosse anche lui???
aaaaa dice:
pensavo che Dalla Vostra Parte fosse stato chiuso mesi fa
Sabato dice:
Giovanni, preferisco passare per albagioso, ma lucido e rispettoso, piuttosto che parlare il presunto "linguaggio della gente" di Feltri (ma che gente frequenta?!).
Sabato dice:
Copio e incollo il commento del blogger Fabiano Minacci: "Mi piacerebbe sapere da Feltri come chiama gli etero. Eterosessuali non penso, visto che è un termine medico. Straight nemmeno perché è inglese. Opterà per sventrapapere? Morti di fi*a? Patata-dipendenti? Se vuole fare il politicamente scorretto, lo facesse con tutti, altrimenti si chiama discriminazione".
Giovanni dice:
Sabato, quanta albagia in ciò che scrivi......
Sabato dice:
Feltri non dice "gay" perché non parla inglese. Non dice "omosessuali" perché non parla linguaggio medico (?). Insomma, ogni scusa è buona per parlare qualsiasi linguaggio tranne quello del rispetto. E poi ha pure la faccia tosta di parlare di cattivo gusto a proposito del gay-pride. Feltri è bollito e in piena sindrome frontale: mi scusi, Feltri, se non capisce cosa intendo, ma io parlo il linguaggio dei cuochi e quello dei medici.
soralella dice:
Come ho già scritto qualche tempo fa, l'originale è ormai assolutamente indistinguibile dalla parodia che ne fa Crozza. Adoro!