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SILVIA TOFFANIN DIVENTA PALADINA DEI DIRITTI GAY. A VERISSIMO IL MATRIMONIO DI EDUARDO E ALESSANDRO
di Davide Maggio
03/02/2012 - 10:59

Che qualcuno sia a favore dei matrimoni gay, non fa certamente più notizia. Se a schierarsi e a difendere i diritti delle coppie omosessuali è, invece, la compagna del Vice Presidente del gruppo leader nel settore della televisione commerciale e, al tempo stesso, ‘nuora’ dell’ex Premier Silvio Berlusconi, la faccenda assume contorni differenti.
Provate a dare un’occhiata domani a Verissimo (sabato ore 15.30, Canale5). Silvia Toffanin “benedirà” il matrimonio di Eduardo e Alessandro, convolati a giuste nozze lo scorso settembre a Dublino dopo sei anni di fidanzamento. Presenti in studio, i due ragazzi romani mostreranno le foto del loro recente viaggio di nozze in Brasile davanti ad una padrona di casa schierata in favore dei diritti delle coppie gay.
Nel 2012, secondo la conduttrice, è doveroso dare la possibilità a due persone che si amano di essere coppia anche a livello giuridico, anche se questi appartengono allo stesso sesso. Il messaggio della Toffanin è chiaro e segue l’esempio della Clinton che davanti all’Onu ha dichiarato: “I diritti gay sono diritti umani”.
Nella puntata ci sarà anche un’intervista a Rocco Siffredi che oltre a raccontarsi per la ben nota professione di attore hard, mostrerà una veste inedita: parlerà infatti del rapporto con la mamma e di un fratello che ha perso quando aveva solo sei anni.
Per finire è annunciato anche uno scoop! Al Bano infatti svelerà per la prima volta i dettagli di un incontro avvenuto anni fa a Cellino San Marco tra Romina Power e Loredana Lecciso.
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Mike dice:
@ 20. warhol_84 Viste le tue OFFESE contro di me, io spero tanto che MAI i tuoi "diritti" (quali?) vengano riconosciuti in Italia: per quale motivo, io, da cittadino, dovrei votare a favore dei TUOI diritti se TU offendi me? Ma come ti permetti di insultare e poi di pretendere? Comunque sia, tornando alle Lobby, io stavo parlando del sistema legislativo USA: ma, capisco... cosa vuoi mai che quelli come te capiscano di queste cose, visto che tu sei rimasto fermo all'URSS ;) ! La tua domanda ("e lobby negli stati uniti pagano le tasse (tutte) del paese da cui ricevono benefici? E il gatto dei simpson le paga?") non c'entra nulla con l'impianto legislativo USA: infatti, che poi certe lobby cercano di ABUSARE del sistema... beh, persino la Cipriani lo sa ;) !
warhol_84 dice:
Mike, mi basta che non hai risposto alla mia domanda ma riempito il tuo post di supercazzole per avere la risposta che cercavo. Grazie :)
leo dice:
mussolini & co. appartengono ad altri tempi.... oggi se fai un film che non sta bene al regime non va in tutti i cinema e passa dopo 10 anni su la7..... ci danno l'illusione di essere liberi facendoli fare ma poi subiscono ostacoli
Mike dice:
il male dell'Italia è fatto da gente come Nanni Moretti. Ebbene, costui, alla presentazione de IL CAIMANO al Festival di Cannes 2006, ha osato dire che in Italia c'è (o meglio: c'era...) un regime (?) guidato da Berlusconi: a questo punto, una giornalista (della stampa estera, ovvero non-italiana) ha chiesto a Nanni Moretti se aveva ricevuto minacce di vario tipo o intimidazioni mentre girava il suo film... e Nanni Moretti disse una cosa incredibile: "vede, il regime di Berlusconi è più che altro un problema nostro; è difficile da spiegare agli stranieri" e, così, in un solo colpo, la stampa estera si zittì dallo stupore... devo pure commentare? A me risulta, che in un VERO regime dittatoriale (vedi Mussolini o, ai giorni nostri, Castro), NON esiste proprio che un regista possa fare un film contro il potere e se lo fa arriva la polizia che ti schiaffa in galera o ti pesta/uccide prima che tu possa dire la B di BAU... inutile dire altro!
Mike dice:
@ 13. warhol_84 Se l'ARCIGAY in Italia NON è capace di fare LOBBY, la colpa è solo la loro... spiacente, ma la CGIL, la Confindustria e il Vaticano fanno LOBBY (spesso tutti e tre insieme) sulla politica: quando prima ho scritto "tutti (compreso il gatto dei Simpson) sanno che la Lobby X si occupa del tema Y e cerca di convincere i politici a fare una legge a favore di Y" intendevo dire che TUTTI I CITTADINI (compreso il gatto dei Simpson) sanno che la Lobby X... e quello che ho detto: capito? Il modello (regolamentato da leggi) USA è, teoricamente, trasparente: di certo lo è molto più di quello italiano, che è basato sulle relazioni private... che poi, sia in Italia che negli USA, ci sono "storture" nel sistema delle lobby (e della politica), questo è un'altro discorso!
emilio dice:
Io credo che gli italiani, nel complesso, amino fin troppo il paese in cui vivono e che è solo per "l'amor di patria" che non lo sputtanano ad ogni piè sospinto. Oramai è entrato nel pensiero comune che chi protesta, chi denuncia, chi si indigna e si, in qualche modo "agita", è un disfattista, è uno che non ama il suo paese. Quando si guarda all'estero e si citano esempi positivi di altre nazioni, non lo si fa per denigrare l'Italia, ma lo si fà con la rabbia dentro ed un senso di umiliazione perchè fà male vedere un paese come il nostro ed un popolo capace di grandi slanci e di grande generosità (in tutti i sensi) come quello italiano costretto a vivere da servi in uno stato ridotto ad una enorme Pompei in fase di crollo.
warhol_84 dice:
Non credo, io vado fiero di moltissime cose del mio paese, molto meno di altre, evidenti (almeno a mio parere) storture italiane. La nostra fama non penso proprio che ce la siamo fatta per i milioni di italiani che urlano a certe situazioni schifose che viviamo. Anzi, gli italiani sono sempre molto patriottici. Molto funziona e molto no. Io spererei che il "molto no" si trasformi in moltissimo Si e poco no. Fin quando daremo la colpa a chi scopre il cadavere invece che all'assassino rimarrà sempre il molto no e noi brinderemo a chianti, pizza e mandolino, jamme ja.
warhol_84 dice:
Mike...le lobby negli stati uniti pagano le tasse (tutte) del paese da cui ricevono benefici? E il gatto dei simpson le paga? Mi basta questa risposta per rafforzare il mio pensiero del perchè siamo visti come degli sfigati racconta barzellette. Ovviamente poi il mio discorso era sui diritti civili e sul pensiero che tutto sia in funzione di altri scopi, ma è probabile che sia sfuggito. Negli stati uniti non c'è bisogno che si vada sulla ABC e che venga "concesso" di esprimere il proprio parere su un qualcosa. Lo si fa e basta, lobby o non lobby...e questo lo sa anche il cane parlante dei griffin.
Davide Maggio dice:
warhol: io credo che la percezione negativa sia dovuta anche al fatto che alcuni italiani hanno puntualmente da ridire sul proprio Paese e sono esterofili anche quando c'e' ben poco da invidiare.
Mike dice:
@ 11. warhol_84 Mai sento parlare di Lobby e delle attività di Lobby sulla politica? Andiamo su: negli Stati Uniti questo fenomeno (a prescindere se è giusto o sbagliato) è perfettamente legale, regolamentato in leggi precise ed è "pubblico", ovvero tutti (compreso il gatto dei Simpson) sanno che la Lobby X si occupa del tema Y e cerca di convincere i politici a fare una legge a favore di Y. In Italia, invece, non c'è una legge SCRITTA E PRECISA, quindi il lobbing è "strano": spiacente, ma il Vaticano, la Confindustria e la CGIL sono, volente o nolente, la "triade" italiana del lobbing e, quindi, sarebbe urgente una legge sul lobbing.
warhol_84 dice:
Leggendo il discorso di Mike mi viene in mente solo una cosa: Ecco perchè in italia saremo sempre visti come il terzo mondo e come gli sfigati di turno. E' per questo modo di ragionare: Ricatto-Favore. Nei paesi seri i diritti sono normalità, senza bisogno di aspettare di sentire uno stato estero che non paga le tasse. NEgli stati seri a nessuno verrebbe in mente di fare il ragionamento: un partito ha fatto molto per il vaticano in cambio di nulla (ma che è? La mafia?) Negli stati normali non abbiamo bisogno che a una "nuora" venga PERMESSO di esprimere la propria opinione, la esprimerebbe e basta senza che nessuno metta in dubbio la buona fede di questa. Probabilmente in uno stato serio non verrebbe nemmeno permesso a tale nuora di presentare un programma in televisione. In uno stato serio i diritti dei gay, come i diritti umani in genere, sarebbero una lotta d'onore non uno sberleffo da bagaglino. Ecco perchè siamo sfigati.