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SANREMO 2011, BONOLIS: “FESTIVAL BEN INTERPRETATO, MA LA FORMULA E’ LA NOSTRA”

di Salvatore Cau

23/02/2011 - 16:26

SANREMO 2011, BONOLIS: “FESTIVAL BEN INTERPRETATO, MA LA FORMULA E’ LA NOSTRA”

Paolo Bonolis al Festival di Sanremo 2009

Lo avevamo lasciato qualche settimana fa impegnato a disquisire in materia di tv di qualità, stilando un bilancio tutt’altro che positivo della situazione televisiva italiana. Stiamo parlando di Paolo Bonolis, pronto a tornare in onda dal 27 marzo su Canale 5 con la nuova edizione de Il senso della vita. Secondo il conduttore, la televisione attuale, pessima e con pochi ascolti, sarebbe invasa da quel mondo mediocre che negli anni ha invaso anche la politica. Una tv di gente mediocre che vuole avere gli stessi privilegi di chi la televisione la sa fare.

Dello stesso tenore o quasi, le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa dallo stesso conduttore all’Adnkronos riguardo l’ultima fortunata edizione del Festival di Sanremo. Bonolis, padrone di casa della kermesse nel 2005 e nel 2009, pur riconoscendo il successo d’ascolti, non ha risparmiato alcune precisazioni.

Il Festival di quest’anno è ben interpretato e i risultati sono molto positivi, ma la formula che è stata adottata è la nostra, quella che abbiamo immaginato prima nel 2005 e poi nel 2009. I meccanismi sono gli stessi. E ora queste innovazioni continuano con altri interpreti. Un conto è interpretare il Festival e un altro è scriverlo.

Paolino torna quindi a porre l’accento sull’importante ruolo avuto nel restyling festivaliero degli ultimi anni. Un restyling del quale ha giovato non solo Gianni Morandi, ma anche la sua collega di scuderia Antonella Clerici. Ma lo scorso anno, a seguito degli ottimi risultati ottenuti dal Festival, fu sempre Bonolis a invitare a non confrontare la sua edizione con quella della prosperosa conduttrice.

Se si devono proprio fare dei paragoni, allora bisogna farlo tra elementi assimilabili, non si possono confrontare i tempi di chi corre i 100 metri con chi ne corre 150 e dire che chi fa i 100 è più veloce.

Insomma, a detta di Paolo Bonolis, durante le edizioni di Sanremo da lui curate, sono state introdotte grandi innovazioni, rivelatesi importanti nel decretare il successo dell’evento televisivo anche negli anni successivi. Opinioni che non possiamo che condividere. Bonolis, che la televisione la sa fare, è riuscito con il suo lavoro a ridare lustro a una manifestazione ormai agonizzante, proponendo idee in grado di rilanciare alla grande l’evento canoro. Basti pensare alla serata dei duetti in seguito ripresa da tutti i suoi successori o al nuovo ritmo, garantito da un regolamento fatto di eliminazioni e ripescaggi. E ancora l’aver allargato il campo alle proposte provenienti dai talent show, garantendo al Festival un pubblico giovane, sino ad arrivare alle innovazioni dal punto di vista scenografico. Innovazioni anche in questo caso mantenute con successo.

Onori e meriti dunque a Bonolis, sulle cui capacità d’intrattenitore e conoscitore del mezzo televisivo non vi sono dubbi.  Ancor di più, se ci si avventura in un azzardato paragone con i protagonisti dell’ultimo festival, tanto premiato quanto pasticciato. Interviste imbarazzate e imbarazzanti, occhi costantemente puntati al cielo alla ricerca del gobbo e continui buchi da riempire con improvvisazioni degne della peggiore tv locale.

Un lavoro autorale non brillante, il cui massimo ingegno creativo è consistito nel far ballare un tango a un’argentina, risparmiandoci fortunatamente un’eventuale cantata in dialetto sassarese da parte di Elisabetta Canalis.

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20 commenti su "SANREMO 2011, BONOLIS: “FESTIVAL BEN INTERPRETATO, MA LA FORMULA E’ LA NOSTRA”"

  1. Bonolis dovrebbe prendersi meriti pure dell'edizione 2006 ( Panariello) dove la formula era identica a quella del 2005. Il successo ha tanti padri , l' insuccesso è orfano.

  2. A Paolí ma che stai a rosecá? Ah l´invidiaaaa.

  3. beh sicuramente Bonoli ha rivoluzionato il festival in meglio, anche se non capisco queste sue dichiarazioni sinceramente!

  4. Ci avrei scommesso che l'avrebbe detto anche quest'anno... -.-' Ma cosa pretende? Che tutti i Sanremo di successo siano attribuiti a lui anche senza la sua conduzione, solo perchè ha riportato il metodo delle eliminazioni? :roll:

  5. la formula di bonolis è stata presa dai varii music farm,xfactor , amici, bonolis non ti stancare a rivendicare che la formula l'hai inventata tu, mi viene il vomito quando ogni settimana te ne esci con una delle tue interviste pietose,posso dire che bonolis ha portato solo il trash a sanremo portando personaggi del wrestling, pornostar ecc, che non c'entra niente con il festival della canzone!!!!!!!!!!!!!!!

  6. Come non dare ragione a ciò che Paolo Bonolis dice? Gli si deve il merito di aver preso il Festival (allora agonizzante), di averlo radicalmente cambiato e rinnovato in meglio... Anche Pippo Baudo, succedutogli dopo l'edizione del 2005, ha praticamente lasciato intatti i cambiamenti di Bonolis. Le edizioni della Clerici e di Morandi sono state praticamente basate sulla nuova impostazione: è cambiato solo il conduttore. La differenza tra la Clerici e Morandi? La gestione dello spettacolo e dei tempi morti. Morandi quest'anno è stato molto fortunato e aiutato soprattutto dalla bravura di Luca e Paolo. Quest'anno è come se si avesse affidato una Ferrari non ad un pilota di Formula 1 ma ad un passeggero... Tutto è andato avanti bene perchè il "motore" alla base era un Ferrari testa rossa! Per quanto riguarda Belen e Elisabetta: di poco spessore... L'una sicuramente più brava nel ballare e cantare, l'altra da apprezzare nel suo passato importante da "velina", che l'ha aiutata soprattutto a leggere meglio il copione senza la cantilena della prima.

  7. Bonolis è forse il conduttore più importante della sua generazione, quella dei conduttori di "mezza età", della generazione inferiore a quella di Baudo e Bongiorno. I suoi Sanremo sono stati veramente belli!

  8. Ma... la serata dei duetti non fu introdotta nel 2004 nel Festival firmato Ventura???

  9. ed eccolò dal profondo tugurio mediaset una voce sale....sale fino a prendersi i meriti del successo del festival di morandi....secondo me il merito del successo è stata la scelta anche delle canzoni in gara...secondo me la formula è soltanto un 10% della struttura della gara. nel 2005 sn stati introdotti i duetti, si, ma i duetti non sono altro che l'evoluzione degli abbinamenti a ospiti stranieri che già esistevano nei festival anni '60 e poi rispristinati nel '90 e '91. caro bonolis un pò di umiltà e poi diciamola tutta sn tre anni ke il festival è in mano a lucio presta & gianmarco mazzi..come si dice: squadra che vince non si cambia...

  10. io dico solo che se l'intervista a De Niro l'avesse fatta Bonolis sarebbe stata tutta un'altra cosa..