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Sangiuliano: «In Rai venivo censurato quotidianamente»
Il Ministro della Cultura, ex direttore del TG2, parla dei suoi trascorsi in Rai, prima di approdare nel Governo Meloni
di Fabio Fabbretti
11/06/2024 - 18:00
E’ stato quasi vent’anni in Rai, ma oggi – da Ministro della Cultura – Gennaro Sangiuliano dichiara che la sua carriera nella TV di Stato è stata segnata da una censura quotidiana nei suoi confronti.
Quando ero in Rai venivo censurato quotidianamente
ha affermato il Ministro in occasione del convegno “Verso il G7: IA rischi e opportunità” in corso a Roma. Sostiene che a dar fastidio era il suo “spirito critico” e “ho fatto battaglie in questo senso”. Il suo è un duro giudizio nei confronti dell’azienda pubblica di cui ha fatto parte fino a due anni fa:
La Rai è espressione della pastorizzazione del pensiero, della banalità fatta pensiero. Ogni pensiero critico veniva censurato.
Sangiuliano entrò in Rai nel 2003 come inviato della TGR. Diviene poi caporedattore e approda al TG1, prima come inviato e poi – dal 2009 – come Vicedirettore durante la direzione di Augusto Minzolini. Nel 2018 è nominato Direttore del TG2, ruolo che ricopre fino all’ottobre 2022, concludendo la sua avventura in Rai in piena campagna elettorale per le Elezioni Politiche. E’ proprio per questa ragione che ha lasciato l’incarico: Giorgia Meloni lo ha voluto nel suo Governo, affidandogli il Ministero della Cultura.
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