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ROSARIO CROCETTA SHOCK A CRISTINA PARODI LIVE: LA MAFIA MI HA CONDANNATO A MORTE
di Marco Leardi
31/10/2012 - 18:41

Nel giorno dopo la vittoria, Rosario Crocetta sente il fiato della mafia sul collo. E lo dice chiaramente in tv. Il nuovo Governatore della Regione Sicilia, eletto lunedì scorso con il 30,4% delle preferenze, ha denunciato di sentirsi un obiettivo sensibile della criminalità organizzata, che già in passato tentò di farlo fuori dispiegando i propri mezzi. Ospite quest’oggi di Cristina Parodi Live, su La7, il politico di centrosinistra ha dichiarato:
“Ho già subito tre attentati alla mia vita negli ultimi dieci anni, fortunatamente tutti sventati. Ma sono consapevole che non morirò in un letto come chiunque altro, su di me la Mafia ha emesso una condanna di morte“
Nella sua storia personale, del resto, Crocetta è sempre apparso in trincea nella lotta alla criminalità organizzata, e questa presa di posizione gli avrebbe procurato una serie di nemici. Dopo l’elezione, il neo Governatore siciliano ha inoltre dichiarato che la sua Regione sarà parte civile in tutti processi di mafia aperti, con l’obbligo agli enti locali di fare la stessa cosa.
“Circa 10 anni fa, decisi di licenziare dal Comune di Gela, del quale ero sindaco, la moglie del boss mafioso Daniele Emanuello, non ritenendola adatta ad un ruolo pubblico. Da quel momento, fu emessa una condanna di morte che non può essere revocata perché, secondo le regole della criminalità organizzata, l’unico che può farlo è proprio il boss, che oggi è morto”
ha raccontato Rosario Crocetta su La7, scherzandoci anche sopra: “la Mafia dovrebbe denunciarmi per mobbing“. Le sue prossime decisioni in Regione potrebbero riaccendere la vendetta della criminalità organizzata, e fa un certo effetto sentire un Governatore parlare in quel modo, quasi a voler disinnescare una minaccia concreta.
“Nel 2003 il killer che mi avrebbe dovuto uccidere era un lituano, il che dimostra che oggi il modello mafioso si è affermato in tutte le organizzazioni criminali europee“.
Ha concluso Crocetta, aggiungendo che finché avrà vita il suo obiettivo sarà quello di combattere le Mafie. Una dichiarazione coraggiosa ed impegnativa, accompagnata dalla speranza che la sua azione non si limiti ad un’antimafia fatta solo di parole, come troppo spesso avviene nei salotti buoni della tv.
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tania dice:
Ottimo articolo Marco!
osservatore dice:
cosa sta dicendo? le sue sono basse insinuazioni riprese da un articolo del Giornale. non l'aveva di certo assunta lui la moglie del boss. se poi l'ha fatta pure licenziare dopo essere diventato sindaco di gela, accertato il legame mafioso, dove sta la colpa?
Marco Leardi dice:
In verità, a voler approfondire, nel passato di Crocetta ci sono state anche alcune frequentazioni lavorative particolari... Una di esse riguarda la moglie del boss mafioso Daniele Emanuello (fu cacciata, ma come arrivò negli uffici comunali?). Un'altra interessa "Celona Emanuele, oggi collaborante, esponente di Cosa Nostra, appartenente alla cosca mafiosa degli Emanuello, più volte notato in compagnia del Crocetta che frequentava la libreria del Celona", per citare un'informativa indirizzata alla Dda di Caltanissetta dall’allora vicequestore Antonio Malafarina, il quale indagava su presunte minacce mafiiose nei confronti di Crocetta stesso.
Giuseppe dice:
Senza una maggioranza effettiva penso che in Sicilia sarà difficile avere un governo regionale duraturo. A questo si aggiunge il fatto che la vera maggioranza è quella di chi si è astenuto, e lì potrebbe aver messo il suo zampino proprio la mafia. Comunque auguri a Crocetta, che mi pare una persona seria.
Marco Leardi dice:
@Valerio. L'auspicio che le parole trovino concreta applicazione è proprio dovuto al fatto che ora Crocetta - al di là dei suoi trascorsi - dovrà fare i conti con la politica e con le alleanze in Assemblea. Ce la farà? Questo intendevo: ogni altra polemica è fuorviante.
Valerio dice:
Elodie hai fatto una corretta osservazione. La storia di Crocetta parla chiaro e non c'è da dubitarne che prosegua anche in futuro la sua azione antimafia. Se non riuscisse a fare ciò che avrà in programma di realizzare come presidente sarà solo causa della maggioranza che lo sostiene. Lo hanno detto in molti in tv che avere in alleanza l'Udc in Sicilia non è che susciti grandi aspettative. L'Udc era il partito dell'ex presidente di Regione Cuffaro che è in prigione proprio per concorso esterno in associazione mafiosa. È proprio per questa ragione che Vendola, Di Pietro e Ferrero in Sicilia si sono presentati con un altro candidato alla presidenza della Regione, solo per non ritrovarsi alleati coi politici Udc. Da non siciliano non posso che unirmi anche io ai messaggi di auguri a Crocetta perché compia un buon lavoro nonostante tutte le difficoltà e le resistenze che dovrà affrontare in Regione.
daniele dice:
Crocetta sembra essere un Italiano onesto. Preferisco chiamarlo italiano e non siciliano perchè la sicilia tutta deve sentirsi parte della Nazione. E' difficile pensare che da Presidende della regione avrà la possibilità di potere lavorare senza difficoltà. Forse la mafia sta già pensando come eliminarlo. A noi tutti cittadini onesti l'obbligo morale di dimostrargli il nostro riconoscimento. Falcone ci ha lasciato una grandissima eredità civile: gli uomini passano ma le idee restano. Io aggiungo: a chi rimane si pone l'obbligo di tramandarle. Buon lavoro Crocetta, il bene prevale sempre sul male. Oggi lei è una speranza per tutta l'italia.
Marco Leardi dice:
@elodie. Le iniziative antimafia che Crocetta ha intrapreso in passato sono alla luce del sole.. non si discutono. La mia speranza è rivolta al futuro e non intende in alcun modo offendere! A disgustare sono i toni polemici del tuo commento, che trasformano Crocetta in un nuovo santino intoccabile dell'antimafia: ciò che egli non è mai stato. E ciò di cui la Sicilia non ha alcun bisogno.
elodie dice:
"Una dichiarazione coraggiosa ed impegnativa, accompagnata dalla speranza che la sua azione non si limiti ad un’antimafia fatta solo di parole": affermazione a mio parere disgustosa. Che quella di Crocetta non sia un'antimafia di sole parole è un fatto ed il fatto che la mafia abbia già tentato più volte di eliminarlo ne è la prova: Crocetta dice e fa... e dà fastidio! L'autore dell'articolo dovrebbe scusarsi per aver messo in dubbio l'"operatività" e l'onestà di un uomo la cui vita è stata salvata per un pelo in almeno tre occasioni (nel 2003, nel 2008 e nel 2010).
WBarbaraD'Urso dice:
Speriamo faccia un buon lavoro!