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RAI1, MAURO MAZZA DIFENDE GLI ASCOLTI DELLA RETE E ‘SCARICA’ FERRARA
di Marco Leardi
18/06/2012 - 12:57

Nel giorno in cui i palinsesti autunnali Rai verranno presentati agli inserzionisti pubblicitari, vale la pena soffermarsi sulle dichiarazioni rilasciate dal direttore della prima rete Mauro Mazza in merito a Qui Radio Londra, una delle trasmissioni più discusse della scorsa stagione tv. L’approfondimento serale condotto da Giuliano Ferrara è stato infatti confermato nella programmazione 2012-2013, ma pare che la decisione non sia piaciuta a Mazza, il quale nei giorni scorsi ha precisato:
“E’ una scelta dei direttori generali che si sono succeduti. L’accordo infatti è stato siglato da Mauro Masi e confermato da Lorenza Lei“
Parole dal retrogusto pilatesco, con le quali il direttore di Rai1 ha specificato le responsabilità della mossa, e allo stesso tempo ha preso le distanze dagli ascolti non particolarmente brillanti del programma che, secondo alcuni, avrebbero penalizzato l’intera rete. Al riguardo, lo stesso Mazza ha aggiunto:
“Senza l’appuntamento quotidiano con Giuliano Ferrara quest’anno Rai1 avrebbe nel prime time lo stesso ascolto dello scorso anno. Quindi sarebbe l’unica rete italiana col segno più rispetto al 2011, mentre siamo con un segno meno, comunque marginale rispetto al calo di altri canali”
Da ricordare che lo scorso aprile si era parlato di un possibile spostamento di Qui Radio Londra dall’access prime time alle 14, proprio a seguito del calo d’ascolti registrato. Il progetto, tuttavia, non è stato (ancora) realizzato. In un momento di bilancio, il direttore della prima rete ha così voluto difendere il proprio operato, forse anche in vista dell’insediamento di una nuova governance a Viale Mazzini. Del resto, nella Rai dei Tecnici, le decisioni da prendere saranno numerose e non a caso lo stesso Mazza ha auspicato che i nuovi vertici facciano “un rinnovamento profondo anche a partire da alcune certezze, come ad esempio Rai1“.
Il dirigente Rai ha inoltre parlato “ascolti eccellenti questa primavera“, nonostante la sua rete “abbia pagato pegno dal rodaggio della Direzione Intrattenimento e da alcuni prodotti fiction, come il Titanic…“. A settembre, però, partirà una nuova stagione televisiva: altro giro, altra corsa.
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Critico Tritatutto dice:
Pippo,abbi pazienza anche tu: leggiti in maniera completa le interviste che sul caso, Feltri ha rilasciato un sacco di volte,compresa quella a Lorenzetto...Innazitutto dice una cosa vera: la denuncia c'era,anche se passata inosservata,per molestie.Il documento esiste,pubblicarono anche le foto del verbale,quindi,di che metodo stiamo parlando?Era tutto nero su bianco.Lui le scuse le ha fatte perché aveva aggiunto che le molestie erano di origine omosessuale,cosa che in effetti non risultava [non si è mai capito bene,ogni tanto salta fuori che furono invece così,comuqnue...].Poi: non ha mai voluto rivelare la fonte,ma si sospetta o di un alto prelato,oppure di Vian,direttore all'epoca, [non so se ancora]dell'"Osseravtore Romano".Inoltre,come ben spiegato da Feltri...Come mai se tutto era fasullo la CEI [proprietaria di Avvenire,giornale diretto allora da Boffo],non intervenne a difenderlo,a smentire, ma anzi,accettò di buon grado le dimissioni?In ogni caso i due si son parlati,han chiarito la questione,e oggi Boffo è a Sat2000.Questo per completezza.E son stato breve,sennò annoiavo.Non esiste nessun "metodo Boffo".Altrimenti stiam qui fino al prossimo anno a dire quali metodi usano e hanno sempre usato gli altri...
lele dice:
i responsabili di rete non contano... una mazza. Scherzi a parte, perchè non creare un'unica struttura per la direzione dei canali? Tempo fa venne fatto per la radiofonia, poi si tornò alle vecchie direzioni di rete. @Phaeton #3 anche io penso che la Rai abbia bisogno di un'unica mega-redazione per le news. Attualmente ci sono circa 6/7 testate e tutto ciò non fa che lievitare i costi di produzione e va anche detto che la Rai ha in organico troppi giornalisti (spiace dire questa cosa ma da contribuente vorrei una produzione dei programmi di servizio il più snella possibile).
Pippo76 dice:
Critico, abbi pazienza. Ma se Feltri sulla questione citata ha detto testualmente: "Boffo ha saputo aspettare, nonostante tutto quello che è stato detto e scritto, tenendo un atteggiamento sobrio e dignitoso che non può che suscitare ammirazione" "Dal fascicolo sottolinea Feltri «non risulta implicato in vicende omosessuali, tanto meno si parla di omosessuale attenzionato. Questa è la verità. Oggi Boffo sarebbe ancora al vertice di Avvenire".
Critico Tritatutto dice:
Scusate: ho premuto invio accidentalmente. In ogni caso,non mi va di far polemiche politiche,che qui e ora non c'entrano nulla,e non mi metto certo a raccontare com'è andata la vicenda Feltri-Boffo.Non devo convincere nessuno,né imporre a nessuno il mio punto di vista.Resta da dire che per me,Pippo,sulla questione appena citata sbagli alla grande.Ognuno si tiene le sue opinioni.