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PARLIAMONE IN FAMIGLIA: LORENA BIANCHETTI CONFERMA LA CHIUSURA

di Marco Leardi

19/10/2012 - 15:49

PARLIAMONE IN FAMIGLIA: LORENA BIANCHETTI CONFERMA LA CHIUSURA

Lorena Bianchetti

Cari amici miei, ieri, nel tardo pomeriggio, mi hanno comunicato che il 26 ottobre sarà chiuso il programma ‘Parliamone in famiglia’. Al momento riesco a dirvi soltanto questo. Vi abbraccio forte forte“.

Addio, amici addio. Così, con un messaggio postato sulla sua bacheca Facebook,  Lorena Bianchetti ha confermato l’anteprima lanciata ieri da DM sulla chiusura del suo talk show pomeridiano Parliamone in Famiglia, in onda su Rai2. Una decisione, questa, arrivata direttamente dai piani alti dell’azienda di Viale Mazzini a seguito dei risultati poco soddisfacenti registrati dalla conduttrice.

Con una media inferiore al 5% di share, il suo dibattito pomeridiano non era più riuscito a intercettare quella ampia porzione di pubblico che nelle scorse stagioni si sintonizzava sulla seconda rete. Da qui, la decisione di chiudere i battenti: Parliamone in Famiglia finirà le trasmissioni venerdì 26 ottobre prossimo. Forse il ‘siluramento’ avrà lasciato perplessa la conduttrice Rai, giudicata vicina al Vaticano, la quale ogni giorno di prodigava a lanciare argomenti di dibattito che spaziavano dalla cronaca nera al gossip.

Nella puntata odierna, ad esempio, Lorena ha parlato di anticorruzione, delle nuove indagini relative alla morte di Yara Gambirasio, ma anche di malasanità. Poi, spazio ad un domandone di fondamentale importanza sociologica: maschio, sesso forte? Si o No? Del resto, il suo obiettivo dichiarato – ma non raggiunto – era quello di “raggiungere tutti, dai giovani agli anziani“…

Ora, mentre la Bianchetti si appresta a chiudere baracca, in molti già si chiedono a chi potrà essere affidato lo spazio pomeridiano che fu dell’Italia sul due. La mente dei telespettatori va a diversi nomi, più o meno papabili, da Caterina Balivo a Paola Perego, passando per Milo Infante…

Voi chi  vorreste alla guida del nuovo primo pomeriggio di Rai2?

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76 commenti su "PARLIAMONE IN FAMIGLIA: LORENA BIANCHETTI CONFERMA LA CHIUSURA"

  1. ZACHARY2002 dice:

    Leggendo i vostri post la maggior parte vogliono Caterina Balivo che invece io lascerei il più lontano possibile dalla televisione. Riproporrei invece l'accoppiata vincente che c'era anni fa su rai 2 di due programmi il primo sarebbe il ritorno di Paolo Limiti che anche se parla di cose passate non fa mai male un escursus storico dei personaggi ed eventi del passato. Mentre il secondo programma sarebbe La Vita in Diretta. Mentre su Rai Uno mettere un programma per la tv dei ragazzi (naturalmente in chiave più moderna).

  2. VOGLIAMO UN PROGRAMMA NETTAMENTE MIGLIORE, CON MILO INFANTE COME AUTORE E CONDUTTORE! ALTRIMENTI CONTINUEREMO A SEGUIRE ALTRI PROGRAMMI! CAPITO RAI 2???!!!

  3. Non è colpa di Lorena se chiuderanno il suo programma, ma è l'imposizione stassa del programma: Lorena non può passare da un argomento all'altro in modo frettoloso e non può trattare troppi argomenti in un unica puntata. Così il programma perde in credibilità. Ci voleva anche quest'anno la doppia conduzione. Milo per la cronaca e Lorena per i temi più leggeri, anche sociali. Lorena è una brava conduttrice ma ancora le viene difficile condurre una trasmissione per 2 ore consecutive. Lo si capisce quando parla, ha troppe informazioni in testa, capita che inciampa sulle parole. Non può essere seria per un momento e poi parlare di gossip e ridere un momento dopo. Non è Lorena il problema, è RAI2 che floppa, e da tempo.

  4. Antonello Pirroso: qualità e ottima conduzione!

  5. x 53. Valerio La tua frase "le ideologie liberiste che muovono la loro azione politica nella maggior parte dei settori dell’economia" mi ha fatto sbellicare dal ridere: da quando in Italia esiste il liberismo? Forse ti confondi con il consociativisimo, il tangentopolismo, il mafiopolismo, il familismo e l'assistenzialismo (rosso, bianco, giallo, multicolor...), ideologie eternamente presenti in Italia! Nel VERO liberismo gente come DeBenedetti starebbe in GALERA per le vicende della Olivetti: in Italia (anzi, in Svizzera) è osannato come se fosse IL MESSIA :/ ! Comunque i diritti del calcio a Rai2 erano uno spreco di soldi (chi vuol vedere le partite le vede sulla tv a pagamento per ovvi motivi... non siamo più negli anni 90) e il declino di Rai2 (e il contestuale favoritismo verso Rai3) era iniziato ai tempi del Governo Prodi II (ricordo un articolo di DM del 2006 su questo argomento), mentre l'addio di Santoro e Ventura più la crisi economica (che ha fatto crollare anche Italia1 dal III al V posto dopo un dominio di 28 anni, 1982-2010, a favore di Rai3, salita dal V al III posto proprio in quel periodo) hanno reso solamente evidente ("hanno tolto il velo") questo "piano". Chi sarà il compratore di Rai2, quando il PD la svenderà? Semplice: DeBenedetti... chi altro ;) ? Ma stai tranquillo, Valerio: il tuo caro DeBenedetti farà fallire - per l'ennesima volta - pure questo affare ;) proprio come ha fatto con le altre tv del suo gruppo!

  6. x 52. Valerio Dunque, non hai capito il mio pensiero: io ho solamente detto che Verro e il PDL invece di rompere le balle a Francesca Senette, Monica Setta, Caterina Balivo e Milo Infante (i "segati" degli ultimi 4 anni dal day-time di Rai2) per aiutare la Bianchetti, si fossero occupati di Rai3 con la stessa perseveranza dedicata per Rai2, forse oggi il PDL non si potrebbe lamentare... no? Se il PDL ritiene che Floris "è un nemico", allora la "fucilazione" di Floris dovrebbe essere in cima alle priorità, no? Quello che io non capisco è questa cosa: se per il PDL è importantissimo far fuori Floris, perchè non si sono mossi quando potevano farlo? Troppo comodo, invece, prendersela con il "quattro bimbi" (bimbi nel senso che sono molto meno famosi di Floris) del pomeriggio di Rai2, vero?!? Tutto qui... quando nel 2006 Prodi vinse le elezioni, la prima cosa (in appena due-tre mesi) che fece fu nominare Riotta al posto di Mimun al TG1 perchè, evidentemente, per Prodi era in cima alla lista delle cose da fare prendere il controllo del TG1: il PDL ci mise un anno a nominare Minzolini, che fu nominato nel 2009 con un anno di ritardo (12 mesi di ritardo) rispetto alle elezioni vinte nel 2008. Tutto qui...

  7. Basta con i talk show nel primo pomeriggio di Rai2, farebbero flop lo stesso, lasciamoli a Rai1. Rai2 ha l'occasione di poter rilanciare il primo pomeriggio verso un pubblico giovanile con telefilm come: Ghost Whisperer, Senza Traccia, Desperate Housewifes, Streghe ecc... I telefilm non mancano e visto il budget di 60 milioni i soldi si spendano per la prima serata e la seconda. I telefilm quest'estate facevano in media l'8% che di sicuro era superiore agli ascolti della Bianchetti

  8. Io ci metterei la senette...giovane,preparata e bona

  9. Voglio provare a dare una lettura politica - basata su quello che per anni i quotidiani e i siti hanno narrato del rapporto malato tra politica e Rai - del fatto che Raidue da tempo sia in bilico tra programmi di successo che chiudono e programmi flopposi che aprono, e del progressivo impoverimento del palinsesto. Con la crisi economica e il governo dei tecnici è tornato di moda da una parte irresponsabile della politica parlare della «privatizzazione» delle aziende pubbliche, incluso il servizio radiotelevisivo pubblico. In Italia sappiamo bene perché basta vedere come va la storia del nostro Paese, che la parola «privatizzazione» fa rima con liquidazione, svendita dei gioielli pubblici a vantaggio di qualche privato che poi non investe un euro e porta qualcosa di moribondo a morire definitivamente. Aggiungiamoci pure che in Italia il capitalismo è spesso familista, di relazione, e molto assistenzialista per cui gli attori economici che possono mettere le mani sulla Rai sono sempre gli stessi nomi che circolano ogni volta che c'è da comprare qualcosa, e sono nomi inaffidabili. Secondo me, visto che da anni la politica chiede apertamente in dichiarazioni pubbliche di privatizzare Raidue, si sta progressivamente attuando una corsa al declino del canale per giustificarne poi l'inevitabile (s)vendita quando oramai la situazione sarà giunta ad un punto di non ritorno. Dubito quindi che si attuerà un piano di rilancio del secondo canale. Parla de sé il fatto che abbiano lasciato andar via Santoro e la Ventura (scelte gravissime), e che quest'anno abbiano volutamente rinunciato a diritti calcistici della domenica pomeriggio (cosa altrettanto sospetta). E più smantellano la rete e più sarà infruttuosa la raccolta pubblicitaria, e i margini per aprire nuovi spazi televisivi saranno sempre più stretti. Lo scenario è drammatico perché da telespettatori assistiamo ad un progressivo impoverimento della tv dovuto non soltanto dalle inevitabili conseguenze della recessione economica, ma anche di scelte volutamente demolitive e di un mancato piano di rilancio serio. Io spero che le mie sensazioni siano sbagliate, che non bastino gli auspici dei politici a segnare il destino di un canale televisivo, però quando penso alla politica di questo governo (e in buona parte anche dei precedenti) e alle ideologie liberiste che muovono la loro azione politica nella maggior parte dei settori dell'economia, fatico a credere che questo abbandono di Raidue possa avere un'altra ragione di fondo.

  10. P scrive: «il PDL va a rompere le balle alla Setta e poi si lamenta di Floris senza far nulla! Temo che aver rieletto Verro in quota PDL al CDA RAI sia indice di quanto il PDL non riesca a capire come si gestisce la RAI, visto che Verro rompe le scatole a Presta (Perego e Balivo rimosse dal day-time, ricordate?) e poi si lamenta – senza muovere un dito concretamente – se Floris va in onda… bello rompere le scatole ai “piccoli” (Balivo e Setta), mentre ai “grossi” (Floris e gli altri di cui Verro si lamenta sempre) nulla, eh?» Ti rispondo che il tuo commento lascia trasparire il tuo livello di democraticità. Secondo te dovrebbe essere Verro (che ora rappresenta un partito che i migliori sondaggi danno al 15%) a stabilire chi debba e chi non debba lavorare nella terza rete del servizio pubblico, l'unica delle prime tre in quota centrosinistra e non controdestra? Al prossimo rinnovo del cda Rai inoltre il Pdl - salvo sorprese elettorali - non avrà più la maggioranza.