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NE’ CON TE NE’ SENZA DI TE: IL MELO’ DI TEODOSIO LOSITO APPRODA IN RAI CON SABRINA FERILLI E FRANCESCO TESTI
di Salvatore Cau
07/10/2012 - 12:19

Il successo d’ascolti ottenuto nel corso delle ultime stagioni televisive dai fumettoni di Canale 5 prodotti dalla Ares Film di Alberto Tarallo non poteva certo passare inosservato, e così anche la Rai ha pensato bene di inserire tra i propri titoli in palinsesto un avvincente melò in costume. A produrre il tutto ci ha pensato la Notorius Film, società di proprietà di Teodosio Losito, autore e sceneggiatore di successi come il recente L’Onore il Rispetto – Parte Terza, ma soprattutto braccio destro di Tarallo in decine di serie tv puntualmente premiate dal grande pubblico.
La miniserie, in due puntate in onda oggi e domani in prima serata su Rai1, s’intitola Né con te né senza di te, ed è ambientata nell’ottocento, sullo sfondo di un’Italia che lotta per la propria unità. Qui tra mille traversie Francesca e Pietro, i personaggi interpretati da Sabrina Ferilli, al suo ritorno in una fiction Rai, e da Francesco Testi, cercheranno di vivere la loro tormentata storia d’amore. Una love story complicata quanto quella vera o presunta che avrebbe travolto sul set gli stessi attori che, tra accuse, smentite e querele, decisamente meno romantiche rispetto ai drammi presenti nella fiction, ha tenuto banco per tutta l’estate.
La fiction diretta da Vincenzo Terracciano con la sceneggiatura a firma di Paola Pascolini e Mauro Caporiccio, con la collaborazione di Laura Sabatino, è stata girata nelle campagne e nei boschi del Lazio, tra Bracciano, Gaeta, Tivoli, Anzio e Frascati. Nel cast oltre a Sabrina Ferilli e Francesco Testi, anche Massimo Venturiello nei panni del Colonnello Cestra, Valeria Milillo in quelli di Cristina, la Principessa di Belgioioso, Barbara Livi nel ruolo della Contessa Olimpia, e Isa Danieli in quello di Filomena.
E’ il 1848. L’Italia, come l’Europa intera, è stretta nella morsa delle insurrezioni e delle rivolte sociali e politiche. Nelle campagne laziali, a ridosso di Roma, il malcontento delle popolazioni verso il “controllo” del Papa si fa, di giorno in giorno, sempre più aspro. Francesca Sipicciani (personaggio ispirato ad una donna realmente esistita), una filatrice bella, giovane e piena di grinta, è nata e cresciuta in quelle campagne in fermento, da una famiglia di umili origini. Lui, Pietro De Leonardis, è un affascinante e giovane aristocratico, signorotto di un piccolo paese dello Stato Pontificio. Due ceti sociali diversi, due modi differenti di vedere le cose, due mondi all’apparenza impossibili da amalgamare. Ad unirli, invece, un grande e intenso amore.
Un amore travagliato, mai scontato, che sin da subito ha dovuto lottare per esistere e dare i suoi frutti. Pietro, nonostante sia innamorato di Francesca, viene costretto, per salvare la sua famiglia dalla rovina economica, a sposare Olimpia (Barbara Livi), una ricca fanciulla del suo rango. Un affronto insopportabile per la combattiva Francesca, che in quell’amore credeva fortemente. E così il giorno delle nozze di Pietro e Olimpia si presenta armata di pugnale e sotto gli occhi attoniti dei presenti colpisce il suo amante. Lui la perdona e prima che Francesca venga catturata dalle guardie spara al colonnello dell’esercito pontificio Guglielmo Cestra (Massimo Venturiello) che, da quel momento, giurerà vendetta e perseguiterà senza tregua i due amanti, diventati ora anche due fuggiaschi.
Pietro scappa e mentre tenta di raggiungere Roma viene catturato da due briganti. Per Pietro è il momento di una nuova consapevolezza. Insieme a quel gruppo di ribelli, sulle montagne, capisce le gravi difficoltà in cui versano le popolazioni locali, si rende conto delle pesanti vessazioni che sono costretti a subire ogni giorno e si unisce a loro, nello spirito rivoluzionario e nella lotta. Diventa un brigante e così Francesca. Lei, per tutti, diventa la “Capitana”. Ed ecco un susseguirsi di vicende avventurose e allo stesso tempo romantiche che vedranno i due fieri protagonisti battersi fianco a fianco dei contadini e dei patrioti negli esaltanti giorni che sfociarono nella breve e gloriosa Repubblica Romana del 1849. E se la vita li aveva più volte divisi, Francesca e Pietro si ritroveranno per sempre uniti nella morte. Una grande e avvincente storia d’amore che i telespettatori potranno seguire attraverso il racconto, fatto a distanza di ventidue anni da quegli eventi, da Libertà, la figlia nata dall’amore tra Francesca e Pietro.
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Mina4ever dice:
Telefilm spettacolare. Sabrina fantastica come sempreee. Chi critica mi sa che rosicaaaa .... ahahaah ROSICATE !!!!!
marina salvadore dice:
Mamma mia, che banalità! La solita "risorgimentata" trita e ritrita con i soliti marchiani errori storiografici: ma LOSITO lo sa chi furono i BRIGANTI, collocabili nel feroce decennio post-unitario? Qua, sembra di assistere ad una'assurda GARIBALDATA più che ad una legittima controrivoluzione... I protagonisti principali sono la copia di Giuseppe ed Anita, i dialoghi prevedibilissimi, i "colpi di scena" bruciati sul nascere, per non parlare del titolo che è del tutto incomprensibile e inopportuno, tant'è vuota assonanza; forse sarebbe stato meglio intitolarlo CON ME O CONTRO DI ME... La Ferilli è caruccia ma in quanto a recitazione è una frana: non cambia mai espressione ne' tono, quando si dispera muove gli stessi muscoli facciali di quando ride e posa come una modella... L'unica degna di nota è Isa Danieli... ma è trattata da spalla e citata a malapena... quasi defilata dal contesto. PER CARITA': aridatece L'EREDITA' DELLA PRIORA in bianco e nero!
seaborn dice:
IL SOSPETTO E LA CERTEZZA. Dopo appena 26 minuti ho il sospetto di guardare una replica( Dov'è Manuela Arcuri? ). La sceneggiatura fa acqua come le stive del Titanic. I dialoghi sono da fotoromanzo di bassa fattura. Forse il trambusto della Ferilli con Testi è solo una trovata pubblicitaria per attirare l'attenzione su un prodotto che ha lo stesso appeal di una soap opera brasiliana degli anni 90. La ciliegina sulla torta è un tipo vestito da Johnny Depp in versione pirata dei Caraibi. Forse è il caso di rivalutare Tierra de Lobos. Qualcuno ha mai guardato I borgia? Ci hanno insegnato qualcosa I Tudors? Caro Teodosio, ti prego, dai un'occhiata a questi telefilm..............
simonevarese dice:
Mamma che brutto titolo! Il più brutto dopo "Un coccodrillo per amico"...
Alessandro dice:
Ma Losito l'ha solo prodotto? Non scritto? Se non c'è la sua firma il trash diminuisce u_u :D
Tripolina dice:
Non so cosa dire, a da di pagliacciata burina visto gli attori. per me è un prodotto scadente e potrebbe anche fare 6 milioni con un 21%, anche se spererei in un 13%