Ora in tendenza
Meraviglie, polemiche contro Alberto Angela: «Ha dimenticato le Dolomiti bellunesi»
di Marco Leardi
22/01/2018 - 22:40

L’idillio televisivo delle «Meraviglie», il programma di Alberto Angela elogiato anche dal premier Gentiloni, si infrange contro le montagne. La trasmissione di Rai1 è finita in queste ore al centro di una polemica per la recente puntata sulle Dolomiti, girata in provincia di Trento e in parte Bolzano, ma non in Veneto, regione in cui si estende gran parte del gruppo montuoso patrimonio dell’Unesco. La presunta dimenticanza del divulgatore e conduttore del documentario ha innescato critiche e malcontenti.
Ad esprimere per primo la propria delusione è stato Roberto Padrin, presidente della provincia di Belluno, che al Corriere delle Alpi ha dichiarato:
“Molti mi hanno scritto e telefonato lamentandosi per il programma. E in molti sostengono che Angela abbia citato solo il Trentino Alto Adige perché le due Province hanno pagato. Io non voglio credere che sia così, perché se la televisione di Stato indirizza l’informazione per convenienza economica è molto più che grave. Se invece si tratta di disinformazione, sarebbe meglio che qualcuno rimediasse. Andremo a verificare tutto, i modi ci sono“.
Parole severe, che meriterebbero almeno una replica chiarificatrice da parte del conduttore, del servizio pubblico stesso o della Fondazione Dolomiti Unesco. A Belluno si trova il 46,1% delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, ha ricordato Padrin, che – in riferimento alla puntata incriminata – ha anche accusato lo staff di Alberto Angela di aver commesso “numerosi errori scientifici“.
“Io a un certo punto ho smesso di sentire la voce di Angela perché ero rapita dalle immagini che erano davvero fantastiche. Il servizio aveva degli aspetti positivi, ma anche alcuni errori clamorosi e pochi contenuti e su questo il rammarico è inevitabile, perché c’è molto da dire sulle Dolomiti“
ha commentato Irma Visalli, che da assessore provinciale si occupò dell’iter per il riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’umanità. L’esponente politica, tuttavia, ha riconosciuto alla trasmissione di aver contribuito a far conoscere le Dolomiti stesse. Intanto, come riporta Il Corriere, l’assessore veneto al turismo Federico Caner minaccia: “Faremo sentire le nostre ragioni al Mibact e alla Rai“.
E pensare che la puntata oggetto di critiche era stata pubblicamente apprezzata anche dal premier Paolo Gentiloni, che durante la messa in onda aveva manifestato il proprio apprezzamento su Twitter:
#Meraviglie con #AlbertoAngela orgoglio della grande bellezza italiana. Quando la Rai fa la Rai. #ServizioPubblico
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 17 gennaio 2018
Articoli che ti possono interessare
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
coro dice:
Se facessero un servizio sulla pasta all'amatriciana interamente registrato a Perugia, o uno sulle orecchiette alle cime di rapa a Palermo, pensate che quelli di Amatrice o i baresi non se la prenderebbero?
Mayu dice:
Campanilismo e provincialismo italico inutile e controproducente. Approvo in pieno il commento di il-Cla83.
daniele dice:
Possibile che i veneti devono sempre rompere i cocomeri??
Luca dice:
Polemica sterile ed inutile oggigiorno non si può più dire nè fare nulla che arriva qualcuno che si sente offeso Che due maroni
il-Cla83 dice:
Io la puntata l'ho vista e non credo di essere matto: ricordo che Angela ha detto che si estendono su tre regioni, nominandole tutte. Poi il povero Angela che doveva fare? Percorrerle tutte in lungo e in largo centrimetro dopo centimetro? per trenta-quaranta minuti di documentario? Che assurdità.
carmine dice:
Che tristezza, e che povertà culturale, l'italia è proprio provinciale, cosa non si fa per far parlare di sè e per far polemiche , ma tant'è e bisogna solo prenderne atto sigh!e sono pienamente d'accordo con travis. è stata solo una scelta della produzione, poteva accadere l'inverso. saluti
Travis dice:
Ma anche meno. Sono un pò fatti loro se vogliono mostrare le Dolomiti solo dal lato del Trentino. E' una scelta di produzione legittima che non implica l'approvazione del sindaco di Belluno e dei suoi abitanti. Per quanto riguarda gli errori li ho notati anche io per i Bronzi di Riace (ognuno difende il proprio territorio). Per me l'importante è che se ne parli e chi l'Italia conosca tutti questi luoghi.