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MAURO MASI FA IL TECNICO: “RAI PATRIA DEL GOSSIP, SANTORO E DANDINI CON ME ANDAVANO IN ONDA”
di Marco Leardi
18/07/2012 - 12:56

Le armi sono deposte, la guerra ‘televisiva’ è finita. Mauro Masi parla col senno di poi, col tono di chi è (apparentemente) in pace col mondo. Ad un anno dalla sua uscita da Viale Mazzini e nei giorni in cui la tv pubblica nomina i suoi nuovi vertici, l’ex Direttore Generale della Rai è tornato a farsi sentire dalle pagine del Fatto Quotidiano. L’attuale AD della Consap ha ripercorso e commentato alcuni episodi fondamentali della sua permanenza in Rai, un’azienda che egli stesso ha definito “la patria del gossip“.
Ora l’ex DG rivela di aver percepito che qualcuno gli remasse contro e precisa di non aver mai avuto intenzioni censorie nei confronti di alcuno, Michele Santoro compreso.
“Con me a Viale Mazzini, a parte le opinioni personali, i programmi di Michele Santoro e Serena Dandini non hanno perso una puntata“
ha spiegato Masi al Fatto, glissando però sui suoi scontri con il conduttore di Annozero, il quale arrivò addirittura a sbeffeggiarlo in diretta tv. Interrogato sulle discusse telefonate col faccendiere Bisignani, l’ex DG ha minimizzato: “Luigi è un amico di vita. Parlavamo di tutto anche di televisione“.
Masi ha poi affermato di essersi dimesso senza che nessuno glielo avesse chiesto, e guai ad insinuare che invece dietro a quella scelta ci fosse lo zampino di Berlusconi:
“La mia Rai ha battuto Mediaset duramente nelle stagioni più importanti per l’ascolto televisivo” ha argomentato l’attuale AD Consap.
Conciliante e non troppo polemico, Masi non ha escluso un suo ingresso in politica (“avverto una certa passione. In passato mi avevano offerto tante candidature“), anche se non ha espresso una particolare vicinanza ad un partito.
“Sono un liberale buono per la destra e per la sinistra” ha detto l’ex DG, svelando anche un’inedita stima per Fausto Bertinotti. Ad ascoltarlo oggi, Masi non sembra più il ‘pugile’ di un tempo, pronto ad incassare i cazzotti dei detrattori e a rifilare qualche sgambetto ben assestato.
I giorni della resistenza e delle battaglie ad oltranza paiono lontani: oggi “Maurino” ha assunto un profilo sobrio, defilato, calcolato. Diciamo quasi… tecnico.
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Giuseppe dice:
Eh Pippo, temo che fra un po' mi toccherà scrivere "Si stava meglio quando si stava peggio"...
Pippo76 dice:
Pure di questo? Giusè, sei troppo nostalgico però ;-) Io ho nostalgia di Topo Gigio e dell'Ape Maia che so più innocui :-P
Giuseppe dice:
Quasi quasi se ne sente la mancanza...
Pippo76 dice:
Warhol_84 Il rifiuto di quella offerta di Sky fu incredibile. Urla ancora vendetta per i soldi non incassati dalla Rai con una operazione vantaggiosa ( all'epoca c'era solo un motivo perchè saltò quell'accordo)
Pippo76 dice:
Ma infatti ho messo le faccine eh...
Nina dice:
Pippo eddai rilassati, tu riesci a vedere intenzioni che non ci sono. Mi pare che Marco sia stato piuttosto ironico, non credo volesse esaltare Masi. Sembra quasi che la parola "tecnico" sia magica.
Warhol_84 dice:
Emblematica per le sue balle fu l'intervista in cui affermo' di aver salvato la rai che stava per venire comprata da sky....la realta' era che sky offri 500 milioni (una cifra spropositata) per i canali RaiSat, che vedevano in tre persone, e Masi per un capriccio di rai-mediaset rifiuto' recando all'azienda un danno ENORME. Questi ormai raccontano fandonie a gogo e nessun giornalista che metta mai in dubbio con qualche domanda la loro parola...
Pippo76 dice:
I giorni della resistenza e delle battaglie ad oltranza paiono lontani: oggi “Maurino” ha assunto un profilo sobrio, defilato, calcolato. Diciamo quasi… tecnico. ---- Tecnico de che..? :-D Ammazza, se rivalutiamo pure Masi allora rivalutiamo anche Craxi, Benito ecc :-P
elodie dice:
Pippo76: la spiegazione è semplice: non ha niente da perdere! La sua credibilità è nulla, ha toccato il punto più basso dopo la telefonata ad Annozero e non è più risalita. Rilasciando interviste come quella a cui fa riferimento l'articolo, può solo andargli bene: un po' per la memoria breve di molti italiani, un po' per i danni commessi dai suoi successori, ci sarà sicuramente qualcuno che concluderà con un "allora Masi non era poi così male"! La stessa tecnica a cui si sta affidando Berlusconi: da un lato spera che gli italiani si siano dimenticati del suo governo disastroso, dall'altro fa leva sul fatto che Monti (soprattutto per colpa sua) ha alzato le tasse. Il voto di qualche tonto che pensa di fare un passo avanti facendone uno indietro lo rimedierà senz'altro.
Pippo76 dice:
Parla ancora? Dopo tutte le figurine fatte? Bisogna avere proprio faccia tosta..