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LA MIA CASA E’ PIENA DI SPECCHI (PER LE ALLODOLE)
di Mattia Buonocore
15/03/2010 - 20:04

“L’ingles no sappim ma c’murimm e famm” è una delle battute clou di La mia casa è piena di specchi, biopic dedicato a Romilda Villani, madre di Sophia Loren, in onda stasera con la seconda parte su Raiuno. Poche parole emblematiche perchè sono quelle che aprono a Sophia, interpretata da una mono espressiva Margareth Madè, le porte di Cinecittà, rivelano il temperamento di Donna Romilda e soprattutto riescono a dare l’idea delle tante folies di una miniserie che vorrebbe essere evento ma che di eccezionale ha solo il budget.
Sì, perchè innanzitutto la fame di cui dice di morire Romilda la vediamo solo a parole così come le umiliazioni, le sconfitte e la guerra che Romilda racconta, al padre delle sue figlie, di aver patito. Ciò inevitabilmente sottende ad una grossa manchevolezza nella sceneggiatura della miniserie. Una lacuna che va a sommarsi ai numerosi “non sense linguistici”. Romilda, infatti, agli inglesi si rivolge in napoletano, quasi fosse una lingua universale, mentre con i suoi genitori, vecchietti di Pozzuoli, zona del napoletano in cui il dialetto è assai diffuso e marcato (ricordate Ciairo di Paolantoni -anche lui presente nella fiction?), si rivolge spesse volte in italiano. Parimenti l’accento partenopeo della figlia è presente solo quando studia dizione; a proposito dalla fiction scopriamo una cosa che avrebbero immaginato in pochi: Sophia Loren ha studiato dizione.
Ed è proprio l’attrice italiana più conosciuta all’estero a costituire l’aspetto più kitsch della fiction. A ben 70 anni suonati la nostra diva veste i panni di una donna di 20-30-40 anni. Sarà forse per questo motivo, ossia per l’utilizzo di strumenti digitali “spiana rughe”, che la fiction è costata ben 5 milioni di euro alla Rai; una somma che pone La mia casa è piena di specchi ai primi posti delle miniserie più costose prodotte dalla televisione di Stato nell’ultimo anno. Di certo gli alti costi non sono dovuti alle scene girate in esterna, visto lo scandaloso e pietoso uso dei chroma key, tecnologia che va a sovrapporre attori a sfondi fotografici o filmati, neanche fossimo in una telenovelas venezuelana.
Le uniche note positive sono legate alla fonte della fiction ossia il romanzo scritto da Maria Scicolone che dopo essere sorella di (Sophia), nuora di (Benito Mussolini), madre di (Alessandra Mussolini) diventa così anche figlia di (Romilda). Emerge, infatti, dal racconto un ritratto di Donna Romilda che va oltre i soliti stereotipi buonisti da fiction non mancando di evidenziare chiaroscuri di una donna dall’affascinante vissuto. Per chi non conoscesse la sua storia e volesse conoscerla l’appuntamento con la seconda e ultima parte de La mia Casa è piena di specchi è tra pochissimo.
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lucy dice:
anche se con ritardo voglio dire la mia sulla suddetta fiction...è stata terribile, tutto era sbagliato...in primis la Loren che a 75 anni ha avuto il coraggio di interpretare sua madre giovane che si innamora dello Scicolone (De Caro) che potrebbe essere suo figlio...eppoi la miseria che ha vissuto all'epoca è stata raffigurata con vestitini all'ultima moda ,foularini al collo che facevano pendant con i bei vestiti,pettinature sempre in piega perfetta,accessori non certo adatti alla miseria del tempo. La Loren come ha potuto realizzare tutto ciò.....giusto perchè era tratto dal libro di sua sorella....forse a Maria servivano dei soldi........Non parliamo ,poi, degli esterni......ogni volta che l'azione si svolgeva davanti la pensione romana delle Scicolone,i figuranti erano sempre gli stessi,fra cui una donna con un carrozzino.....sarà passata una decina di volte.....Ed alla fine il piatto forte ....il viso di Sofia.....soprattutto nella prima parte ,quando doveva essere giovane,immobile.statica,forse per non farsi venire le rughe o forse perchè tutta l'impalcatura creatale sulla faccia,per cancellare i segni del tempo,non le consentivano di esprimersi.......povera Sofia !!! dopo tanto fulgore e gloria ridursi così.....De Sica si rivolge nella tomba ed anche chi le ha dato l'oscar
ANnuccia dice:
Io ieri per la prima volta mi sono vista xintero una fiction italiana e per giunta Rai...Certo i soldi spesi non si vedono in tutta onestà.Solo la Loren era ben vestita e ben pettinata,poi per il resto a guardare le parrucche di Maria mi veniva d piangere per non parlare della scena finale in cui c'è Francesco Paoloantonio con una capigliatura bianca ridicola,tipo spray per la neve a natale sul presepe.Ma poi Maria Scicolone era interpretata da un'attrice albanese,quindi un'accento incompatibile con l'originale ...Per quanto riguarda la Loren è innegabile che la spinta l'abbia avuta,nel senso che ha avuto ottime parti da interpretare,e il dubbio ci viene paragnando Carlo POnti a Cary Grant...Ma in tanto la Loren era di una bellezza autentica ,unica ,di quelle che non si vedono più,e come attrice ha dato sempre un impronta tutta sua alle interpretazioni...ED è anche vero che con Ponti ci è rimasta tutta la vita e ha avuto da lui 2 figli!
Francesco dice:
Sono contento che qualcuno che abbia visto la fiction la pensi come me. Ho evitato le 2 puntate: mi è bastato vedere il trailer per decidere che la madre della Loren mi sta abbondantemente sugli attributi, tanto trasuda prepotenza ed arroganza.