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GIANNI MORANDI CONTRO GLI INGRATI DI SANREMO: DA VASCO ROSSI ALLA PAUSINI, E’ L’ORA DI RENDERE QUALCOSA
di Fabio Fabbretti
09/02/2012 - 14:07

E’ una domanda, questa, che si ripete ingenuamente ogni anno quando il toto-big del Festival di Sanremo entra nel vivo; se la kermesse è ancora l’evento televisivo e musicale per eccellenza del nostro Paese, perchè i grandi della musica italiana di oggi, nati proprio sul palco dell’Ariston, si rifiutano di partecipare? Ormai, la manifestazione è diventata soprattutto terra di conquista dei nuovi che avanzano (dai talent show) e di quelli che alla musica hanno invece dato tutto o quasi, vivendo di un’illustre “rendita”.
Una tendenza scontata quanto triste, alla quale Gianni Morandi vuole porre rimedio. Il conduttore non si tira indietro nel “silurare” quelli che considera degli ingrati nei confronti di Sanremo, a cui, invece, devono tutto. Ecco come risponde, in un’intervista a Donna Moderna, alla domanda “Cosa detesta nei meccanismi del Festival?”:
“Che molti artisti nati con Sanremo, da Vasco Rossi a Zucchero, alla Pausini, approfittino di questa ribalta per diventare famosi in Italia e nel mondo. Poi, quando viene l’ora di rendere qualcosa, si tirano indietro. Bisognerebbe far firmare a ogni giovane che debutta sul palco dell’Ariston un contratto che lo obbliga a tornare, qualora si affermi”.
Che sia questa la soluzione “riparatoria” migliore da adottare? Giusta o no, sicuramente risulterebbe la più efficace. D’altronde, per quali motivi una Pausini dovrebbe accettare di (ri)mettersi in gioco alla pari di aspiranti big e vecchie glorie? Molto più semplice, invece, che una giovane Laura possa mettere nero su bianco la sua disponibilità a tornare sul palco dell’Ariston.
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Nina dice:
Secondo me è una clausola vessatoria.
lauretto90 dice:
bel voltafaccia che è morandi.... qnd faceva i suoi programmi e gli ingrati cm li chiama lui ci sn andati tutti amici x la pelle... ora che ha l'acqua alla gola perchè x fare sanremo deve rimediare gente che crede di saper cantare di qua e di la allora sono degli ingrati... ma x favore.... ovvio che nn va piu nessuno basta vedere chi vince... tutti quelli di amici... perchè dei bimbiminkia in piena tempesta ormonale spendono anche 50 euro di voti... basta vedere... emma e i modà....emma e alessandra....scanu e alessandra... son sempre qll che girano...e tutti duetti e canzoni studiate a tavolino x il commercio... punto.ah laura fai bene a girare il mondo e a stare lontana da sanremo....
igor dice:
credo che i veri BIG nati a Sanremo e' difficile possano gareggiare nuovamente al festival. Dietro ad ogni artista affermato e mito, come Vasco Rossi o Laura Pausini ci sia un discorso piu' ampio che vada oltre il cantante in questione. Faccio un esempio: se la Pausini decidesse di partecipare in gara a Sanremo non credo che la sua volonta' sia quella della sua mega-produzione e casa Discografica che non concede certo ad una cantante come lei che non ha certo bisogno di notorieta' o peggio ancora di un rilancio di carriera partecipando alla Kermesse. La Pausini e' un artista pop a livelli mondiali con l' attivo oltre 50 milioni di dischi. Certo deve tanto al festival ed infatti anche di fronte alla vittoria del Grammy Awards nel 2006 dichiaro' che il Festival di Sanremo per lei restera' la piu' grande vittoria. Il contributo, a mio giudizio, di questi big e' la loro partecipazione al Festival e' giusta, ma certamente non in gara, ma la loro presenza ad arricchire il prestigio e la qualita' della manifestazione canora italiana piu' importante.. Magari esaltando le grandi star nostrane e non a tutti i costi impreziosire tale evento con star straniere. Perche' noi italiani, ahime', restiamo sempre troppo esterofili.....
MisterGrr dice:
Non ha tutti i torti. Ne guadagnerebbe anche in appeal, decisamente.
Matteo dice:
io invece non sono per niente d'accordo ma che roba e' , una clausola che ti obblighi a tornare?? ma un cantante potra' decidere per i fatti suoi se andare o meno in un dato posto??
Sputnik dice:
Aggiungiamoci Ramazzotti, Bocelli, Giorgia, Nek, la Mannoia. O anche grandi come Daniele Silvestri e la Consoli. In fondo anche i Negramaro devono il loro lancio nazionale a Sanremo, nonostante il trattamento indecoroso. La lista è infinita. Praticamente l'80% della musica leggera italiana, altro che talent. Ci vorrebbe più coraggio da parte loro e sicuramente un cambiamento di regolamento, magari dividendo "big" e "emergenti", oltre alle nuove proposte.
pippo dice:
secondo me un big è libero di tornarci o meno, anche a costo di rischiare l'irriconoscenza. e poi se si presenta un big sanremo avrebbe la vittoria assicurata appunto perché sarebbe il più importante dei cantanti in gara: quindi il festival ne perderebbe di interesse. discorso diverso è se dal big ci si accontenta anche solo un'ospitata e non il mettersi in gara ad ogni costo. una via di uscita sarebbe fare come il nuovo "amici": un torneo fatto da tutti i campioni, la champions league del canto.
boop dice:
Non capisco, ma lui intende proprio in gara? Farli gareggiare è veramente inutile, non che sia un passo indietro, ma mi spiegate una Laura Pausini cosa ci va a fare a Sanremo, in gara? Non credo nemmeno sia qualcosa da "perdere la faccia", ma proprio non ha senso. Anche perché ve la immaginate una Giorgia partecipare a Sanremo con "E' l'amore che conta" con quell'acuto finale? Credo batterebbe anche una Alessandra Amoroso. Non ha senso, in definitiva.
tinina dice:
Potrà sembrare strano ma trovo giusto sia il ragionamento di Morandi (Pausini, Vasco, Zucchero ecc. sono nati a Sanremo!) che quello di Giuseppe! Finché si farà votare il pubblico da casa vinceranno i soliti amici. Facessero solo una giuria di qualità, impedissero ai bimbominkia ormonosi di votare e vediamo chi vincerà!
giuseppe dice:
e' normale che vasco rossi pausini nek si rifiutano di partecipare a sanremo al 90% vincono sempre i cantanti di amici vedi quest'anno che sicuramente vincera' emma e devono rischiare e perdere la faccia con dei bambocci