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CENTOVETRINE: L’INGLORIOSO E MERITATO EPILOGO DI UNA SOAP
di Mattia Buonocore
15/12/2014 - 14:13

Di chiusura ancora non si può parlare. Ma, a voler essere realisti, il destino sembra già scritto. Il passaggio su Rete4 di Centovetrine ha tutta l’aria di una condanna e solo un clamoroso colpo di scena potrebbe riaprire le speranze. Del resto, già anni fa il set della soap era stato chiuso – poi riaperto – causa gli elevati costi di produzione. Se allora ci scagliammo contro quella decisione, visti gli ascolti e la storia portata in dotazione, oggi se Centovetrine venisse chiusa non ci sentiremmo di opporre nessuna resistenza.
Intendiamoci riteniamo esecrabile il comportamento di Mediaset, che in fretta e furia e senza tentare di “rianimarla” si è disfatta di un prodotto che negli anni ha portato visibilità e ascolti record all’azienda. Allo stesso tempo, però, Centovetrine non è più la soap di un tempo già da un pezzo. Il calo d’ascolti, sarà pure favorito dal trattamento della rete e dalla frammentazione dell’offerta, ma è direttamente proporzionale all’abbassamento della qualità.
E’ come se negli anni si fosse cercato di rendere Centovetrine altro. A tenere banco intrighi di potere e segreti da “pseudo thriller”, non solo surreali ma anche poco appassionanti, che hanno sostituito la classica storia romantica, conditio sine qua non di ogni soap che si rispetti. Chi sono i Pepa e Tristan di Centovetrine o, meglio, gli eredi di Elena Novelli e Giuliano Corsini (i protagonisti della prima ora interpretati da Serena Bonanno e Roberto Farnesi)? Gli sceneggiatori hanno ingarbugliato tutto snaturando altresì situazioni e personaggi.
Il tessuto sociale, invece, è completamente sparito insieme alla “middle class“, paradossalmente assente in una soap ambientata in un centro commerciale. Bisogna ammettere, comunque, che nelle anticipazioni trapelate sulla nuova stagione, si intuisce una volontà degli autori di raddrizzare il tiro e tornare al passato. Peccato però che ci siano arrivati troppo tardi.
Centovetrine: quali ascolti su Rete4?
Chissà, invece, come andrà la soap nella nuova collocazione delle 20:05. Riuscirà a sfiorare almeno i 2 milioni di spettatori, portandosi ai livelli di Un Posto al Sole?
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nadi85 dice:
Credo che "Centovetrine" abbia raggiunto l'apice con la storia del sosia di Marco Della Rocca, alias Alessandro Mario. Una storia davvero avvincente. Dopo è iniziato il lento declino. Non è un caso che la produzione ha convinto A. Mario a ritornare ma ormai appare la mossa della disperazione.
matteo dice:
Attori come Luca Ward Raffaella Bergè Vanessa Gravina Farnesi....la bravura di questi rendeva Centovetrine una grande soap. Sapevano recitare ed emozionare. Quelli di adesso hanno mandato la soap in un baratro profondo. E ora le conseguenze si stanno pagando. Per non parlare poi degli story editor che hanno creato storielle scontate e banali.