Ora in tendenza
Cartabianca, Chef Rubio si improvvisa opinionista politico (e la spara grossa): «Col Decreto Salvini c’è l’Apartheid, è evidente»
di Marco Leardi
26/09/2018 - 13:00

Unto e bisunto non lo era. Ma fuori luogo, quello un po’ sì. Dopo aver raccontato su DMAX le abitudini dei camionisti in trattoria, ieri sera Chef Rubio è apparso su Rai3 a Cartabianca in qualità di opinionista politico. Le sue argomentazioni ed i toni utilizzati, però, hanno suscitato qualche perplessità anche nella conduttrice Bianca Berlinguer.
A seguito delle sue esternazioni polemiche contro Matteo Salvini, l’ex rugbista è stato convocato dalla giornalista per dire la sua in merito al Decreto Sicurezza varato nei giorni scorsi e promosso dal Ministro leghista. Riferendosi proprio a quest’ultimo, Rubio ha parlato di “vile propaganda razzista” ed è partito a testa bassa:
“Sono qui per dire la mia su quella che credo essere una persona abbastanza ignobile che non fa altro che incarnare la sintesi di tutte le violazioni della Carta dei Diritti Umani“.
A quel punto, la stessa Berlinguer lo ha interrotto. “Senza però insultare! E’ inutile scendere ad insulti” ha chiosato la giornalista. Di fronte alla giustificazione dello chef (“è un epiteto…“), la conduttrice si è lasciata andare ad una risatina e ha commentato:
“Lei dissente, questo ci sembra abbastanza evidente. Ma non c’è bisogno di dichiarare che è una persona ignobile. Lei ha le sue idee, lui le sue“.
Poco più tardi, parlando sempre di Salvini e del suo Decreto Sicurezza, Rubio ha addirittura azzardato un paragone storico:
“Auspico che questo decreto legge non passi, perché alla fine non fa altro che sancire una discriminazione razziale. Stiamo diventando come il Sudafrica negli anni ’70. Non c’è nessun Nelson Mandela ma c’è l’Apartheid, è evidente!“.
Chiamato ad intervenire tra giornalisti che vivono di pane ed analisi politica, lo chef – che era stato già ospite di Agorà – è apparso inevitabilmente fuori contesto. Ma la cosa non ci stupisce: la tendenza dei talk show a reclutare opinionisti dal mondo dello spettacolo (magari a motivo di qualche loro esternazione sui social) non è certo inedita. E, ogni volta, gli esiti dell’operazione si rivelano opinabili. Sia nei contenuti, sia nella effettiva efficacia televisiva.
Terminata la diretta su Rai3, Rubio ha però replicato a quanti già gli facevano notare che quello dell’analista politico non fosse esattamente il suo mestiere:
Il panettiere fascista può dire di tutto
Il fioraio razzista può dire di tutto
Il medico armaiolo può dire di tutto
Lo studente somaro può dire di tutto
Chi fa notare le bugie del governo ed esorta all’umanità deve invece tornare a fare il proprio mestiere @Cartabiancarai3 pic.twitter.com/NahJFeyvrQ— Chef Rubio (@rubio_chef) 25 settembre 2018
Articoli che ti possono interessare
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
kob dice:
Il problema in realtà è solo uno,molto Grande è allo stesso tempo in realtà molto semplice da individuare, è cioè, cosa è la democrazia per tutti noi E da lungo tempo ormai che ci si affanna con questo problema E assai evidente che non è per tutti la stessa cosa,quindi e come cercare di fare lo stesso sport ,ma in realtà con regole assai diverse gli uni da gli altri Se non si ha almeno uno sprazzo di base comune, tutto ciò diventa sostanzialmente quasi inutile.........La Democrazia....
testanonpensante dice:
jacaranda non è esattamente una novità ....
jacaranda dice:
ma questo blog sta diventando un blog di propaganda politica della lega?
riccardo dice:
sono d'accordo con marco