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AMICI 8, OTTAVA PUNTATA: CIAO CIAO MARTINA

di Tommaso Martinelli

05/03/2009 - 02:07

AMICI 8, OTTAVA PUNTATA: CIAO CIAO MARTINA

Amici 8 (Maria De Filippi, Mario Nunziante e Valerio Scanu)

Vincono i Bianchi che riescono, in un solo colpo, a mettere a segno una doppia impresa: pareggiare il numero dei componenti della squadra avversaria e mandare a casa un osso duro come l’interprete di “Due cose importanti”, Martina Stavolo. A tre settimane dall’elezione del vincitore della ottava edizione di “Amici di Maria De Filippi” la gara entra (finalmente!) nel vivo con duello all’ultima polemica tra i sopravvissuti. Sin dall’apertura, una puntata particolarmente attesa, dopo la sfuriata della padrona di casa, indirizzata agli incoerenti docenti, nel corso dell’ultimo speciale domenicale. La De Filippi, in tal proposito, si scusa per la forma, ma non per il contenuto, annunciando nuovi parametri nelle votazioni ai quali si ricorrerà da domenica prossima. A sostenerla, una Platinette cosparsa di mimose, omaggio dell’imminente “festa della donna”. Ospite in studio, il critico musicale Marco Mangiarotti.

Si passa subito alla gara, con una prima prova di canto che vede Valerio sfidare Mario sulle note di “Se ne dicon di parole”: non c’è storia, vince il cantante sardo dei Blu. Decisamente più accesa è la successiva “Prova prof” a causa, tanto per cambiare, delle differenze di vedute tra Di Michele e Jurman. Protagonisti, di nuovo, Valerio e Mario sulle note di “Greatest love of all” di Whitney Houston: il primo, davvero molto bravo, viene fortemente sostenuto platealmente da Jurman. Altrettanto non può dirsi di Mario che non conosce il brano ed arranca in mezza strofa, presto mozzata. Imbarazzo ma exploit dal televoto che, paradossalmente, gli conferisce la vittoria. Uno pari tra Bianchi e Blu. “Stili a confronto” è la nuova sfida di ballo che, tra differenze di generi, regala più di un bel momento di spettacolo, che testa il buon livello raggiunto da Pedro che, però, nulla può contro una virtuosa Alice.

E’ il momento della “Staffetta”: mentre i Blu rinunciano ad ogni agevolazione precedentemente maturata, la commissione fa partire per primi i Bianchi ma è la “Cenerentola” Martina a sorprendere grazie ad un’insperata rinascita, a dispetto del logorato rapporto con l’ex coppia pigmaliona Scalise/Di Michele, ideali replicanti delle sorellastre Genoveffa e Anastasia. Le fa eco la sua compagna Alessandra, a suo agio con “No woman no cry” di Bob Marley che, poco dopo, esegue sufficientemente Luca Napolitano che riesce a far rimontare i Bianchi. La felice tendenza continua con Alice che batte Pedro (che adesso prepara le prove con una videocassetta che sostituisce Garrison, Paparo e compagnia bella).

La “Prova proibitiva” torna e tuona puntuale anche questa settimana con un “sadico”Vessicchio che, oltre alla insidiosa assegnazione di “E’ tutto un attimo” di Anna Oxa, aggiunge un tapis roulant, in azione, su cui Valerio e Mario si ritrovano a cantare. I pareri sono discordanti: “no comment” dalla Di Michele, bravi secondo Mangiarotti, cani secondo Platinette. Il televoto continua a premiare Mario. Si torna, prevedibilmente, al ballo ed è sempre la stessa solfa soprattutto a causa dell’esiguo numero dei componenti della categoria: se non è Alice contro Pedro, è Pedro Contro Alice. Dall’ennesima sfida, effetto-consacrazione, la spunta Alice.

La calda “I try” di Macy Gray è la colonna sonora del round tra una capacissima Alessandra dei Blu, al top e a suo agio e Luca dei Blu che non regala nulla di più di quanto ci si aspettasse. Lo zampino di Jurman, nella scelta del brano c’è e si sente, ma vince la sua allieva prediletta. Stessi contendenti anche per la “Prova prof” voluta dalle sorellastre Genoveffa e Anastasia, al secolo Scalise/Di Michele, con la ritmatissima “Perdono” di Ferro che agevola Napolitano. L’esito delle carte non viene comunicato, lasciando il passo ad una inattesa staffetta che, tra una frecciata e qualche indovinata esibizione, regala allo spettatore nuova linfa per l’attesa del verdetto e serve a Blu a guadagnare terreno. Ma è tutto inutile: la puntata viene vinta, con il 53% dei voti complessivi, dai Bianchi che “mandano alla gogna” Martina che non viene salvata né dal pubblico a casa (penultima in classifica), né dai docenti che, sul filo di lana, la mandano a casa. Pedro, ultimo nelle preferenze del pubblico, scampa la quasi annunciata eliminazione. Lacrime e ringraziamenti fiume per la discussa Martina, indiscussa protagonista della corrente edizione. Sorpresone, infine, nella lettura della classifica finale, letteralmente “rimpastata”:

  1. Valerio
  2. Alessandra
  3. Mario
  4. Luca
  5. Alice
  6. Pedro.

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55 commenti su "AMICI 8, OTTAVA PUNTATA: CIAO CIAO MARTINA"

  1. "è tutto un attimo" prova pribitiva, in italiano, eppure tra Mario e Luca c'è stato un pò di tira e molla su chi doveva interpretare il pezzo, entrambi con molto altruismo volevano lasciare a vicenda l'onore o l'onere di cantare, sembra che Luca per giustificarsi, diceva di non conoscereil testo.

  2. Potrebbe essere opportuno rivedere la scelta degli insegnanti, troppo polemici e in virtù di ciò, a mio giudizio, poco professionali. Che delusione quest'anno Grazia di Michele e Garrison!

  3. Tommaso Martinelli dice:

    Marco Randi: sei un mito anche se tristemente realista ahahah

  4. pierluigi.c dice:

    Cara Martina, con tutto il cuore "SCIALLA", finalmente è uscita, bisogna proclamare un giorno di festa nazionale, per questo evento liberatorio.

  5. @Mari... ah ah ah... tarallucci, vino e fiere paesane :-) Luca e Mario farebbero sicuramente più bella figura se si limitassero a scrivere e non insistessero a cantare. Ma l'hai vista la faccia di Mangiarotti ieri sera? Era addirittura imbarazzato a dover esprimere un giudizio sui due...

  6. @Patrizia: Amici non è il festival della canzone italiana e tantomeno napoletana! Amici è un talentshow e chi vi partecipa deve saper cantare, sia in italiano che in inglese, ogni genere musicale. Se Luca vuol farsi passare per il figlio illegittimo di Gigi D'Alessio, se ne tornasse a Napoli! Stesso discorso per Mario... bravo solo a massacrare dei capolavori della musica internazionale. Quanto a Valerio, può anche non piacere... ma, a differenza di Luca e Mario, sa cantare egregiamente di tutto... e sia eminenti critici musicali del calibro di Mangiarotti che Jurman (maestro del grande Alex Baroni) non parlano certo a vanvera quando lo definiscono un grande talento. Ma forse tu, oltre a non conoscere l'inglese, non capisci granchè neanche di timbrica, tecnica vocale, estensione, intonazione, colore e via dicendo...

  7. Scusate ma anche Luca è un cantautore giusto? Chissà che non finisca tutto a tarallucci e vino: Mario e Luca che scrivono i testi per le canzoni che Valerio e Alessandra interpreteranno.

  8. Per dirla alla Jurman, io resto davvero basita... una volta di troppo. Mai come in questa puntata il pubblico televotante ha mostrato di non capire un tubo di musica, talento, straordinarie potenzialità. L'ottuso Mario e le ancor più ottuse sorellastre di Martina... per l'occasione più brutte e acide che mai... continuano imperterriti lo show delle lagne, incuranti di ciò che Jurman cerca di far capire da sempre e che lo stesso Mangiarotti ha ben sottolineato: questo è un talentshow, dunque tutti devono saper cantare tutto. Le lagne si sprecano anche per Luca che, povera creatura, viene obbligato a cantare in inglese. Così due splendide canzoni come "Greatest love of all" e "No woman no cry", magistralmente interpretate da Valerio e Alessandra, vedono premiate le due pittime di bianco vestite che hanno massacrato sia l'uno che l'altro splendido brano. Vergognoso, imbarazzante, inaudito. A questo punto si rischia davvero di veder incoronata la mediocrità assoluta grazie a un pubblico sovrano, ma pateticamente profano, che fa di tutto per trasformare un talentshow in una pagliacciata dove vince il vittimismo e non il talento. Meritava di vincere la Squadra Blu... sfido chiunque a dire il contrario. Persino Martina, ieri sera, ci ha deliziato cantando benissimo sia "Quando" che "Heaven", nonostante la palese avversione delle due sorellastre vipere. Non che mi dispiaccia che sia uscita, ma sono lieta che abbia potuto farlo a testa alta. Unica consolazione di una serata altrimenti all'insegna delle buffonate e dell'ingiustizia: una classifica che vede finalmente l'autentico talento nelle prime due posizioni e la mediocrità relegata più in basso. Certo Mario non merita neanche il terzo posto, ma almeno non è scandalosamente primo. Spero che in casetta ripensi a quanto gli ha detto Mangiarotti e che la sua esasperante ottusità non gli impedisca di comprendere appieno le parole "Ti apprezzo molto come autore... ma se parliamo di interpreti, preferisco Valerio". Come a dire "sarai anche un buon autore, ma cantare è tutto un altro paio di maniche...". Quanto a Pedro, tutto si può dire del ballerino cubano... tranne che meriti di essere sempre ultimo.

  9. non esistono solo le canzoni napoletane...un vero artista deve saper cantare anche in inglese.....

  10. marco randi dice:

    nel 2009 un ragazzo che nel suo curriculum non dica che sa l'inglese trova da lavorare a fatica come spazzino a poggiorenatico