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Adrian, Celentano: «Ho illuso Canale5 che avrei partecipato fisicamente allo spettacolo». Poi il silenzio per 4 minuti

di Marco Leardi

23/01/2019 - 03:55

Adrian, Celentano: «Ho illuso Canale5 che avrei partecipato fisicamente allo spettacolo». Poi il silenzio per 4 minuti

Adriano Celentano, Natalino Balasso, Giovanni Storti

Fermo al centro della scena, non ha detto una parola. A riempire il suo lungo silenzio, durato oltre quattro minuti, gli applausi e le urla del pubblico in sala. Tra paradosso e provocazione, il Molleggiato è apparso nella seconda puntata di Adrian con una delle sue ormai celebri pause. Poi, salutando solo con la mano, se n’è andato. Nessuno show, anche stavolta, se non quello surreale offerto dalla sua imperturbabile e silente presenza sul palco del teatro Camploy di Verona.

In realtà, la voce di Celentano è risuonata su Canale5 per qualche istante, ma con un audio registrato. In una gag trasmessa poco prima del suo ingresso in scena, il cantante si è fatto sentire dalle grate di un confessionale posizionato in studio e si è confidato con Nino Frassica, vestito da frate.

Padre, ho lasciato illudere Canale5 che avrei partecipato fisicamente allo spettacolo, ma io non potevo, perché dovevo seguire Adrian, che è la mia anima. Io gli ho detto che potevo esserci o non esserci, che poi è quello che sta succedendo adesso

ha confessato Adriano.

Io non posso assolverti perché sono un prete Rai. Ci vuole un prete Mediaset” la risposta di Frassica.

Il cantante, quindi, ha chiosato:

Dove lo trovo, adesso, un prete Mediaset… Una confessione a reti unificate? Più unificate di così: fanno gli stessi programmi. Quello che fa la Rai poi lo fa Mediaset, quello che fa Mediaset poi lo fa il doppio la Rai“.

Stop. Da quel momento, il Molleggiato non si è fatto più sentire e, come spiegato, si è limitato ad apparire in scena senza però proferire parola. “Prende un sacco di soldi di Siae perché questa pausa l’ha scritta lui” ha ironizzato il comico Natalino Balasso, presente sul palco assieme al collega Giovanni Storti.

Il pubblico, nonostante il suo silenzio, ha comunque accolto il Molleggato con applausi e boati; lui, impassibile, ha accennato solo qualche beffardo sorriso, mentre Balasso e Storti rispondevano in tono ironico ai complimenti rivolti al cantante dalla platea. Anche nella seconda puntata, i riferimenti polemici e politici del programma sono stati affidati alle gag dei comici, che ieri sera hanno accennato nuovamente al tema migrazione (“I porti italiani sono chiusi“), al razzismo, alla legittima difesa, con la “mania della sicurezza, di difendersi con la pistola sul comodino“, e al sovraffollamento delle carceri.

Poi, spazio al cartoon: almeno lì, nella sua versione a fumetto, Celentano ha parlato.

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11 commenti su "Adrian, Celentano: «Ho illuso Canale5 che avrei partecipato fisicamente allo spettacolo». Poi il silenzio per 4 minuti"

  1. Può piacere o no ma non c'è nessuno al mondo che sia così amato nonostante le pause

  2. Io se fossi Mediaset interromperei la messa in onda di questa presa per i fondelli e chiederei i soldi indietro a questo millantatore che si crede un dio

  3. I silenzi di Celentano sono mostruosamente assordanti per l'economia gestionale e aziendale di oggi e del futuro di Canale 5 e di tutta Mediaset. Una prece, è stato un grande gruppo mediatico, talvolta innovatore più spesso conservatore, termometro della pancia del pubblico.

  4. massimiliano dice:

    Il programma, se di programma vogliamo parlare, è del tutto de contestualizzato dal presente. Mi spiego, 15-20 anni fa, nel pieno del fermento politico post tangentopoli, dove di parole ve erano sin troppe, l'idea dei silenzi e delle pause costruite in Tv aveva un suo' perché. Ora i tempi e le generazioni sono cambiati e per attendere qualcosa così tanto, serve poi che qualcosa dietro, ci sia per davvero. Da un concetto in avanti. Qua non si vede nulla, se non il solito grande Nino Frassica. Lascio stare l'animazione che, forse volutamente, ha vaghi richiami all'anime "occhi di gatto". Ma è davvero poca, pochissima cosa.

  5. Tra palinsesti RAI e Mediaset che scommettono, a volte vincendo, a volte perdendo, sempre sulle stesse cose (fiction per rai, reality per mediaset) portare un cartone nella fascia più prestigiosa del canale privato più importante, è una sfida importante e coraggiosa! Una scatola chiusa che scardina, a tratti con sorpresa, a tratti con noia, i meccanismi televisivi sempre più soffocati dai soliti nomi e i soliti generi. Adrian è, oggettivamente, un'alternativa a tutto quello che gli altri canali offrono. Riuscita o meno, non so: abbiamo visto 2 puntate su 9, sarebbe meglio giudicare più avanti, col dipanarsi dello show e, soprattutto, del cartone. Intanto per me è una novità interessante...

  6. se facevano un prime time decente avrebbero fatto il solito reality con il 20% fino alle 2 di notte o il solito film in prima visione dal 10%

  7. Mah,20 milioni per fare uno share che avrebbero fatto con qualsiasi film decente a costo zero...

  8. Aahahah, soldi spesi male Mediaset, poteva migliorare la fiction è investire di più su questo settore invece niente……

  9. Cornuti e bastonati. Hanno speso 20milioni di euro per essere presi per il sedere. Immagino il clima nelle stanze di sky per aver scampato questo pacco. Con i problemi di budget e contenuti che ha canale 5 potevano farci un paio di prime serate decenti

  10. Cornuti e bastonati. Hanno speso 20milioni di euro per essere presi per il sedere. Immagino il clima nelle stanze di sky per aver scampato questo pacco. Con i problemi di budget e contenuti che ha canale 5 potevano farci un paio di prime serate decenti