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Che Tempo Che Fa, non è solo una questione di tasti

Perchè per Fabio Fazio non è la stessa cosa andare in onda sul Nove e non su Rai3.

Mattia Buonocore

di Mattia Buonocore

11/10/2023 - 14:08

Che Tempo Che Fa, non è solo una questione di tasti

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto (Us)

Non è una semplice questione di numero. A leggere alcune cose o a sentire determinate dichiarazioni, sembra che il nodo nel passaggio di Che Tempo Che Fa da Rai3 al Nove stia nell’inculcare nel telespettatore un nuovo tasto del telecomando, il 9 anzichè il 3. O meglio, quello dell’abitudine, è un aspetto fondamentale ma non sarà l’unico a determinare l’accoglienza della platea nei confronti della nuova edizione del talk. Vi spieghiamo sinteticamente il perchè.

Innanzitutto c’è una questione di rete e flussi. Il programma negli anni si è inserito nell’identità del canale, a sua volta rafforzandola e in perfetta coerenza con le principali proposte della programmazione. La stagione meno vista sinora, del resto, è quella trasmessa su Rai2 (share al di sotto del 9%). Nello specifico, poi, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto arrivavano al termine di una giornata in cui Rai3 proponeva l’informazione di In Mezz’Ora, la divulgazione di Kilimangiaro e poi i telegiornali che (ben) trainavano ogni puntata. Una combo perfetta: programmi in sintonia col proprio pubblico target e forti dal punto di vista degli ascolti a fronte della complicata giornata domenicale. Non è un caso che sul Nove,  si sia saggiamente optato per l’autotraino di un backstage, in onda dalle 19.30 e targato Nino Frassica. Un alleato prezioso sarà perciò anche Maurizio Crozza che, 48 ore prima, accende il canale con uno show in grado di dialogare con Che Tempo Che Fa.

Altro aspetto da considerare è la concorrenza. Quella stessa rete che dava linfa al programma, ora è diventata un competitor. Il TgRegione traina Chesarà di Serena Bortone che a sua volta cede la linea al consolidato appuntamento con Report che ha debuttato bene domenica scorsa (ascolti simili a quelli registrati dalla prima puntata di Che Tempo Che Fa lo scorso anno). Diversamente, la programmazione del Nove (Little Big Italy, Il Contadino cerca Moglie o i film), pur performante, per il Che Tempo Che Fa di Rai3 era un avversario decisamente meno temibile. Andrebbe presa in considerazione anche la quota di pubblico, tendenzialmente anziana, refrattaria a tutto ciò che non sia Rai.

Infine, il fattore pubblicità. Nel caso di Che Tempo Che Fa, i promo assumono una valenza doppia: ricordare l’appuntamento, rinverdendone altresì l’interesse, e annunciare l’ospitone di turno. Non dobbiamo spiegarvi il valore della trasmissione di un promo a più riprese sulle reti Rai che insieme raggiungono il 36-38% di share e una platea molto eterogenea. Ciò spiega anche l’”attaccamento” ai social del conduttore: quei milioni di follower avrebbero potuto colmare in (piccola) parte questo gap. Chiaramente Fazio, soprattutto all’inizio, può contare su una massiccia spinta promozionale su altri media che non siano la tv (affissioni, carta stampata, web, articoli sui giornali e copertine, rumore sui social), cosa che non sarebbe accaduta con una semplice ripartenza su Rai3.

Nove, comunque, lascia a Che Tempo che Fa una domenica sera in buona salute: il 2.6% domenica scorsa in prima serata per Only Fun (in replica) e il 3.4% di Little Big Italy (in replica) dalle 19.46 alle 22.30. Inoltre, per la prima puntata, il talk sarà in onda su tutte le reti in chiaro del gruppo.

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