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LA TEMPESTA: NICOLE GRIMAUDO E NINO FRASSICA CHIUDONO IL CICLO DI RAI 1 PURCHE’ FINISCA BENE

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

28/04/2014 - 13:58

LA TEMPESTA: NICOLE GRIMAUDO E NINO FRASSICA CHIUDONO IL CICLO DI RAI 1 PURCHE’ FINISCA BENE
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La Tempesta

Ultimo appuntamento questa sera – lunedì 28 aprile 2014 – con Purché finisca bene, il ciclo di film tv “leggeri” di Rai 1 iniziato cinque settimane fa. Dopo il successo di Una Villa per due, che ha designato Giampaolo Morelli e Neri Marcorè campioni della nuova commedia all’italiana di Rai1, tocca adesso a La Tempesta, film tv diretto come quasi tutti gli altri da Fabrizio Costa (solo Un Marito di troppo non porta la sua firma, ma quella di Luca Ribuoli).

La Tempesta: Nicole Grimaudo, Giovanni Scifoni e Nino Frassica questa sera su Rai 1

Anche stavolta il cast è ricco di nomi noti agli appassionati di fiction. La protagonista femminile è Nicole Grimaudo, che è stata la protagonista tra le altre fiction di Ris – Delitti Imperfetti e Medicina generale, mentre il “lui” della situazione ha il volto di Giovanni Scifoni, protagonista di Io e Mio figlio e presente anche in Un Medico in famiglia 7. Accanto a loro due “mostri sacri” della serialità televisiva: Nino Frassica, che ha appena smesso i panni del maresciallo Cecchini di Don Matteo 9, e Ennio Fantastichini, comparso l’ultima volta in video ne Gli anni spezzati – Il Giudice.

La Tempesta: trama

Aldo Del Serio è sparito. Era in vacanza ai tropici con la moglie e c’è stato uno tsunami. Nessuno riesce a mettersi in contatto con lui, e la situazione è grave: la sua azienda di ceramiche di eccellenza è rimasta senza guida e ha un bambino bielorusso appena adottato – Natoli (Leonardo della Bianca) – da accogliere all’aeroporto. Bisogna trovare qualcuno che lo sostituisca, e si pensa subito ad uno di famiglia. Ma c’è solo il fratello Paolo (Giovanni Scifoni), uno sfaccendato bambinone che si spaccia per fotografo per rimorchiare le modelle. Bisogna trasformarlo in un padre/manager prima che il bambino, i servizi sociali e il mercato della ceramica si accorgano che non lo è… Per fortuna c’è Manuela (Nicole Grimaudo), operaia in azienda, mix di affidabilità, buoni principi, bellezza popolana e intransigenza: è la vicina di casa di Paolo. Lo odia – lui sciupafemmine nullafacente, lei sognatrice operosa – ma adora, ricambiata, il bambino. Sta ai due superare le granitiche, reciproche diffidenze per il bene del bambino e per tenere a galla la fabbrica in attesa del ritorno di Aldo. La vita in azienda però è dura. Sono tempi di crisi: niente credito, meno ordini, più tasse… I bilanci sono in rosso: per salvare l’azienda bisogna licenziare parte degli operai, e Manuela è tra questi. E’ il momento per Paolo di diventare uomo.

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