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COME MI VORREI E LA PETIZIONE PER LA CHIUSURA. TIRABOSCHI: “SICCOME C’E’ BELEN SCATTA LA POLEMICA”. BARBARA SERRA SUGGERISCE DI BOICOTTARE GLI SPONSOR
di Annapina Rinaldi
23/04/2014 - 13:53

E’ di questi giorni la notizia di una petizione lanciata da Camilla, studentessa ventenne di scienze della formazione, sulla piattaforma Change.org, per ottenere la chiusura Come mi vorrei, nuovo makeover show di Italia Uno in cui Belen Rodriguez dispensa consigli su look e seduzione a giovani ragazze con poca autostima. A detta di Camilla lo show sarebbe “maschilista e pieno di stereotipi” giacchè “fa credere alle ragazze che per essere accettate devono aderire ad un’immagine falsa, dettata da una società omologante”. Sotto accusa soprattutto la prima puntata dello show, in cui Linda, 21enne dal look gotico, chiede aiuto a Belen, ribadendo però che “si piace così” e invece di ricevere consigli, secondo Camilla “viene presa in giro per come si veste e costretta a cambiare senza tener conto delle sue opinioni.”
La petizione conta già più di 30mila firme e la replica del direttore di Italia Uno Luca Tiraboschi è giunta puntuale dalle colonne del Corriere della sera:
“Stiamo parlando di un people show, di intrattenimento. Non credo sia compito della tv commerciale e in particolare di un programma come questo fare dell’introspezione psicologica approfondita. Inoltre quelli del programma sono consigli, se la protagonista non ci si rivede dal giorno dopo può tornare come prima!“
Tiraboschi inoltre ha sottolineato che Come mi vorrei non è certo il primo makeover show della storia della televisione: “I pionieri con questo genere di programmi siamo stati noi con Il brutto anatroccolo, ma ora ce ne sono di simili su Real Time, Mtv, FoxLife, e nessuno dice niente. Ma siccome qui c’è Belen scatta la polemica».
Barbara Serra propone il boicottaggio degli sponsor…
Le solite comari invidiose della bellezza di Bocca di Rosa? O l’ennesima polemica gonfiata per far parlare di un programma dagli ascolti modesti? Belen dal canto suo ha postato su Facebook l’intervista di Tiraboschi commentando: “In Italia per cambiare una legge nessuno fa niente, invece per cercare di far chiudere un programma si raccolgono firme, quando basterebbe semplicemente cambiare canale…”.
Anche la giornalista Barbara Serra ha difeso Belen, affermando su La ventisettesima ora, blog del Corriere.it che “I conduttori di un programma non decidono il format, quindi Belen non c’entra, è la nostra TV ad essere maschilista“
Più che il programma, consiglia a Camilla &Co di boicottare i suoi sponsor: “Scommetto che il Dott Tiraboschi inizierebbe a farsi un bel po’ di quella che lui chiama “introspezione psicologica approfondita” nel momento in cui le marche che pubblicizzano sul suo canale avessero un calo di vendite proprio per colpa della programmazione…”.
Come andrà a finire?
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JJ dice:
Per quanto apprezzi la Serra, le devo ricordare che in GranBretagna dove è così fiera di lavorare, va in onda il programma a cui si sono "ispirati" gli autori di Come mi vorrei. Questo programma è Plaine Jane e a dir la verità la verità è ancor più maschilista, dato che la disgraziata la tutta la "trasformazione" per poter uscire con un ragazzo.
MisterGrr dice:
simplemary: si vede che hai tantissimo da fare, stai qua a controbattere ogni santo post dove si dice che la petizione è ridicola.
simplemay dice:
Ci tengo a fare una precisazione, perché non vorrei che la parentesi finale del mio commento precedente facesse perdere senso a tutto il discorso. Non avevo intenzione di lodare Videocracy (che, anzi, dal punto di vista filmico trovo brutto e noioso), ma l'ho citato a titolo puramente esemplificativo perché lì si evince come esista una realtà di giovani cresciuti col mito di ciò che hanno visto in Tv. È il primo che mi è venuto in mente, ma ci sono ricerche fatte in tutto il mondo a riguardo. Vogliamo negare che programmi come Non è la Rai o il Karaoke abbiano contribuito a formare certe tendenze (non per forza negative) fra le giovani generazioni di 20 anni fa? Ci siamo forse dimenticati delle lezioni di Arbore a Indietro tutta (« Noi siamo la televisione e la televisione non sbaglia »)? È dai tempi della Guerra dei mondi di Orson Welles che sappiamo quanto i media incidano sulla società, o devo citarvi gli studi di McLuhan? Molti ragazzi rimangono inevitabilmente affascinati e influenzati dai modelli che i media propongono, spero che su questo conveniate, ed è chiaro che se un personaggio famoso dice in Tv che bisogna adeguarsi ai gusti della massa perché « non è bello provocare certi commenti » (questa frase non riesco proprio a digerirla, perdonatemi), beh penso che qualche adolescente a casa se lo crei un mezzo complesso, soprattutto se ha una personalità debole. Per rispondere a MisterGrr: grazie al cielo ho altro da fare il pomeriggio che non sia starmene davanti alla Tv e, come ho spiegato prima, il telecomando lo so usare e vedo solo ciò che m'interessa. Quel che mi preoccupa -ripeto ancora una volta- è l'effetto non su di me (che quel programma non ho mai visto, eccetto il video allegato alla petizione), ma sui ragazzini che crescono con certi discorsi e certe affermazioni nelle orecchie. Ho letto che sta facendo bassi ascolti, mi fa sinceramente piacere! Ma non perché lo conduce Belen Rodriguez; potrebbe condurlo pure la Littizzetto, la Cucciari, Baudo, Cattelan o chissà chi altri, la mia opinione sarebbe la stessa. La petizione non l'ho scritta io, l'ho trovata già fatta e, condividendola, l'ho firmata. Se ne promuovi una tu, debitamente documentata, che riguardi altri programmi con messaggi simili ti garantisco la mia firma! Riguardo alla Panicucci, non so cosa faccia ora; personalmente l'ho lasciata all'imitazione della Guzzanti e a Bulldozer. Ma a mio avviso qualunque programma che inviti i giovani ad annullare la propria personalità e a omologarsi ai modelli mediatici o al gusto comune, è da chiudere all'istante, a prescindere da chi sia a condurlo.
Nina dice:
Grazie.