2
ottobre

TUTTI PAZZI PER LA TELE… DI QUALITA’

TUTTI PAZZI PER LA TV DI QUALITA' CLERICI SALEMME

E adesso tutti parlano di fiction. Complici le sfortunate sorti della Tribù (che poco c’entrano), la recente soppressione di Tutti Pazzi per la Tele e il ridimensionamento di Salemme e Falchi, i supremi giudici del piccolo schermo son pronti a parlare di morte dell’intrattenimento.

Gli show non tirerebbero più, dicono, e l’italico pubblico catodico sarebbe tutto pazzo per la fiction. Aborro, direbbe il caro Mughini. Non foss’altro che per l’inopportuna celerità con cui, alcuni, sono stati pronti a decretare la morte dell’intrattenimento, che a parere di chi vi scrive rimane la vera, e forse l’unica, linfa del piccolo schermo italiano. Con annesse soppressioni.

Perché se è vero che anche in Italia, e per fortuna, c’è voglia di serialità, è altrettanto vero che si potrebbe parlare, con più semplicità, di una premiazione della qualità piuttosto che di “morte catodica dell’entertainment”. E, dati alla mano, il discorso fila liscio come l’olio.

Chi, tra voi che leggete, avrebbe preferito Tutti Pazzi per la Tele alla seconda parte della fiction di Janus “L’Onore e il Rispetto”? Pochi, pochissimi (anzi, ad essere precisi il 14%) e il motivo è sotto gli occhi di tutti. Il programma non è stato realizzato nel migliore dei modi. Prima colpa, tra tutte, l’aver portato con sé tutti i difetti della prima, gloriosa, edizione dove, probabilmente, la curiosità per un prodotto nuovo è riuscita a celare alcune pecche, gravi, che lo hanno contraddistinto.

Vogliamo parlare del pessimo montaggio che è riuscito nella mirabolante impresa di far capire anche al non più giovanissimo pubblico di Raiuno che il programma non fosse in diretta? Oppure vogliamo parlare dei siparietti comici che se  l’anno scorso, con Pistarino, facevano piangere, quest’anno, con Braida, non hanno fatto ridere nessuno? O, ancora, vogliamo puntare, sic et simpliciter, sul ritmo dello show? Complice uno studio straordinario (i complimenti agli scenografi sono d’obbligo), Tutti Pazzi per la Tele avrebbe potuto essere uno show coi fiocchi. Ma i fiocchi sono stati quasi esclusivamente quelli degli abiti (da cambiare) della padrona di casa che ben avrebbe potuto infondere al programma quell’allegria che l’ha resa celebre ai telespettatori del BelPaese. D’altro canto il programma si pone(va) l’ambizioso obiettivo di essere una celebrazione della tv.

E con Salemme il discorso non cambia, o cambia poco. L’errore, in questo caso, è stato alla base. Chi avrebbe potuto sperare di far affezionare un pubblico fidelizzato come quello dell’ammiraglia di Viale Mazzini ad un comico napoletano, che, per giunta, con la televisione ha ben poco da spartire? L’argomento dello show, poi, non brillava certamente quanto ad originalità. La contrapposizione tra nord e sud, nel 2009! Idea probabilmente simpatica per alcuni skectch di Zelig, ma non certamente per Raiuno.

Anche in questo caso, dunque, chi non avrebbe preferito una fiction come Intelligence? Valsecchi, si sa, alla qualità ci ha abituati. Non a caso, le sue produzioni sono tra quelle poche isole felici della fiction prodotta dal (e/o per il) Biscione. Figuriamoci se non avesse raggiunto l’obiettivo con quella che, attualmente, risulta la fiction più costosa della televisione italiana. E quest’ultimo aspetto avrebbe dovuto rappresentare un forte campanello d’allarme ma, alla fine, si è optato per piazzare in palinsesto “Da Nord a Sud” proprio  il lunedi in diretta concorrenza con Intelligence. A questo punto, ho detto tutto!



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26 Commenti dei lettori »

1. busb ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 13:58

ma ormai ci siamo abituati!
l’anno scorso si diceva lo stesso della fiction, con il flop del sangue e la rosa e crimini bianchi. Prima ancora lo si diceva dei reality..quest’anno tocca al varietà.
L’anno prossimo toccherà ai cartoni animati..



2. Eugenio Stonati ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 14:12

Come al solito alcuni giornalisti pensano che il pubblico (ritenuto idiota) della tv segua una “moda” di genere…tutti a guardare i telefilm, o le fiction, o i varietà…io penso che la gente guardi quello che è piacevole e bello da guardare…

Lo show della Clerici quest’anno aveva perso di significato, il grosso l’aveva celebrato l’anno scorso, ed era una Paperissima 2…. lo studio era bellissimo, è vero, ma aveva perso quella confidenzialità che invece era tipica dello studio bianco-azzurro dell’anno scorso… Lo show di Salemme era semplicemente noioso e piazzato in maniera assolutamente suicida al lunedì…

“i migliori anni” continua ad avere un buon successo, ed è un varietà…piace perchè è un buon prodotto e basta…mica è morto il varietà… anzi, sono pienamente d’accordo con Davide, sull’importanza dell’intrattenimento



3. Peppe ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 14:19

Ecco vi ricordate quando dissero che il reality era morto? Si, certo. Come no!



4. BIG SISTER ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 14:26

Intrattenimento, reality, informazione….. quello che conta è la qualità e se la qualità manca allora è giusto cedere il passo ad altro…… tutti pazzi non era un bel programma, salemme non faceva ridere e allora via!!!!!!!! c’è intrattenimento e intrattenimento!!!!!!!!!!



5. Rotolando Verso Sud ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 14:40

Uno show che celebri la tv? Va bene una volta, ma dopo un’estate di filmati amarcord con SuperVarietà direi basta!

Salemme? Non ha fatto ridere nessuno.

Garko? Non sa recitare, ma il prodotto Onore e Rispetto è sopra la media delle fiction italiane, quindi ben venga.



6. Peppe ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 14:43

ROTOLANDO hai ragione! Date alla gente i filmati di vecchia buona tv e li guarderanno, ma non mettetevi a far salotto, non serve!!!



7. gef ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 14:47

Definire lo show della clerici un VARIETA’ è un eresia.. di varietà non c’è nulla, ma proprio nulla.
E’ un programma televisivo che racconta MALISSIMO la tv itlaiana? Ma che cavolo centrano i video delle tv americane?
Si ostinano a fare qusti pseudo varietà anzichè mettere in cantiere un vero Bel Varietà..è vero costa troppo però ne potrebbe valere la pena..(Tra l’altro costa troppo ma Affari tuoi con i suoi prei non costa?? se mettiamo caso di sabato uno vincessa una somma di 500.000 euro aggiungiamo i costi per produrre affari tuoi che il sabato fa il 14% alla fine possiamo notare che costa tanto anke un semplice game calcolando anche che l’ascolto è di gran lunga inferiore alle aspettative della rete e dei pubblicitari..).



8. BIG SISTER ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 14:55

gef scusa ma secondo te un varietà stile fantastico o comunque vecchio stile funzionerebbe???? a me piacerebbe, ma non penso sarebbe seguito!!!!!!!!



9. fragylois ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 14:55

scusate la domanda fuori argomento, ma mi sapreste gentilmente dire da ke studio va in onda c’è posta per te?



10. Phaeton ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:03

Io penso che l’onore e il rispetto abbia avuto un buon successo per il tema che tratta, è in realtà un tema che accomuna tutti ma proprio tutti e quindi viene visto da chiunque. Questi sceneggiati all’italiana per tutta la famiglia vedi UN Medico in famiglia o anche i Cesaroni attecchiscono. Non mi riesco a capire di come mai sti andando forte intelligence che io non ho mai visto. Noto comunque che si preferisce la fiction il telefilm rispetto al programma…io non sono uno questi purtroppo, preferisco Talk Show, intrattenimento etc. etc. anzi ho una certa repulsione per il telefilm, per il fatto che odio il filo conduttore il dovere avere quell’assillo.



11. paco8 ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:08

Salemme.. per pietà!!!



12. Biagio Chianese ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:09

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13. carlap ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:13

Il punto non è “Il varietà è morto”, il punto è “Il varietà non ha idee”.. appunto! e poi scusate..
l’unico fuoriclasse del genere è Fiorello, stop.



14. Mattia Buonocore ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:26

A me dispiace per tutti pazzi per la tele, era l’unico prime time di Raiuno che avrei guardato volentieri. Anzi a dirla tutta l’anno scorso è stato l’unico show, non reality, di cui abbia visto una puntata per intero.
Su Salemme, peccato, ma non ci voleva un guru della televisione per capire che il programma non avrebbe sfondato. E poi il lunedì che harakiri.. Chissà se per Morandi cambieranno il giorno di programmazione.



15. Giuseppe Ramirez ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:30

Occorre prodotti di qualità, QUALITA’, sia per i varietà e le fiction. Sono finalmente stati puniti dal pubblico prodotti PATETICI!!. Infatti, Salemme è realmente patetico: non sa recitare, né tantomeno cantare o ballare, è di basso rango e non fa ridere nessuno. Il circo sarebbe per lui il posto idoneo.
E’ vergognoso sapere che questi personaggi prendono centinaia di migliaia di euro GRAZIE AL CONTRIBUENTE per propinarci le solite schifezze.
Meglio allora ogni sera tutti i più bei film in bianco nero: ma buttate fuori questi vermi striscianti quali Salemme!



16. giulia ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:53

Eugenio Stonati :
Hai perfettamente ragione : quando un prodotto televisivo funziona si tente a saturare i palinsesti con quel genere specifico. Si propina oppio nella speranza che la gente lo fumi. Non si studia per proporre il meglio in termini di qualità o creatività ma si lavora sulla percezione di quello che potrebbe piacere alla gente.
I motivi di un successo o di un flop sono molteplici e vanno sondati con analisi minuziose affidate a persone intelligenti. La qualità è fondamentale
( ammesso che si riesca a coglierne le caratteristiche ) ma sono tanti i fattori che concorrono al buon esito di un programma ed anche in questo caso non è detto che il prodotto sia eccellente, anzi.



17. giulia ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:54

tende-
scusate



18. gef ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:58

Big sister non bisogna ripescare nel passato per fare varietà.. E’ ovvio che se si riproponesse Fantastico nella sua vecchia formula non andrebbe bene, nonostante sia stato un Grande Varietà..
Il problema stra proprio in ciò: cercare successo da vecchi programmi, ripescare vecchie glorie che con la tv di oggi non hanno nulla a che fare.
Ma se qualcuno avesse un idea, una nuova formula di Varietà (lasciando intatte però le componenti essenziali: corpo di ballo, comici conduttori soubrette) rendendo il tutto più veloce ed attuale non credi che sarebbe più gradito rispetto ad un programma che va a ripescare spezzoni di vecchi varietà?
Io personamente ritengo che l’ ultimo varietà della rai sia stato UNO DI NOI con Morandi, Cuccarini, Cortellesi , non era brutto da vedere nè stancava. Aveva dei numeri di spettacolo davvero di qualità e si può dire che, nonostante all’epoca fosse stato ritenuto un quasi-lop, sia stato l’ultimo varietà del sabato sera che abbia dato del filo da torcere a C’è Posta.

La rai ,senza andare a scavare i suoi vecchi successi, davvero dovrebbe riportare in luce un genere televisivo quasi scomparso e apprezzato perfino dalla critica estere, uni genere made in italy.



19. giulia ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 15:59

Carlap :
E’ così. Se un programma non va, si celebra il funerale di tutto il genere.
E’ ridicolo .



20. giulia ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 16:07

Comunque Salemme è un grande attore e non un comico. Non so perchè non funzioni in televisione e non saprei dire se la responsabilità è sua o di chi gli scrive i programmi.
E non è nemmeno detto che il programma sia brutto.
Riferendosi al successo dello seneggiato di Garko , Aldo Grasso parlava di un effetto soglia , raggiunto il quale si tende a rinvigorire o stroncare un certo prodotto televisivo.
Se una cosa va benino, tutti a dire che non è male ed il programma cresce. Se va malino, succede il contrario.
Lo spettatore tende a fare gregge e l’auditel in questo senso fa la sua parte.



21. Biagio Chianese ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 16:09

Non dipende dalla bravura o meno di Salemme o della Clerici. Tanto per dirna una, ho visto molte cose che Salemme ha fatto a teatro prima della boom della popolarità a livello nazionale, fino al ruolo in Baaria, che ho visto ieri al cinema; lui è indubbiamente un bravo attore. Ma quel programma semplicemente non funzionava, era costruito male e con un tipo di comicità che ormai ha stancato. Fare comicità in tv è molto difficile, non stancare è molto difficile. Ecco il perchè di Zelig Off, dei nuovi talenti, della ricerca nel cabaret di una freschezza, delle novità.



22. Cristian Tracà ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 16:20

alla fine il pubblico sta dimostrando di essere più maturo di quanto in realtà lo dipingano i detrattori a tutti i costi. Intelligence è un prodotto estremamente complesso che comunque sta piacendo…non era così semplice fare questi risultati. e comunque la serialità per definizione è schierata nei palinsesti per fidelizzare all’inizio e trainarsi il pubblico epr tutta la durata della stagione



23. giulia ha scritto:

2 ottobre 2009 alle 16:28

Biagio Chianese:
Il programma di Salemme non l’ho mai visto fino alla fine, quindi non saprei fare un’analisi obiettiva. L’attore resta bravissimo.
Il fatto che io, anche quando non ho altri impegni, non riesca a reggere per molto un programma, vorrà dire qualcosa.
Qualcuno si scandalizzerà, ma uno dei pochi programmi che guardo con entusiasmo :) è l’ Isola dei famosi. Non vedo l’ora che inizi , anche se alcune indiscrezioni sul cast e sull’inviato non promettono nulla di buono.



24. Beppe ha scritto:

3 ottobre 2009 alle 07:57

Ki dice ke Garko non sa recitare guardi Le fate ignoranti di Ozpetek,dove interpreta un ragazzo malato di aids in fase terminale….x chi è bello/a sempre il solito pregiudizio!!!



25. Gordon Gekko ha scritto:

3 ottobre 2009 alle 09:43

Ma qual’è il problema?

Chi fa audience rimane

chi non lo fa,sbaracca.

E’la legge del mercato

con una sola eccezione

Anno Zero

più audience fa e più

lo vogliono togliere



[...] bocciate dal “popolo di Raidue” proprio in virtù di quell’attenzione che, come abbiamo visto alcuni giorni fa, i telespettatori italiani riservano alla ”confezione” di un prodotto [...]



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