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marzo

LA PIOVRA: TRENT’ANNI FA PRENDEVA IL VIA SU RAI1 LA SAGA CHE HA FATTO STORIA

La Piovra

Erano le 20,30 dell’11 marzo 1984, quando sugli schermi di Rai1 prendeva il via la prima puntata de La Piovra. Sono dunque passati trent’anni esatti dalla messa in onda di una delle più popolari e fortunate serie tv italiane. Un anniversario passato inosservato in Rai, ma che merita di essere ricordato. La Piovra rappresenta, infatti, uno spartiacque fondamentale tra le produzioni della tv di Stato. Lo sceneggiato – così venivano chiamate allora le attuali fiction – fu, infatti, il primo prodotto a trasferire professionisti e tecniche del cinema in una produzione seriale per il piccolo schermo, ma fu soprattutto una delle prime offerte in cui una tematica forte e di strettissima attualità, come la lotta alla mafia, venne proposta ad un pubblico di massa. Senza peli sulla lingua grazie a La Piovra si parlò per la prima volta pubblicamente di commistioni tra criminalità e finanza, complicità tra la malavita e lo Stato. La miniserie composta da sei puntate, dirette da Damiano Damiani, andò in onda dall’11 al 19 marzo alla domenica (episodio singolo) e al lunedì (doppio episodio), conquistando puntata dopo puntata sempre più spettatori. Basti pensare che dagli 8 milioni di telespettatori del debutto, si arrivò ai 15 milioni della puntata finale.

La Piovra – La Trama

La storia della prima serie è ambientata in una città della Sicilia (Trapani, che però non verrà mai nominata); qui viene trovato assassinato il commissario Marineo, capo della squadra mobile della locale Questura. Tutto lascia supporre si tratti di un delitto di mafia. Il posto del commissario assassinato viene preso dal commissario Corrado Cattani, interpretato da Michele Placido. Con il suo arrivo da Milano, le indagini sul delitto Marineo subiscono un’impennata. Il nuovo commissario non si fida di nessuno e s’insospettisce del comportamento reticente di alcuni collaboratori. Parte così la serie destinata a dare vita ad una delle saghe televisive più celebri della tv italiana.

La Piovra – Registi e Attori

Sono state ben dieci le serie realizzate dal 1984 al 2003. Serie in grado di ottenere sempre grandi consensi di pubblico e di essere esportate con successo in oltre 80 Paesi. Diversi i registi che si sono avvicendati dietro la macchina da presa, oltre a Damiano Damiani, regista della prima stagione, Florestano Vancini (Piovra 2), Luigi Perelli (Piovra 3, 4, 5, 6, 7, e 10) e Giacomo Battiato (Piovra 8 e 9). Tanti anche gli attori divenuti celebri grazie a La Piovra, a partire proprio da Michele Placido che, nei panni del Commissario Cattani, raggiunse una popolarità internazionale. L’uccisione del suo personaggio, avvenuta nella quarta serie, ottenne un ascolto record di 17 milioni di spettatori.

Oltre a Placido si ricordano nel corso delle varie stagioni, Patricia Millardet nel ruolo del giudice Silvia Conti, grande amore di Cattani, Vittorio Mezzogiorno nella parte del poliziotto Davide Licata, Remo Girone nei panni del faccendiere Tano Cariddi, Florinda Bolkan nel ruolo della terribile contessa Olga Camastra. Ed ancora Raoul Bova, in due parti diverse, il vicecommissario Gianni Breda e il capitano Carlo Arcuti, Barbara De Rossi nei panni della baronessina Titti Pecci Scialoja, Giuliana De Sio nel ruolo di Giulia Antinari, e Simona Cavallari nella parte di Ester Rasi, moglie di Tano Cariddi.

La Piovra – Tutte le serie

La Piovra (1984 – 6 puntate)

La Piovra 2 (1986 – 6 puntate)

La Piovra 3 (1987 – 7 puntate)

La Piovra 4 (1989 -6 puntate)

La Piovra 5 – Il cuore del problema (1990 – 5 puntate)

La Piovra 6 – L’ultimo segreto (1992 – 6 puntate)

La Piovra 7 – Indagine sulla morte del commissario Cattani (1995 – 6 puntate)

La Piovra 8 – Lo scandalo (1997 – 2 puntate)

La Piovra 9 – Il patto (1998 – 2 puntate)

La Piovra 10 (2003 – 2 puntate)

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8 Commenti dei lettori »

1. Michele ha scritto:

12 marzo 2014 alle 19:50

Una saga di grande successo e coraggiosissima, io ho visto su Internet per intero la prima e la seconda stagione (a detta di tutti le migliori) e mi sembrava di vedere una serie USA odierna: la mafia trattata con competenza e realismo, personaggi complessi e multisfaccettati (difficile dire chi sia veramente buono e chi sia cattivo in questa serie), scene d’azione mozzafiato ed anche cruente, tensione tenuta alle stelle dall’inizio alla fine.

Una serie che è stata fatta concludere, nonostante avesse ancora grande successo, (l’ultima stagione, nonostante fosse stata retrocessa da Rai 1 a Rai 2, fece ben 10 milioni di spettatori) da alti papaveri che non la gradivano affatto, in quanto era, per l’appunto, fin troppo corrispondente alla realtà dei fatti della recentissima storia italiana.

Da allora per controllare la fiction RAI e le sue tematiche fu creata ad hoc (fine anni ‘90-inizio anni 2000) la struttura RAI CinemaFiction (in seguito divisa in due rami distinti: Rai Cinema e Rai Fiction) e la serialità della RAI cadde nel pantano in cui si trova ancora oggi, quello degli Orgogli, degli Incantesimi, dei Papi, dei Santi, dei Preti, delle Suore e delle insopportabili biografie agiografiche in due puntate tutte uguali tra loro.

Quanto vorrei che si ritornasse a fare serie come La Piovra (Michele Placido ha detto che gli piacerebbe rifarla, stavolta come regista, ma figuriamoci se la democristiana Andreatta acconsentirebbe) che, ancora oggi, è la serie tv italiana più famosa al mondo.

E’ una vergogna che la Rai non abbia fatto niente per celebrare il trentennale di questa grande saga, potrebbe almeno ritrasmettere la saga per intero su Rai Premium, invece che mettere telenovelas brasiliane riciclate da Lady Channel e le pesantissime fiction lacrimevoli e piagnone di Maria Venturi.



2. Marco89 ha scritto:

12 marzo 2014 alle 20:32

Un’ eccellenza credo che difficilmente si possa rivedere in tv. Una serie meglio dell’ altra, una sceneggiatura strepitosa. La rivedo sempre quando passa su Rai Premium, una serie pazzesca, chi non ricorda il Commissario Cattani? Speriamo proprio su RaiPremium possa tornare tra non molto. La sigla iniziale ti entra nel sangue, mi ha sempre provocato una tensione e un’inquietudine tremenda, forse una delle sigle più belle della storia della tv. Placido da oscar, peccato la Cavallari fosse doppiata così come Agnese Nano nella stagione 5, a mio avviso una delle migliori in assoluto.
Difficile dimenticarsi de La Piovra.



3. Marco89 ha scritto:

12 marzo 2014 alle 20:35

Rai Premium l’ha mandata in onda credo l’anno scorso, un anno più o meno fa. Mi sembra tutte le stagioni.



4. sister ramone ha scritto:

13 marzo 2014 alle 15:03

Secondo me si potrebbe rinunciare a produrre un sacco di fiction spazzatura per fare un 2/3 prodotti belli e che costituiscano un evento, per rendere felice chi guarda la TV e le casse di chi produce (perchè i costi vengono coperti dalla vendita degli spazi pubblicitari).



5. sister ramone ha scritto:

13 marzo 2014 alle 15:05

Mi sono dimenticata di aggiungere che ho ho abitato per un breve periodo in Germania e ho scoperto che un sacco di persone conoscono “la piovra” e mi chiedevano se poi in Italia fossero stati trasmessi altri sceneggiati così belli, perchè ultimamente in Germania di carino c’erano solo i film tratti dai romanzi di Donna Leon.
Che imbarazzo nel rispondere….



6. Stefano ha scritto:

17 marzo 2014 alle 11:22

Come si chiama l’attore che ha fatto a cazzotti con il commissario cattani in galera?



7. Michele87 ha scritto:

18 marzo 2014 alle 16:20

@ sister ramone In Germania La piovra ebbe un successo maggiore a quello che ebbe in Italia, ovvio che tutti se la ricordino: è già, negli anni ottanta, quanto a telefilm, gli italiani non dovevano prendere insegnamenti da nessuno, neanche dagli americani, poi purtroppo ci siamo fatti raggiungere e superare da tutti quanti e la nostra fiction è tornata indietro di 50 anni



8. Paolo ha scritto:

26 agosto 2017 alle 20:08

Quando vennero trasmesse all’epoca ero, a parte molto giovane, anche schizzinoso nei confronti di ciò che proveniva dal mio Paese e le storie di mafia non mi interessavano granché… per questo non la seguì per nulla! Nell’estate del 2010 mi capitò di beccare il primissimo episodio su RAI Premium e, diamine, non ho potuto fare a meno di seguire tutta la saga con una passione che mai avrei sospettato! Mi pento e vergogno di aver snobbato, all’epoca, questo capolavoro! Devo però confessare che le stagioni 8 e 9 non le ho per nulla digerite, mentre la 10 é stata un’occasione sprecata per concludere degnamente questa eccezionale saga!



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