Lo abbiamo visto la scorsa primavera vestire ancora una volta con successo i panni de Il Commissario Montalbano, mentre questo autunno ha dato il volto ad Adriano Olivetti nell’apprezzata miniserie Rai Adriano Olivetti – La Forza di un sogno. Luca Zingaretti si conferma uno dei volti più amati della fiction italiana, riuscendo a collezionare puntualmente ascolti record. L’attore romano, classe 1961, è tornato questa sera su Rai1 nei panni del magistrato Alberto Lenzi nella miniserie Il Giudice Meschino.
La fiction, tratta dall’omonimo romanzo di Mimmo Gangemi, narra le vicende di un giudice donnaiolo e indolente che, scosso dall’uccisione di un amico e collega, avvia un’indagine difficile e pericolosa trasformandosi in un vero e proprio eroe al servizio della giustizia e della verità. Coprodotta da Rai Fiction e Italian International Film, per la regia di Carlo Carlei che firma anche soggetto e sceneggiatura con Monica Zapelli, Mimmo Rafele e Giancarlo De Cataldo. Con Luca Zingaretti nei panni di Alberto Lenzi, troviamo sua moglie Luisa Ranieri nelle vesti di Marina Rossi, un’affascinante maresciallo dei carabinieri innamorata proprio di Lenzi. Paolo Briguglia è Michele Brighi, Andrea Tidona il pubblico ministero Giacomo Fiesole, Maurizio Marchetti interpreta Don Mico Rota, un anziano boss della ‘ndrangheta, mentre Gioele Dix è Giorgio Maremmi, l’amico e collega di Lenzi che sarà vittima di un agguato.
Il Giudice Meschino contro La Grande Bellezza
Ma vediamo insieme le anticipazioni della seconda ed ultima parte, in onda domani, martedì 4 marzo 2014, in prima serata su Rai1, in diretta concorrenza con La Grande Bellezza, il film di Paolo Sorrentino, fresco vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero, in onda in prima visione tv su Canale5. Il re della fiction tv contro il film più discusso e premiato degli ultimi mesi, chi riuscirà a spuntarla nella sfida Auditel?
Il Giudice Meschino – Anticipazioni Seconda Puntata – 4 Marzo 2014
A distanza di poche ore dal rapimento, Alberto ritrova suo figlio sano e salvo: il messaggio è chiarissimo e spaventoso, ma lui non può più fermarsi. Scopre così che Maremmi aveva un altro segreto: una storia d’amore con una giornalista tedesca, Elke, che indaga anche lei sullo stesso traffico di rifiuti tossici. Alberto la rintraccia e, superando la sua iniziale diffidenza, la convince ad affiancarlo nell’indagine. La sintonia che nasce tra i due ingelosisce Marina che vede in Elke una possibile rivale e il suo rapporto con Alberto entra in crisi.
La collaborazione con Elke porta Alberto a individuare i responsabili del traffico illecito. La ‘testa del serpente’ si trova, infatti, in Germania, nell’insospettabile sede di un’azienda che fa della difesa dell’ambiente la sua bandiera. Sotto il controllo del proprietario, l’ingegner Bauer, partono carichi di scorie radioattive che provengono dall’Europa e finiscono, attraverso la mediazione della ‘ndrangheta, in Calabria. Alberto realizza che il progetto criminoso coinvolge poteri forti e capisce che tutti possono essere coinvolti, anche chi collabora con lui alle indagini. Ma ancora una volta non si ferma. A costo di essere l’ultimo anello della catena di sangue iniziata con la morte di Giorgio Maremmi, Alberto deve sapere chi, tra le persone a lui più vicine, lo ha ingannato e ha avvelenato la sua terra. A metterlo sulla strada della verità, saranno le allusive parabole di don Mico Rota e con la verità Alberto ritroverà l’amore di Marina e quello di suo figlio.