La settimana sanremese è appena iniziata e, come nella migliore tradizione festivaliera, iniziano già le polemiche e le recriminazioni ad opera in primis degli opinionisti dei vari programmi televisivi. Esperti di musica, giornalisti, personaggi dello spettacolo e qualche prezzemolina servono a smuovere le acque e ravvivare le atmosfere; dunque tutti nella cittadina ligure pronti a dare battaglia a Fazio e al Festival di Sanremo 2014 in generale.
Sanremo 2014: un festival di sinistra?
Le prime avvisaglie si sono avute già questa mattina all’interno del foyer del teatro Ariston, dove è stato allestito lo studio sanremese di Uno Mattina Magazine. Lorella Landi alle ore 11:25 ha aperto un primo dibattito commentando gli ospiti musicali della kermesse e ipotizzando un arrivo improvviso di Al Bano e Romina, la coppia ritrovata della musica italiana nel mondo.
Immancabile Iva Zanicchi, volto di punta Rai per i commenti sanremesi che, non paga della discussione già affrontata ieri a Domenica In, ha ribadito il suo scetticismo sulla manifestazione, rincarando la dose. Così l’aquila di Ligonchio ha sottolineato che nei tempi d’oro del festival alcuni dei big in gara quest’anno avrebbero forse gareggiato tra i giovani e, forte della sua carriera politica di europarlamentare di destra, ha affermato che ormai Sanremo è politicizzato, ironizzando a modo suo sull’argomento.
“Non c’è niente di male. Anche perché la cultura vera è sempre a sinistra. A destra è sempre molto out e non in”.
Sanremo 2014: testi stupidissimi con frasi cretine per Mario Luzzatto Fegiz
Si è inserito poi Marco Molendini, sottolineando che “il festival è sempre stato politico perché, per una serie di coincidenze, capita sempre vicino alle elezioni“. Andando al cuore della manifestazione, ovvero alle canzoni in gara, ci ha pensato invece Mario Luzzatto Fegiz, storica voce (criticissima) sanremese ed inviato del Corriere della sera, a dipingere un quadro tutt’altro che roseo, per quanto il giornalista abbia cercato di indorare la pillola con una diplomazia che incanta poco.
“Questi testi, letti, sembrano a volte dei pugni nello stomaco perché sembrano stupidissimi. Però guardandoli come testo – è un po’ come lo spennato, non ha una grande classe – una volta contestualizzati, più sono cretine le frasi più funzionano. E’ questa la cosa incredibile”.
Critiche che però non fanno che aumentare la curiosità del pubblico, più di prima interessato a vedere con i propri occhi ed ascoltare con le proprio orecchie per capire se c’è del vero o meno. In ogni caso, cominciamo bene.
1. Michele ha scritto:
17 febbraio 2014 alle 17:53