17
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2014: TESTI STUPIDISSIMI PER UN FESTIVAL POLITICIZZATO?

Uno Mattina Magazine a Sanremo

La settimana sanremese è appena iniziata e, come nella migliore tradizione festivaliera, iniziano già le polemiche e le recriminazioni ad opera in primis degli opinionisti dei vari programmi televisivi. Esperti di musica, giornalisti, personaggi dello spettacolo e qualche prezzemolina servono a smuovere le acque e ravvivare le atmosfere; dunque tutti nella cittadina ligure pronti a dare battaglia a Fazio e al Festival di Sanremo 2014 in generale.

Sanremo 2014: un festival di sinistra?

Le prime avvisaglie si sono avute già questa mattina all’interno del foyer del teatro Ariston, dove è stato allestito lo studio sanremese di Uno Mattina Magazine. Lorella Landi alle ore 11:25 ha aperto un primo dibattito commentando gli ospiti musicali della kermesse e ipotizzando un arrivo improvviso di Al Bano e Romina, la coppia ritrovata della musica italiana nel mondo.

Immancabile Iva Zanicchi, volto di punta Rai per i commenti sanremesi che, non paga della discussione già affrontata ieri a Domenica In, ha ribadito il suo scetticismo sulla manifestazione, rincarando la dose. Così l’aquila di Ligonchio ha sottolineato che nei tempi d’oro del festival alcuni dei big in gara quest’anno avrebbero forse gareggiato tra i giovani e, forte della sua carriera politica di europarlamentare di destra, ha affermato che ormai Sanremo è politicizzato, ironizzando a modo suo sull’argomento.

“Non c’è niente di male. Anche perché la cultura vera è sempre a sinistra. A destra è sempre molto out e non in”.

Sanremo 2014: testi stupidissimi con frasi cretine per Mario Luzzatto Fegiz

Si è inserito poi Marco Molendini, sottolineando che “il festival è sempre stato politico perché, per una serie di coincidenze, capita sempre vicino alle elezioni“. Andando al cuore della manifestazione, ovvero alle canzoni in gara, ci ha pensato invece Mario Luzzatto Fegiz, storica voce (criticissima) sanremese ed inviato del Corriere della sera, a dipingere un quadro tutt’altro che roseo, per quanto il giornalista abbia cercato di indorare la pillola con una diplomazia che incanta poco.

“Questi testi, letti, sembrano a volte dei pugni nello stomaco perché sembrano stupidissimi. Però guardandoli come testo – è un po’ come lo spennato, non ha una grande classe – una volta contestualizzati, più sono cretine le frasi più funzionano. E’ questa la cosa incredibile”.

Critiche che però non fanno che aumentare la curiosità del pubblico, più di prima interessato a vedere con i propri occhi ed ascoltare con le proprio orecchie per capire se c’è del vero o meno. In ogni caso, cominciamo bene.



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9 Commenti dei lettori »

1. Michele ha scritto:

17 febbraio 2014 alle 17:53

Iva Zanicchi mi è simpatica e la trovo piacevole (sono cresciuto con Ok il prezzo è giusto) però dovrebbe smetterla con questa solita solfa dei bei tempi andati, è insopportabile, con tutto che è vero che alcuni nomi del cast di quest’anno erano decisamente evitabili e sconosciuti ai più, però se la Zanicchi si crede ancora di essere una big della musica si sbaglia di grosso: riconoscendo quella che è stata la sua carriera musicale negli anni ‘60, ‘70 ed ‘80, qualcuno forse dovrebbe dirle se non fosse stato per il già citato Ok il prezzo è giusto, sarebbe sparita già da un bel pezzo (la stragrande maggioranza delle persone nate dopo il 1980 alla domanda ”Chi è Iva Zanicchi?” risponde ”La conduttrice di Ok il prezzo è giusto” e non ”una cantante”) e/o comunque non sarebbe ancora così in auge visto che musicalmente parlando, in Italia non fa un disco di successo dal 1987.



2. Michele ha scritto:

17 febbraio 2014 alle 17:54

*Forse dovrebbe dirle che



3. MisterGrr ha scritto:

17 febbraio 2014 alle 17:55

Va beh, se l’ha detto Luzzato Fegiz allora possiamo pensare sia tutto l’opposto.



4. MisterGrr ha scritto:

17 febbraio 2014 alle 17:57

Beh, la Zanicchi non è che ha tutti i torti eh, per quanto riguarda i Renzo Rubino, eccetera.



5. Michele ha scritto:

17 febbraio 2014 alle 18:43

@MisterGrr Infatti ho detto che alcuni nomi dei big effettivamente sono sconosciuti ai più, però mi da fastidio la spocchiosità e la Zanicchi ha poco da fare la diva della musica spocchiosa visto che, come detto prima, come cantante non ha più l’appeal di un tempo DA TANTO TEMPO ed il successo che ha oggi lo deve unicamente alla sua carriera come conduttrice televisiva visto che quella musicale è caduta in disgrazia da oltre 25 anni visto che tutti gli album che ha fatto dal 1991 ad oggi sono stati dei sonori fiaschi (senza contare le sue disastrose partecipazioni ai festival del 2003 e del 2009), compreso l’ultimo pubblicato a novembre scorso, che non si è filato nessuno.



6. Marco89 ha scritto:

17 febbraio 2014 alle 20:32

Concordo con voi, la Zanicchi ha ragione però vorrebbe essere messa in gara lei? Sbaglio o dopo la questione del 2009 disse che non voleva più saperne di Sanremo? Ricordo male io? Perchè se così fosse non capisco perchè protesti in maniera così continua. Non ha tutti i torti, però…
Detto questo, ci vorrebbe più rispetto per la musica pop tradizionale: cioè ad un festival con 14 nomi, ce ne sono troppi di sconosciuti al grande pubblico. Sanremo è Sanremo, ci deve andare chi ha venduto, chi è un BIG. L’ anno scorso, nonostante la cosiddetta qualità che alcuni hanno voluto mettere in risalto, cosa è rimasto? Il successo pazzesco dei Modà, Mengoni, e del buon riscontro di Gazzè che aveva forse in gara la canzone più bella, nonostante io adori i Modà. Io stesso che ho una buona memoria, non ricordo neanche i nomi di tutti i concorrenti dell’ anno scorso.



7. MisterGrr ha scritto:

18 febbraio 2014 alle 17:50

La Zanicchi ormai a Sanremo non avrebbe nulla da dire…



8. Liz ha scritto:

19 febbraio 2014 alle 20:09

Michele,
piaccia o non piaccia Zanicchi & Berti hanno due tra le più voci italiane di sempre. Il marketing spaghettaro ha svilito il loro talento? Ciò non peggiora la loro voce…il successo di per sè non è garanzia di merito.



9. Liz ha scritto:

19 febbraio 2014 alle 20:13

Michele,
Le ultime belle canzoni sul palco di Sanremo le ho sentite nelle edizioni di Morandi, quelle di quest’anno sono di un pretenzioso comico. Tutti vorrei ma non posso, questi “autori”. Salvo solo Frankie (“Pedala”) e De Andrè.



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