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DECADENZA, BERLUSCONI RINUNCIA ALLO SPECIALE PORTA A PORTA PER PRESSIONI FAMILIARI
di Marco Leardi
27/11/2013 - 10:55

Dentro o fuori dal Parlamento: oggi il Cavaliere non vi scappa. A partire dalle ore 19, il Senato deciderà sulla decadenza di Silvio Berlusconi dalla carica di parlamentare, a seguito della condanna per frode fiscale inflittagli nell’ambito del processo Mediaset. Nel giorno più difficile della sua carriera politica, l’ex premier avrebbe dovuto apparire in prima serata su Rai1, nell’odierno speciale Porta a Porta dedicato proprio alla storica decisione. E invece niente.
Decadenza Berlusconi: il Cav rinuncia a Porta a porta
“Nella tarda serata Berlusconi ci ha fatto sapere che pressioni familiari lo hanno indotto a rientrare ad Arcore prima del voto di decadenza e dopo il comizio” ha spiegato Bruno Vespa all’Ansa. Il Presidente di Forza Italia farà ritorno ad Arcore subito dopo aver tenuto un comizio alla manifestazione di solidarietà indetta per oggi dai suoi sostenitori. Il Cavaliere, dunque, seguirà la cruciale votazione del Senato da casa. E senza esporsi alle telecamere in un momento così delicato. Questo, il Tweet di Bruno Vespa:
Niente Berlusconi domani a Porta a porta. I familiari vogliono che torni ad Arcore prima del voto di decadenza e dopo il comizio.
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) 26 Novembre 2013
Vespa ha però precisato che Raiuno conferma la prima serata con Porta a Porta per seguire in diretta il voto del Senato e analizzarne le conseguenze politiche. Per “pressioni familiari” non ci sarà Berlusconi, ma non è da escludere che il Cavaliere decida di intervenire telefonicamente nel corso del dibattito.
Su Rai1, alla discussione sulla sua decadenza prenderanno parte Gianni Cuperlo, Maria Stella Gelmini, Pier Ferdinando Casini e, in collegamento, il rappresentante del Movimento 5 Stelle Maurizio Buccarella.
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Nina dice:
Mah l'unica finta sorda sei che lanci il sasso e nascondi la mano. Comunque, per permettersi di correggere qualcuno, bisognerebbe conoscerle le regolette per evitare di incappare in figuracce. Purtroppo tu quando non riesci a replicare adeguatamente ti aggrappi a questi mezzucci per offendere ed umiliare. E' brutto, è volgare, è maleducato. Ma più che squalificare gli altri squalifichi te stessa. Tira fuori gli attributi e parla a viso aperto senza nasconderti.
elodie dice:
@Nina: ripeto - ma non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire - che la mia non era altro che una richiesta al blog di quale fosse la linea del blog stesso, richiesta che nasce da un commento che io, forse sbagliandomi, trovo fuori luogo. Affermi che io stia dettando la linea e chiedendo epurazioni... niente di più falso, basta leggere il mio commento 2 per capire che la tua interpretazione è completamente errata. In attesa dell'unica risposta che mi interessa, ovvero quella di Leardi (o altri), smetterò di replicare ai "finti sordi" di cui sopra. ps: per quanto riguarda la correzione, me ne scuso, ma non posso fare a meno di notare certi orrori grammaticali e di correggerli, non per maleducazione, ma per onesto desiderio di insegnare elementari regolette che renderebbero i nostri commenti più belli (almeno dal punto di vista formale). Vi prego di osservare la posizione marginale che ho riservato alla correzione: al termine del mio commento, contenuta in un post scriptum ed addirittura fra parentesi quadre. Buon pomeriggio!
Nina dice:
pig: i miei genitori hanno sempre insegnato che correggere le persone è sintomo di grave maleducazione, per fortuna.
pig dice:
Ed ecco che esce l'intellighenzia. Lo sapevo già benissimo, ma qui siamo in un blog e capita di non badarci troppo alla scrittura. Io comunque non ho proprio attaccato il blogger Leardi. Anzi, ho l'ho ringraziato dicendo che mi permetteva di commentare.Io non pensavo assolutamente di attaccare Leardi. Avrò sbagliato la parola "rispetto al" ma volevo dire "con". Riformulo correttamente la frase in modo da non lasciare più illazione. ------------------------- Il mio commento è in perfetto topic CON il post pubblicato da Leardi.
Nina dice:
pps vedo che non ti è bastato correggere erroneamente quattro o cinque volte "sè stesso".
Nina dice:
elodie: renditi conto che sei l'unica che pretende di dettare una linea al blog, anche se poi fai finta di niente chiedendo epurazioni a destra e a manca. Pig non ha accusato Leardi di indirizzare il blog verso il tifo politico. PS: il rivolo di bava finale non poteva mancare, vero?