La gente non sta bene. Quante volte vi è capitato di dirlo? Tante, immaginiamo. Vi regaliamo un avverbio da aggiungere alla frase. Veramente. La gente veramente non sta bene. Ci ringrazierete, perchè dopo aver visto su Real Time la nuova serie di Io e la mia Ossesione sentirete il bisogno di usarlo. Real Time che, nelle produzioni italiane, tenta di insegnare il buon gusto nel vestirsi, nell’apparecchiare la tavola o nel preparare deliziosi dolcetti decorati, quando va a pescare nei programmi americani inverte la tendenza e se non sono “estremi”, i programmi e i loro contenuti, non li vuole (o quasi).
Non ci bastavano i malati imbarazzanti, i malati del risparmio, i sepolti in casa con gli oggetti e quelli con gli animali. Sono arrivati pure gli ossessivi, quelli che, al loro confronto, Furio di Bianco Rosso Verdone merita ad honorem l’abilitazione per fare lo psicologo. La nuova stagione del programma, che potrebbe essere inserito nella categoria di quelli che Mentana non vorrebbe su La7 perché voyeuristici, va in onda ogni domenica alle 23:05. Insomma, potrete guardarlo proprio prima di andare a letto. Dopo aver visto una puntata vi addormenterete sereni come se aveste ingerito una “cofana” di peperoni fritti e aveste fatto la scarpetta nell’olio con il pane pieno di mollica.
Io e la mia ossessione – foto
Infatti, dubitiamo seriamente che la storia della donna che lecca quotidianamente il suo gatto per sopperire alla mancanza del felino che a differenza dei suoi simili non si fa le quotidiane autopulizie riesca a conciliare i sogni d’oro. Per non parlare poi dei due coniugi che si sbronzano di caffè. Ne fanno a pentoloni per favorire e forzare le funzioni intestinali. Certo, meglio abbuffarsi di peperoni fritti piuttosto che seguire l’esempio della donna che mangia solo maschere d’argilla, di quella che si nutre con i croccantini dei gatti o di quella che degusta quotidianamente carta igienica. L’invenzione del maxirotolo compatto per lei è stata una trovata gustosa. Non finisce mai, mica come un Kinder Cereali che tre morsi ed è finito. In questo contesto quella che non si taglia i capelli da più di venti anni sembra normale. In confronto a lei Barbie Tropical ha il caschetto corto e nemmeno un acaro che trova spazio nella folta capigliatura. Ha creato invece confusione il caso del collezionista seriale di palloncini. Non doveva stare tra i sepolti vivi?
A parte il collocamento dei protagonisti in un programma piuttosto che in un altro, la cosa che ci stupisce è che quelle che noi percepiamo come delle malattie vengano invece semplicemente definite “strange addiction” (My Strange Addiction è il titolo originale). Altro che il parere di uno psicologo durante la puntata, i protagonisti avrebbero bisogno di un piano terapeutico che dovrebbe durare almeno quanto Beautiful.
E’ innegabile comunque che il programma eserciti una sorta di fascino perverso sul pubblico. Pare che le persone si organizzino nelle case per vederlo in gruppo e vantarsi ognuno della propria normalità. Gli piace vincere facile ai telespettatori. D’altronde, è il sogno di ogni uomo poter rispondere a una donna che lo accusa di essere pazzo, che se lui è pazzo quello che va a comprare i vestiti per la bambola gonfiabile o quello fidanzato con la propria auto cosa sono? Beh, la risposta che suggeriamo alle donne è che non sarà normale comprare vestiti per una bambola gonfiabile, ma pure vivere in stato catatonico per 90 minuti + recupero + interviste è segno di uno squilibrio che diventa allarmante quando il suddetto stato si verifica anche durante le trasmissioni sul caciomercato.
1. MisterGrr ha scritto:
25 agosto 2013 alle 21:09