Steven Spielberg produrrà la versione Usa, mentre in Italia la realizzazione è stata affidata alla Palomar di Carlo Degli Esposti, già artefice del successo de Il Commissario Montalbano. Parliamo di Pulseras Rojas, la serie catalana che, dopo aver conquistato critica e pubblico in Spagna, è pronta a varcare i confini nazionali e cercare di bissare il successo sinora ottenuto. La fiction, nella sua versione originale, racconta la vita di sei ragazzi ricoverati in un ospedale pediatrico: sei giovanissimi che decidono di stringere un patto, formare la “banda delle pulseras rojas”, e affrontare insieme la malattia, per ritrovare la voglia di vivere.
Nel nostro Paese, la serie, intitolata Braccialetti Rossi, sarà composta da sei puntate e verrà trasmessa da Rai1 nel 2014. Le riprese sono già iniziate i primi di luglio a Fasano, in provincia di Brindisi, e continueranno per quindici settimane, fino al 30 ottobre. Diretta da Giacomo Campiotti e scritta da Sandro Petraglia, la serie vede nel cast Laura Chiatti e Giorgio Colangeli.
Non è la prima volta che la fiction italiana affronta la malattia dei più piccoli accendendo i riflettori sulle corsie di un ospedale pediatrico. Era il 1993 quando su Rai2, senza il bisogno di alcun format straniero da riadattare, prese il via la fortunata serie tv Amico Mio, con protagonista Massimo Dapporto. La serie tv debuttò sugli schermi del secondo canale Rai la sera del 30 novembre 1993 e diventò un appuntamento di successo: l’ultima puntata, trasmessa il 25 gennaio 1994, fu vista da 10.035.000 telespettatori (con punte di ascolto di quasi 11.000.000), pari ad uno share del 32.26%. Prodotta dalla Taurus Film, con soggetto di Enzo Tarquini, musiche del Maestro Nicola Piovani e regia di Paolo Poeti, Amico Mio era ambientata nel reparto di Pediatria di un ospedale romano (le riprese si svolsero al San Carlo di Nancy). La malattia, da combattere e sconfiggere, o con la quale purtroppo convivere, era la protagonista principale di ogni episodio. Intorno al caso di puntata ruotavano le vicende professionali e private di medici, infermieri e pazienti.
Dapporto interpretava la parte del Dottor Paolo Magri, un medico paterno e appassionato del suo lavoro, che in ospedale si ritrovava a fare in conti con la giovane e affascinante dottoressa Angela Mancinelli, interpretata da Katharina Bohm (la storica Livia de Il Commissario Montalbano). Tra i due, gli iniziali contrasti sfociarono ben presto ed inevitabilmente in una forte attrazione. La vita dell’ospedale era inoltre movimentata dalle vicende del piccolo Spillo (Adriano Pantaleo), un bambino di dieci anni orfano di entrambi i genitori, che dopo il ricovero non voleva più andar via dalla struttura. Nel cast erano presenti anche tre attori destinati a una lunga e fortunata carriera tra grande e piccolo schermo: Pierfrancesco Favino era l’infermiere Beppe, innamorato della collega Susanna, interpretata da una giovanissima Claudia Pandolfi, mentre tra i tanti bambini che affollavano le corsie dell’ospedale figurava un’appena tredicenne Cristiana Capotondi.
La fiction ebbe un seguito già nel 1998, con una seconda e poco fortunata stagione trasmessa non più dalla Rai ma da Canale5. Tempo fa, invece, fu Massimo Dapporto a dichiarare di voler volentieri tornare a vestire il camice del Dottor Magri e poter riabbracciare Spillo, ormai grande e chissà, vista la lunga degenza in ospedale, magari laureato proprio in Medicina con specializzazione in Pediatria. L’idea dell’attore – che presto vedremo nella miniserie Rai Mister Ignis – è però rimasta tale e un eventuale sequel dal titolo Amico Mio – Vent’Anni dopo, nonostante tutte le carte in regola per appassionare il pubblico televisivo, non vedrà probabilmente mai la luce.
1. Peppe93 ha scritto:
12 agosto 2013 alle 19:05