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luglio

IL VIAGGIO: E’ POLEMICA TRA PIPPO BAUDO E L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA

Il Viaggio

Doveva terminare, Il Viaggio (qui la nostra recensione), per far parlare di sé e riempire le pagine dei quotidiani. Lunedì 8 luglio 2013 è andata in onda su Rai 3 l’ultima delle quattro puntate di quest’anno, la seconda dedicata alla città di Roma, e uno dei servizi trasmessi ha scatenato un putiferio coinvolgendo Pippo Baudo in un affaire politico. A scagliarsi contro il conduttore l’Anpi, Associazione nazionale partigiani d’Italia, che non ha gradito l’intervista al maggiore Francesco Sardone, direttore del Mausoleo delle Fosse Ardeatine.

Durante l’intervista, e ripercorrendo una delle pagine più drammatiche della storia italiana qual è stata appunto il massacro delle Fosse Ardeatine, si è parlato dell’attentato di via Rasella, compiuto il 23 marzo 1944 da un gruppo di partigiani ai danni di 34 soldati tedeschi che persero la vita. Secondo la ricostruzione sentita in trasmissione, il fatto che nessuno abbia reclamato la paternità dell’attentato entro le 48 ore previste dall’allora legge di guerra, portò all’applicazione di un’altra, e terribile, legge: l’assassinio di dieci italiani per ogni tedesco morto. Da qui la strage.

L’Anpi adesso, insorge contro le domande di Baudo che “sembrano legittimare le presunte leggi di guerra” e, come leggiamo su Libero, racconta un’altra verità ricordando che l’eccidio delle Fosse avvenne dopo 21 ore dall’attentato ai danni dei tedeschi, quindi prima che il termine fosse scaduto.

Ancora una volta, parlando di via Rasella, si sono rappresentati i fatti come se si fosse trattato di un attentato terroristico e non di una “legittima azione di guerra partigiana”, come è stato riconosciuto più volte dalla Corte di Cassazione italiana e da numerosi tribunali.

Ma per Baudo il fulcro del discorso non è la legittimità dell’azione compiuta dai partigiani ma il fatto che chi mise in atto l’attentato sapeva quali sarebbero state le conseguenze e ha agito comunque. Come è stato detto in trasmissione “gli autori non si sono mai presentati, anzi, sono stati insigniti di medaglia d’oro e alcuni hanno fatto i deputati“. La vena polemica del conduttore, ben lungi dallo spegnersi dopo la reazione dell’Anpi, oggi si intensifica.

C’è il tribunale della storia e quello della morale che è un’altra cosa. Nessuno si è immolato per salvare queste vittime. Io sono per i partigiani e quello che hanno fatto in Italia è eroico ma in questo caso un atto di eroismo in più ci stava.

Quale che sia il giudizio del pubblico sull’argomento, il passato purtroppo non si cambia. Ma Il Viaggio, che ha chiuso con uno share del 4.29% perdendo quasi due punti sull’esordio, a questo punto di certo potrebbe esser ricordato.

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1 Commento dei lettori »

1. mogol_gr ha scritto:

23 luglio 2013 alle 04:31

Dalla notte dei tempi della serie perché il pugno chiuso sì la mano tesa no.



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