21
aprile

BENEDETTA VALANZANO A DM: ROSSO SAN VALENTINO, UNA FICTION SENSORIALE. RIFAREI UN POSTO AL SOLE, MANCA VALERIA!

Benedetta Valanzano

L’abbiamo vista nei panni dell’esuberante e problematica Valeria in Un posto al sole; l’abbiamo vista gareggiare fra Cha-Cha-Cha e Jive alla sesta edizione di Ballando con le stelle; ha prestato il volto ad alcuni personaggi in fiction come Butta la luna 2 e La Nuova Squadra insieme a Pietro Taricone. Benedetta Valanzano, giovanissima attrice campana, dopo una tournée in compagnia di Vincenzo Salemme, ritorna sul piccolo schermo con la fiction Rosso San Valentino (da martedi 23 in prima serata, Rai 1).

Abbiamo iniziato a girare l’anno scorso, fra febbraio e marzo, mentre io ero in tournée con Vincenzo Salemme. Sapevo già che fino ad aprile sarei stata impegnata in teatro e sarebbe stato quasi impossibile girare una fiction, ma mi sono detta “ai provini non si dice mai di no”, così a settembre ho fatto il provino per Rosso San Valentino. Per cinque mesi sono stata con l’ansia di non poterlo fare, pensavo che non mi avrebbero chiamato sapendo che ero già impegnata in tournée, eppure siamo riusciti a conciliare il tutto. Nel corso delle ultime repliche dello spettacolo il 9 e il 10 aprile, avevo anche il set a Roma e il teatro a Salerno e così ho fatto un tour de force di 24 ore, ma è stato bellissimo.

Si tratta comunque di un plot originale perché gira intorno a un profumo…

Si, infatti, io la definisco una fiction sensoriale. Ultimamente abbiamo visto tante fiction sul cibo, ma sul profumo è una cosa del tutto nuova. Peccato che non si possano sentire le fragranze, ma speriamo di farle sentire ugualmente noi al pubblico attraverso le emozioni di questa storia d’amore con alla base anche un intrigo giallo.

E tu che rapporto hai con i profumi?

Ho un olfatto molto sensibile, non amo particolarmente i profumi artificiali, ma preferisco di più le fragranze naturali. Non ho mai avuto profumi, ma ho una memoria sensoriale legata a tutto ciò che mi riporta magari a qualche ricordo, a qualche persona, a qualcosa di bello o di brutto. Per me gli odori sono come degli schiaffi, come se le scie di profumo ti dessero, a volte, un ceffone all’improvviso.

Quanto è importante curare il proprio aspetto per una professione come quella dell’attrice?

Io penso che la cura del corpo sia importante per qualsiasi attività, che si lavori in ufficio, che si faccia l’insegnante o anche l’attrice. E’ come se fosse una forma di rispetto nei confronti del mio interlocutore. Poi sicuramente nel nostro campo si tende ad avere una maggiore idealizzazione della bellezza, ma il rispetto della propria immagine è anche rispetto per le altre persone con cui interagisci.

La bellezza è stata importante per la tua carriera?

Sicuramente. A volte ci vuole anche la faccia giusta, poi io non sono un gran femminone, una femme fatale (ride ndDM). A maggio compio 28 anni e oggi mi hanno detto che sembravo una 24enne e queste sono soddisfazioni. Quando ero più piccola e guardavo un po’ di foto mie su internet sembravo più grande, mentre adesso ho l’impressione di tornare indietro negli anni!

Alla Benjamin Button insomma…

Si, infatti! Tornerò in fasce… (ride ndDM).

Cosa rispondi a chi sottolinea la crisi della fiction italiana?

Mah, io non penso che sia in crisi, anche perché c’è tanto pubblico che segue la fiction. Siamo comunque in un periodo dove la crisi è ovunque, ma i numeri sono soddisfacenti ed è normale cercare di rinnovarsi e migliorare. Più che un attore faccia una fiction, io penso che sia una fiction a fare l’attore: quando c’è una bella storia, il pubblico la segue e si appassiona lo stesso al personaggio e al racconto, malgrado non lo conosca o non sia particolarmente famoso.

Si dice spesso che un artista completo debba saper fare tutto: recitare, cantare e ballare. E’ per questo che, ai tempi, hai partecipato a Ballando con le stelle?

Era una grande occasione di visibilità e il pubblico mi ha apprezzato tantissimo. Avevo finalmente occasione di far conoscere l’attrice con il suo nome e cognome e non solo con i personaggi che ha interpretato. Poi la prova del ballo era molto psicologica e ho imparato una nuova disciplina. Senza contare che Ballando mi ha davvero aiutato perché Vincenzo Salemme mi ha visto nell’ultima puntata della trasmissione e mi ha scritturata per il suo spettacolo dove ho cantato, ballato e recitato.

Cosa preferisci fra una serata al cinema o una serata a casa in compagnia di una fiction?

Beh, dipende dalla compagnia (ride ndDM). Se c’è una bella fiction, preferisco rimanere a casa con una pizza e un buon bicchiere di vino. Aspetto che molti film escano in dvd per comodità, perché sono pigra. Ma bisogna andare al cinema.

Sai che ultimamente a Un posto al sole manca ormai un personaggio spigliato e controverso come quello di Valeria?

Infatti il pubblico mi reclama. Fate un appello! Valeria è un personaggio a cui sono tanto grata, a cui voglio bene e che porto sempre nel cuore. Rifarei ancora Upas perché c’è un meraviglioso lavoro di scrittura dietro e perché il mio personaggio aveva una storia molto forte e originale: poche fiction mi hanno dato la possibilità di interpretare un personaggio del genere. Anche quando il pubblico mi ferma per strada e mi chiede “quando torni a Upas”, io non so cosa rispondergli. Scrivete, che vi devo dire, chiedetelo alla Rai! (ride ndDM).

Meglio fare l’attrice o è più divertente fare l’opinionista?

L’attrice che riesca a esprimere una propria opinione attraverso il proprio mezzo artistico. L’opinionista no, poi si parla sempre delle stesse cose…

Però partecipi spesso ai salotti tv…

Si si, mi piace andare in trasmissione qualche volta, ma a volte mi sento anche un po’ in imbarazzo a non avere quella faccetta tosta, a non fare polemica. Ma anche quello serve, non solo a livello di visibilità, ma per imparare un nuovo mezzo come quello televisivo e i meccanismi della diretta. Io non sottovaluto mai niente di questo mestiere.

C’è qualche attore/attrice con cui ti piacerebbe, un giorno, lavorare?

Beh si, Sophia Loren che per me è un mito anche perché sono napoletana e poi mi piacerebbe lavorare al cinema con Salemme. Nelle fiction ne ho conosciuto tanti di attori, da Giannini a Massimo Ranieri e Mariangela Melato in “Filumena Marturano”. Le mie piccole soddsfiazioni me le sono tolte, ma i desideri sono tanti.

Sul versante amoroso, cosa ci racconti?

Guardiamoci Rosso San Valentino che è meglio! (ride ndDM). In verità sono un po’ frenata a parlare, sono un po’ delusa…

Se sbriciassi nella sfera di cristallo, dove ti vedi fra dieci anni?

Io non guardo mai nella sfera di cristallo, mi mette un po’ di paura e di ansia. Sicuramente vorrei essere una donna soddisfatta e felice qualsiasi cosa stia facendo. Quello che voglio è essere serena e felice con me stessa.

Dopo Rosso San Valentino…

…sto lavorando a un soggetto cinematografico che porrebbe diventare anche una fiction in due puntate sull’idea di Antonella D’Agostino, moglie di Vallanzasca: si tratta della storia di una donna di coraggio che si ribella a un sistema. Poi – non lo sa nessuno – ho avuto una proposta per una commedia al cinema ambientata a Napoli. E speriamo sempre di fare tante fiction, perché manco al piccolo schermo, io!



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