Se n’è parlato tanto negli ultimi giorni ed è impossibile non spendere qualche parola per descrivere il tremendo spettacolo offerto dalla tv generalista sul caso del bambino di Padova. Partiamo lì dove tutto ha avuto inizio, alla corte di Federica Sciarelli nella quale, anziché preoccuparsi di ritrovare, grazie a segnalazioni e testimonianze, persone scomparse, si decide di mandare in onda il filmato più cliccato in rete dopo l’ultima performance di Belen: l’agghiacciante ripresa amatoriale di un bambino portato via da scuola contro la sua volontà dal padre, detentore della sua custodia legale.
Ed è qui che si alza il putiferio. Il video girato dalla zia del piccolo durante i duri strattonamenti che ha subìto, fa immediatamente il giro del web e non poteva non attraccare anche alla redazione dei programmi di infotainment, pronti a spremere fino all’osso il nuovo caso mediatico del giorno. Non bastano i pixel per oscurare l’identità del bambino, così come non basta filmare le prodezze delle forze dell’ordine e del padre intenti a trascinarlo in macchina come un sacco di patate. Qual è la risposta che la tv fornisce dinnanzi a tale scempio? Uno sciacallaggio senza scrupoli che non ha eguali. I contenitori pomeridiani ospitano i genitori del piccolo Leonardo, ripercorrono i tragici momenti e, inevitabilmente, si cibano del piatto ‘offerto’ dalla famiglia.
E così una commossa Alessandra Mussolini non riesce a sedere comodamente in Parlamento o in trasmissione con le mani in mano e decide di far visita al bambino nella Casa Protetta dove attualmente risiede. Il tutto accompagnata dalle telecamere accese del programma di Canale 5, quasi per rincarare la dose di questa spettacolarizzazione del brutto e del violento. Dopo un video in cui un’addetta della Casa Famiglia tranquillizza il pubblico da casa aggiornandolo sullo status ottimale del bambino, la Mussolini non ci sta e rivela che il bambino “è fortemente provato” e che ha bisogno di aiuto.
Sembra che le buone notizie, qualora ce ne siano davvero, non siano abbastanza glamour e sia sempre meglio puntare sul dramma e le oscenità, come i dettagli scabrosi della madre del bambino che rivela l’omissione dal filmato delle parolacce pronunziate da Leonardo e rivolte a suo padre.
Ma non ci sembra di esagerare? Siamo così ingenui da credere che tutto ciò sia stato fatto “per il bene del bambino”? Con umiltà e coscienza, i media dovrebbero pensare al colpo di spada inferto a un innocente che ricorderà sempre, con amarezza e a distanza di anni, lo scempio della sua infanzia ampiamente sponsorizzato e sviscerato da una tv che si dimentica di intrattenere e si preoccupa di sentenziare.
1. Tripolina ha scritto:
15 ottobre 2012 alle 11:20