13
ottobre

L’AIART SI SCAGLIA CONTRO LA RAI PER IL TG3 E PECHINO EXPRESS

Sede Rai

E’ proprio il caso di dire che l’Aiart, l’associazione dei telespettatori cattolici, non trova pace. Passata la soddisfazione per l’oscuramento in tv (poi smentito dalla Rai) di sport ritenuti violenti come il pugilato e il judo, ora nel mirino ci finiscono Pechino Express e il Tg3. E partiamo proprio dall’ultima protesta di oggi, riportata da Avvenire, contro l’informazione della terza rete Rai:

Il servizio sui collegamenti tra un esponente della giunta lombarda e la ‘ndrangheta (trasmesso ieri nel Tg3 delle 19.00, ndDM) è stato condito dalle peggiori parolacce. Siamo alla follia più pura - si legge in una nota dell’associazione - Il reportage riferiva di alcune intercettazioni, riportate letteralmente dal giornalista. Il risultato è stato: parolacce una dietro l’altra, bastava parafrasare quanto appariva nelle intercettazioni e non essere, invece, così espliciti in una fascia oraria in cui sono davanti alla televisione anche bambini.

Un’arringa, dunque, contro l’informazione, a pochi giorni di distanza dal duro attacco che l’Aiart, per bocca del presidente Luca Borgomeo, ha sferrato all’adventure-reality di Rai 2, Pechino Express, definendolo come una trasmissione insulsa con “attori” capaci di far rimpiangere l’Isola dei Famosi:

“È possibile che in Rai non si rendano conto che il filone Grande Fratello-Isola dei Famosi è inaridito e che è inutile tentare di rianimarlo con Pechino Express? Il format è vecchio di otto anni, e, visti gli ascolti deludenti, tenta vanamente di recuperare punti di share con volgarità e trasgressioni, anche le posizioni del kamasutra. Se poi consideriamo che il programma si basa sul fatto che i protagonisti del reality devono vivere con un euro al giorno viene da chiedersi se in Rai hanno una pallida idea della maturità e capacità di giudizio dei telespettatori”.

Maturità e capacità di giudizio: due fattori che a volte sembrano mancare proprio leggendo queste note di protesta.

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19 Commenti dei lettori »

1. Pippo76 ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 12:59

Questi non hanno niente da fare evidentemente..
Sono più ridicoli dei programmi che prendono in considerazione



2. amazing1972 ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 12:59

posso fare una pernacchia a questi dell’aiart? non hanno di meglio di cui occuparsi?



3. johli8 ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 13:07

bambini davanti al tg3??hahahahahahah!!!!a quell’ora guardano goku!!hahaha!



4. matteo quaglia ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 13:12

aiart barzeletta d’italia chissa’ come ci si saranno rimasti male nel sapere che gli sport non vanno in seconda serata , fanno ridere



5. Gionny82 ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 13:12

ma chi so questi? e che vogliono?



6. straffa ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 13:14

Chi spiega a quei bigotti e a quanto pare, maliziosi.. molto maliziosi.. dell’Aiart che il Kama Sutra non è «volgarità e trasgressione» ma è l’opera sull’amore più importante della letteratura sanscrita e che il programma essendo stato registrato in India, ha fatto bene a “celebrare” senza sfociare in «volgarità e trasgressione»?!



7. matteo quaglia ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 13:15

ah voi dell’ aiart , tranquilli noi la maturita’ ce l’abbiamo e’ a voi che manca



8. Gabriele90 ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 13:25

Semplicemente ridicoli!



9. Salvo ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 13:32

Ma quindi il loro problema qual’è???
ora sono anche esperti di format tv e auditel? se non gli piace Pechino Express possono sempre sintonizzarsi su Tele Padre Pio e gli altri canali paradisiaci a loro dedicati…



10. Caro ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 14:01

“Pechino express” non è un programma volgare! E’ un programma estremamente avvincente, ti permette di entrare in una realtà molto lontana e affascinante. E’ un’avventura, non ci sono dibattiti, non c’è studio, non c’è televoto, niente che possa essere considerato “volgare”. Sono critiche senza senso, come ben chiosa DM al termine dell’articolo.



11. Vince ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 14:09

Che vergogna, usare i bambini per mascherare i propri furori censorii e ideologici.



12. benedetto ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 14:36

quanto mi stanno sui maroni, queste associazioni che pretendono di imporsi su un bene pubblico,secondo i loro interessi.



13. Luna ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 14:41

Brutti giornalisti cattivoni di Rai Tre…fate sentire le parolacce in Tv !?!?!? Ma come vi permettete !!!! Bisogna censurare che diamine, sappiamo che le parolacce esistono ma non é bello sentirle in TV ! E soprattutto guai a voi se parlate di preti pedofili, di preti omosessuali, di preti che fanno business con le case di riposo per gli anziani…le spie alla James Bond…dello Ior…e di quelli che scopano come ricci…. guai a voi se ne parlate !!!!!!!!!!!!! Una scomunica non ve la leva nessuno !!! Andrete tutti all’inferno !!!



14. DON IVANO ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 17:05

ma questi ce l’hanno un vero lavoro ?

Poi un giornalista che riporta delle frasi, ovvero citazioni, non puo’ permettersi il lusso di parafrasare.



15. Aiart ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 17:10

Forse a qualcuno sembra normale sentire in prima serata parolacce a più non posso in un servizio del tg3. Ma dobbiamo considerare il turpiloquio qualcosa di normale, un normale modo di dialogare? E poi, in quel servizio le parolacce erano davvero finalizzate a qualcosa? Possibile che non si trovino altri modi per descrivere una situazione? A tutti comunque facciamo notare che il turpiloquio è punito con una sanzione amministrativa. Anche la legge va ridicolizzata come hanno fatto alcuni dei commenti nei nostri confronti?



16. andrewhd ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 18:00

Ahahahah, i bambini che guardano il tg3!!! Io, ragazzo non mi avvicinerei mai a un tg del genere, ma neanche alla rete stessa, stesso rai 2.



17. matteo quaglia ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 20:18

cioe’ hanno pure il coraggio di scrivere in questo blog?? aiart posso solo dirti…. ahahahahahahahahahahah



18. milù ha scritto:

13 ottobre 2012 alle 21:43

La legge non va ridicolizzata, anzi, deve essere rispettata! Ma deve essere soprattutto reinterpretata in adeguamento anche a quelle che sono le nuove consuetudini e le evoluzioni sociali. I tempi cambiano, le abitudini cambiano. Ebbene sì, l’asticella della sopportazione si è alzata per la forma, ma si è decisamente abbassata per i contenuti. Per cui si accetta con minor stizza una parola fuori posto, perchè si è più concentrati sui contenuti. Mi scandalizzo molto di più per la cecità perbenista spacciata per rispetto delle regole. Chi solleva il cavillo formale mi spaventa a morte. Mi fa sempre temere che non sappia ascoltare, nel senso più elevato del termine.



19. teo94 ha scritto:

26 ottobre 2012 alle 19:20

“Pechino express” è un programma interessante che fa conoscere alla gente culture totalmente diverse dalla nostra.
Certo, poi ha i suoi punti deboli ma non può essere assolutamente paragonato al “Grande Fratello”.
Il Kama Sutra è una cosa che fà parte della cultura indiana e che va rispettato.
A noi occidentali, che abbiamo questo vizio di vedere le cose in modo superficiale, può sembrare volgarità e stranezza ma se si va a fondo a capire meglio la loro cultura non è affatto così!



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