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L’AIART SI SCAGLIA CONTRO LA RAI PER IL TG3 E PECHINO EXPRESS
di Fabio Fabbretti
13/10/2012 - 12:57

E’ proprio il caso di dire che l’Aiart, l’associazione dei telespettatori cattolici, non trova pace. Passata la soddisfazione per l’oscuramento in tv (poi smentito dalla Rai) di sport ritenuti violenti come il pugilato e il judo, ora nel mirino ci finiscono Pechino Express e il Tg3. E partiamo proprio dall’ultima protesta di oggi, riportata da Avvenire, contro l’informazione della terza rete Rai:
“Il servizio sui collegamenti tra un esponente della giunta lombarda e la ‘ndrangheta (trasmesso ieri nel Tg3 delle 19.00, ndDM) è stato condito dalle peggiori parolacce. Siamo alla follia più pura – si legge in una nota dell’associazione – Il reportage riferiva di alcune intercettazioni, riportate letteralmente dal giornalista. Il risultato è stato: parolacce una dietro l’altra, bastava parafrasare quanto appariva nelle intercettazioni e non essere, invece, così espliciti in una fascia oraria in cui sono davanti alla televisione anche bambini“.
Un’arringa, dunque, contro l’informazione, a pochi giorni di distanza dal duro attacco che l’Aiart, per bocca del presidente Luca Borgomeo, ha sferrato all’adventure-reality di Rai 2, Pechino Express, definendolo come una trasmissione insulsa con “attori” capaci di far rimpiangere l’Isola dei Famosi:
“È possibile che in Rai non si rendano conto che il filone Grande Fratello-Isola dei Famosi è inaridito e che è inutile tentare di rianimarlo con Pechino Express? Il format è vecchio di otto anni, e, visti gli ascolti deludenti, tenta vanamente di recuperare punti di share con volgarità e trasgressioni, anche le posizioni del kamasutra. Se poi consideriamo che il programma si basa sul fatto che i protagonisti del reality devono vivere con un euro al giorno viene da chiedersi se in Rai hanno una pallida idea della maturità e capacità di giudizio dei telespettatori”.
Maturità e capacità di giudizio: due fattori che a volte sembrano mancare proprio leggendo queste note di protesta.
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Caro dice:
"Pechino express" non è un programma volgare! E' un programma estremamente avvincente, ti permette di entrare in una realtà molto lontana e affascinante. E' un'avventura, non ci sono dibattiti, non c'è studio, non c'è televoto, niente che possa essere considerato "volgare". Sono critiche senza senso, come ben chiosa DM al termine dell'articolo.
Salvo dice:
Ma quindi il loro problema qual'è??? ora sono anche esperti di format tv e auditel? se non gli piace Pechino Express possono sempre sintonizzarsi su Tele Padre Pio e gli altri canali paradisiaci a loro dedicati...
Gabriele90 dice:
Semplicemente ridicoli!
matteo quaglia dice:
ah voi dell' aiart , tranquilli noi la maturita' ce l'abbiamo e' a voi che manca
straffa dice:
Chi spiega a quei bigotti e a quanto pare, maliziosi.. molto maliziosi.. dell'Aiart che il Kama Sutra non è «volgarità e trasgressione» ma è l'opera sull'amore più importante della letteratura sanscrita e che il programma essendo stato registrato in India, ha fatto bene a "celebrare" senza sfociare in «volgarità e trasgressione»?!
Gionny82 dice:
ma chi so questi? e che vogliono?
matteo quaglia dice:
aiart barzeletta d'italia chissa' come ci si saranno rimasti male nel sapere che gli sport non vanno in seconda serata , fanno ridere
johli8 dice:
bambini davanti al tg3??hahahahahahah!!!!a quell'ora guardano goku!!hahaha!
amazing1972 dice:
posso fare una pernacchia a questi dell'aiart? non hanno di meglio di cui occuparsi?
Pippo76 dice:
Questi non hanno niente da fare evidentemente.. Sono più ridicoli dei programmi che prendono in considerazione