22
agosto

RAI NEL SEGNO DELLA TARANTOLA, SENZA BELLOCCE E SILICONE

Anna Maria Tarantola

La prima vera ‘uscita’ Anna Maria Tarantola la regala con una lunga intervista a Il Secolo XIX. Non che il Presidente si sbottoni più di tanto: in pieno stile tecnico si mantiene prudente e non cerca dichiarazioni pungenti mirando per il momento a far passare esclusivamente un concetto, a cui sembra tenere particolarmente: una nuova immagine della donna, di cui il servizio pubblico si deve fare portatore.

”Non usiamo toni enfatici. Ma è vero che mi piace poco la donna com’è presentata. Amo la donna normale. Con le sue capacità, competenze e professionalità che possono e devono emergere. [...] Purché si tratti di ”donne vere”. [...] Più spazio alle donne. Con programmi meno banali. Più cultura. Più specificità per i giovani”.

Rimanda però all’organizzazione di Miss Italia la scelta di tornare al costume intero per le sfilate nel concorso, la Tarantola non vuole che le si addebiti già questa svolta moralizzatrice, anche se non nega che rifletterà sul senso di un concorso di bellezza ai nostri giorni e all’interno delle reti di Stato trincerandosi dietro una chiosa diplomatica come ”non ci ho ancora ragionato sopra”.

La signora del risanamento non perdendo mai l’equilibrio istituzionale lascia intendere che ci dovremo attendere, a partire già dai palinsesti del 2013, due vettori fondamentali di cambiamento, che corrono sull’asse della rivisitazione globale dei cachet e dei costi e sulla linea di una diversa programmazione che faccia più trasparire la missione pubblica della Rai.

”Ogni tre anni scade il contratto di servizio tra Rai e Ministero dell’Industria. Fra breve dovremo ridiscuterlo. Cercheremo di intervenire rendendo la Rai ”più servizio pubblico”. [...] Non si può fare un programma di un’ora e mezza, che giudico eccessiva, sulla chirurgia plastica. Rispetto chi la sceglie, per carità. Ma in tivù si può parlare anche d’altro. Anche perché un altro deve essere il messaggio.”

Non si esime però da una valutazione precisa sulla qualità attuale della programmazione, buttando l’occhio soprattutto sulle piccole digitali che hanno meno assili di share. Un giudizio che valuta la complessità dell’offerta, ormai dislocata orizzontalmente su tantissimi fronti, di cui spesso non si tiene conto nel giudizio che si formula contro la gestione dei canali statali:

”La Rai è meglio di come la descrivono. E ha programmi bellissimi. Alcuni su reti specializzate: Rai4, Rai5, Rai Educational, sono molti interessanti. Viene trasmessa anche l’Opera.”

Soliti botti d’inizio mandato, con le crociate contro gossip e intrattenimento di bassa lega o stavolta ci si può fidare della signora a cui persino il Premier Monti dà del lei? Tempi difficili per ballerine succinte, reality (anche se a differenza della Lei non compare un niet esplicito già all’insediamento) e presentatrici senza gavetta?

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9 Commenti dei lettori »

1. Schattol89 ha scritto:

22 agosto 2012 alle 15:00

Chissà cosa penserà la Mirigliani di queste affermazioni sulla donna…



2. teoz ha scritto:

22 agosto 2012 alle 15:21

donne vere in rai ce ne sono fin troppe che lavorano e sn esempi di normalità nei loro ruoli senza sgambettare mezze nude ecc…esempio Antonella Clerici, Milly carlucci, Mara Venier per esempio che, a prescindere dalla loro simpatia, si mostrano al pubblico nel ruolo semplice di donna… credo la rai abbia un comportamento al 90% consono al costume e al ruolo della donna e nn credo ci siano figure che rovinino o sciupino tale immagine…se penso a donne scostumate in rai proprio non le vedo, vedo donne ciociare, donne insopportabili ma mai donne volgari…MAH!
Cmq se per la Tarantola l’immagine è denigrata dal bikini di miss italia allora tanto vale lasciare miss italia al suo destino così ci siamo liberati tutti di un fardello…



3. Cristian Tracà ha scritto:

22 agosto 2012 alle 15:22

ma invece un’ora e mezza di chirurgia estetica?

Critica a certe puntate di Porta a Porta?



4. sboy ha scritto:

22 agosto 2012 alle 15:47

Rai sempre più vecchia..
Mi sa che a questo punto l’isola non si faccia più.



5. Andrea80 ha scritto:

22 agosto 2012 alle 16:37

Sta dicendo che daranno alla Bianchetti tutto il palinsesto di Rai Due…… ????



6. Giuseppe ha scritto:

22 agosto 2012 alle 17:25

Sono affermazioni sommarie su concetti (donna vera, servizio pubblico) che andrebbero precisati meglio. Come anche quella “rivisitazione globale dei cachet e dei costi”, sicuramente necessaria ma da specificare.



7. gio ha scritto:

22 agosto 2012 alle 19:39

Se continiuamo a dare la rai in mano a vecchiette femministe e bigotte la rai non avrà vita molto lunga….. Arrivare nel 2012 e cercare di convincerci che la bellezza femminile è “il male” è veramente ridicolo….
Non si preoccupi la tara….tanto, nonostante i soliti deliranti luoghi comuni di convenienza sulla presunta”mancanza di rispetto verso le donne”, in rai le belle donne le hanno fatte fuori già tutte da almeno 2 anni. Ora deve solo più eliminare miss italia e magari sostituire le ultimissime belle donne che ancora rimango…chissà……magari al posto di luzi isoardi e leone potrebbero metterci la pampanin ,anna mazzamauro e margherita hack così sarebbe più tranquilla….Peccato..non pensavo che saremmo caduti così in basso….



8. iki ha scritto:

23 agosto 2012 alle 01:32

La tarantola deve pensare a cambiare direttori più che a queste sciocchezze…io propongo
Rai1:giorgio gori
Rai2 e rai4:carlo freccero
Rai3:giovanni minoli
Tg1:emilio carelli
Tg2:gianluigi paragone
Tg3:bianca berlinguer



9. metropolitano ha scritto:

27 agosto 2012 alle 19:18

Posso suggerire alla sig.ra Tarantola un nome che,fra le donne di valore, va maggiormente evidenziato anche inTV? La Lollo.



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